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La [[Montegrappa]] contende a [[Aurora]] e [[Tibaldi]] il primato di primo produttore italiano di penne stilografiche. Benché senz'altro l'azienda sia la più antica delle tre, essa nasce come produttore di pennini per stilografiche, la cui produzione invece sembra risalire soltanto all'inizio degli anni '20. L'azienda resta comunque, insieme ad [[Aurora]] uno dei più longevi produttori italiani, rimasto sempre in attività fino ai nostri giorni. Nel 2001 l'azienda è stata acquistata dal gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] (lo stesso proprietario di [[Montblanc]]).  
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La [[Montegrappa]] contende a [[Aurora]] e [[Tibaldi]] il primato di primo produttore italiano di penne stilografiche. Benché senz'altro l'azienda sia la più antica delle tre, essa nasce come produttore di pennini per stilografiche, la cui produzione invece sembra risalire soltanto all'inizio degli anni '20. L'azienda resta comunque, insieme ad [[Aurora]] uno dei più longevi produttori italiani, rimasto sempre in attività fino ai nostri giorni. Nel 2000 l'azienda è stata acquistata dal gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] (lo stesso proprietario di [[Montblanc]]) per essere ri-acquisita a fine 2009 dalla famiglia Aquila. {{Infobox_Marca|Montegrappa}}{{BrandData|Founder=Edwige Hoffman, Heinrich Helm|Date=1912|ProdDate=1920|Place=Bassano del Grappa|Country=IT|Fullname=Manifattura Pennini Oro per Stilografiche - The Elmo Pen|Trademarks=Elmo, Domino, Montenero}}
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== Storia ==
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[[Image:Montegrappa-Extra-154-Capped.jpg|thumb|Una [[Montegrappa]] in celluloide]]
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La storia iniziale della [[Montegrappa]] è alquanto complessa, l'azienda nasce nel 1912 a Bassano del Grappa con il nome ''"Manifattura Pennini Oro per Stilografiche - The Elmo Pen"''<ref>data e denominazione esatta originano dalla ricerca di Giuseppe Fichera pubblicata nel libro ''Montegrappa'' pubblicato nel 1999.</ref> ad opera di ''Edwige Hoffman'' e ''Heidrich Helm''. Sarebbe pertanto più corretto riferirsi all'azienda con il nome ''[[Elmo]]'', usato anche per alcuni modelli, dato che l'utilizzo del marchio [[Montegrappa]], con il quale è ormai universalmente conosciuta, è molto più tardo. Inoltre, come il nome stesso testimonia, l'azienda inizialmente non produceva stilografiche ma soltanto pennini, pertanto è quantomeno discutibile la pretesa di qualificarsi come il primo produttore italiano di penne stilografiche <ref>titolo che l'autore di questa pagina, fiorentino, attribuisce senza ombra di dubbio alla [[Tibaldi]] (restando disponibile a cambiare opinione in caso di smentita, che dovrà però essere supportata da adeguata ed incontrovertibile documentazione)...</ref> dato che la produzione di quest'ultime non comincerà fino agli inizi degli anni '20.  
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La storia iniziale della [[Montegrappa]] è alquanto complessa, l'azienda nasce nel [[1912]] a Bassano del Grappa con il nome ''"Manifattura Pennini Oro per Stilografiche - The Elmo Pen"''<ref>data e denominazione esatta originano dalla ricerca di Giuseppe Fichera pubblicata nel libro ''Montegrappa'' pubblicato nel 1999.</ref> ad opera di ''Edwige Hoffman'' e ''Heinrich Helm''. Sarebbe pertanto più corretto riferirsi all'azienda con il nome ''[[Elmo]]'', usato anche per alcuni modelli, dato che l'utilizzo del marchio [[Montegrappa]], con il quale è ormai universalmente conosciuta, è molto più tardo. Inoltre, come il nome stesso testimonia, l'azienda inizialmente non produceva stilografiche ma soltanto pennini, pertanto è quantomeno discutibile la pretesa di qualificarsi come il primo produttore italiano di penne stilografiche <ref>titolo che spetta invece alla [[Uhlmann's Eterno]], nata prima della [[Montegrappa]] e di cui è certa la produzione fin dal 1913.</ref> dato che la produzione di quest'ultime non comincerà fino agli inizi degli anni '20.  
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La produzione iniziale della [[Montegrappa]] viene fatta risalire agli inizio degli anni '20, con stilografiche in ebanite prodotte sia con [[caricamento a contagocce]] che [[safety]]. Vennero prodotte in questo periodo due diverse linee, la [[Modelli iniziali Elmo Montegrappa|Elmo]], con caricamento di sicurezza e linee affini alla produzione tedesca dell'epoca (cappuccio e fondello arrotondati) e la [[Modelli iniziali Elmo Montegrappa|The Elmo Pen]] che invece imitava lo stile americano della [[Waterman 42]] con cappuccio e fondello piatti.  
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La produzione iniziale della ''Montegrappa'' viene fatta risalire agli inizio degli anni '20, con stilografiche in ebanite prodotte sia con [[caricamento a contagocce]] che [[safety]]. Vennero prodotte in questo periodo due diverse linee, la [[Modelli iniziali Elmo|Elmo]], con caricamento di sicurezza e linee affini alla produzione tedesca dell'epoca (cappuccio e fondello arrotondati) e la [[The Elmo Pen]] che invece imitava lo stile americano della [[Waterman 42]] con cappuccio e fondello piatti.  
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Nel 1922 venne acquistato dall'azienda lo stabile di Via Ca' Erizzo a Bassano Veneto, in seguito ampliato e ristrutturato, che ancora oggi è la sede dell'azienda. Nel 1925 l'azienda venne acquistata da Alessandro Marzotto e Domenico Manea, e l'anno seguente venne ribattezzata in ''"Industria Pennini Oro e Penne Stilografiche Elmo"'', con le cui iniziali, ''I.P.O.P.S.E.'', verranno marchiati i pennini fino alla prima metà degli anni '30. Nonostante la nuova proprietà ''Heidrich Helm'' continuò a dirigere la produzione, fornendo un contributo fondamentale al successo dell'azienda.
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Nel [[1922]] venne acquistato dall'azienda lo stabile di Via Ca' Erizzo a Bassano Veneto, in seguito ampliato e ristrutturato, che ancora oggi è la sede dell'azienda. Nel [[1925]] l'azienda venne acquistata da Alessandro Marzotto e Domenico Manea, e l'anno seguente venne ribattezzata in ''"Industria Pennini Oro e Penne Stilografiche Elmo"'', con le cui iniziali, ''I.P.O.P.S.E.'', verranno marchiati i pennini fino alla prima metà degli anni '30. Nonostante la nuova proprietà ''Heinrich Helm'' continuò a dirigere la produzione, fornendo un contributo fondamentale al successo dell'azienda.
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Fra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 vennero introdotti i [[Montegrappa celluloide|primi modelli]] in celluloide, con caricamento a [[pulsante di fondo]], in seguito affiancato dal [[caricamento a levetta]]. Inizialmente questi vennero affiancati ai modelli in ebanite per poi sostituirli. Inoltre la produzione venne differenziata, utilizzando il marchio ''Elmo'' alle penne economiche di fascia bassa, mentre il marchio ''Montegrappa'' veniva impiegato sulle penne di maggior pregio.
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[[Image:Montegrappa-RedBrown-Posted.jpg|thumb|Una [[Montegrappa]] in [[celluloide]] ]]
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Nel 1935 venne creata una interessante serie di [[Montegrappa faccettata|penne faccettate]], caratterizzata da una grande varietà di colorazioni della celluloide. Lo stile di queste penne, come delle analoghe degli altri principali produttori italiani, riprende quello della [[Doric]]. Di questa serie venne prodotta però anche una originalissima versione realizzata con una sfaccettatura ondulata, uno dei modelli più interessanti prodotti dall'azienda. In questo stesso periodo iniziò una ulteriore differenziazione, ed al marchio ''Montegrappa'' si andò ad aggiungere il marchio ''Montegrappa Extra'', riservato alle penne di maggior pregio, mentre alle ''Elmo'' si affiancò il marchio ''Ducale''.
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Fra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30 vennero introdotti i [[Montegrappa celluloide|primi modelli]] in [[celluloide]], con caricamento a [[pulsante di fondo]], in seguito affiancato dal [[caricamento a levetta]]. Inizialmente questi vennero affiancati ai modelli in ebanite per poi sostituirli. Inoltre la produzione venne differenziata, utilizzando il marchio ''Elmo'' alle penne economiche di fascia bassa, mentre il marchio ''Montegrappa'' veniva impiegato sulle penne di maggior pregio.  
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Gli anni '30 furono comunque un periodo di grande attività dell'azienda, che oltre a creare modelli propri, diventò una delle principali aziende ad eseguire produzioni per conto terzi, costruendo penne per una vasta varietà di marchi, più o meno noti. Fra questi Letizia Iacopini, nel libro ''La storia della stilografica in Italia'', riporta: ''a.b.c.'', ''Aquila'', ''Astoria'', ''Atlantica'', ''Caesar'', ''Contessa'', ''Dacis AVR'', ''Domino'', ''Duchessa'', ''Montenero'', ''Pilus'', ''Titanus'', ''Vulcan-Saturnia'', ''Zenith''.
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Nel [[1935]] venne creata una interessante serie di [[Montegrappa faccettata|penne faccettate]], caratterizzata da una grande varietà di colorazioni della celluloide. Lo stile di queste penne, come delle analoghe degli altri principali produttori italiani, riprende quello della [[Doric]]. Di questa serie venne prodotta però anche una originalissima versione realizzata con una sfaccettatura ondulata, uno dei modelli più interessanti prodotti dall'azienda. In questo stesso periodo iniziò una ulteriore differenziazione, ed al marchio ''Montegrappa'' si andò ad aggiungere il marchio ''[[Montegrappa Extra]]'', riservato alle penne di maggior pregio, mentre alle ''Elmo'' si affiancò il marchio ''Ducale''.
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Gli anni '30 furono comunque un periodo di grande attività dell'azienda, che oltre a creare modelli propri, diventò una delle principali aziende ad eseguire produzioni per conto terzi, costruendo penne per una vasta varietà di marchi, più o meno noti. Fra questi Letizia Iacopini, nel libro ''La storia della stilografica in Italia'', riporta: ''a.b.c.'', ''Aquila'', ''Astoria'', ''[[Atlantica]]'', ''[[Caesar]]'', ''[[Contessa]]'', ''Dacis AVR'', ''[[Domino]]'', ''[[Duchessa]]'', ''[[Montenero]]'', ''Pilus'', ''Titanus'', ''Vulcan-Saturnia'', ''[[Zenith]]''. A parte ''[[Domino]]'', per il quale esiste la registrazione di un marchio depositato dall'azienda stessa nel [[1925]] ({{Marchio|32169}}) la attribuzione degli altri è alquanto incerta, ed in particolare ''[[Atlantica]]'', ''[[Caesar]]'', ''[[Contessa]]'', ''[[Duchessa]]'' e ''[[Zenith]]'' sono marchi chiaramente riconducibili ad altre aziende, anche se non può essere esclusa una produzione su commissione.
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Alla fine degli anni '30, per seguire la tendenza delle penne che consentivano la visualizzazione del livello di inchiostro, venne adottato il [[caricamento a stantuffo]] ed avviata una produzione di una  [[Montegrappa trasparente|serie di penne]] in celluloide con sezione trasparente. Sempre in questo periodo, iniziandosi a farsi sentire gli effetti della guerra, iniziarono a comparire modelli ''autarchici'' con finiture in metallo cromato e pennini in acciaio.
 
Alla fine degli anni '30, per seguire la tendenza delle penne che consentivano la visualizzazione del livello di inchiostro, venne adottato il [[caricamento a stantuffo]] ed avviata una produzione di una  [[Montegrappa trasparente|serie di penne]] in celluloide con sezione trasparente. Sempre in questo periodo, iniziandosi a farsi sentire gli effetti della guerra, iniziarono a comparire modelli ''autarchici'' con finiture in metallo cromato e pennini in acciaio.
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Dopo la guerra la produzione riprese con un rinnovamento stilistico di tutta la gamma, passando, come avvenuto per praticamente tutti i produttori italiani, alle linee affusolate della classica forma a siluro. Le nuove penne venivano identificate da un codice numerico a tre cifre, il cui significato non è stato del tutto chiarito, se non per il fatto che la cifra dei decimali indicava il tipo di caricamento, e quella delle unità il pennino (anche se senza un ordine crescente). Le centinaia dovrebbero indicare il modello ma la stessa cifra venne usata per modelli diversi per cui il suo significato non è chiaro.  
 
Dopo la guerra la produzione riprese con un rinnovamento stilistico di tutta la gamma, passando, come avvenuto per praticamente tutti i produttori italiani, alle linee affusolate della classica forma a siluro. Le nuove penne venivano identificate da un codice numerico a tre cifre, il cui significato non è stato del tutto chiarito, se non per il fatto che la cifra dei decimali indicava il tipo di caricamento, e quella delle unità il pennino (anche se senza un ordine crescente). Le centinaia dovrebbero indicare il modello ma la stessa cifra venne usata per modelli diversi per cui il suo significato non è chiaro.  
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Nel primo dopoguerra vennero prodotte le penne delle serie [[Montegrappa 2xx|200]], [[Montegrappa 3xx|300]] e [[Montegrappa 4xx|400]]. Nel 1946 un incendio distrusse parzialmente gli stabilimenti, con degli effetti sulla produzione: la produzione in celluloide venne limitata, e la [[Montegrappa]] si concentrò sulla produzione di rivestimenti in metallo e nell'uso delle plastiche ad iniezione. Nel 1947 l'azienda viene rifondata come ''"Elmo - Montegrappa s.n.c."'' e nel 1951 diventò la  ''"Fabbrica Penne Stilografiche Elmo Montegrappa s.r.l."''.  
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Nel primo dopoguerra vennero prodotte le penne delle serie [[Montegrappa 2xx|200]], [[Montegrappa 3xx|300]] e [[Montegrappa 4xx|400]]. Nel [[1946]] un incendio distrusse parzialmente gli stabilimenti, con degli effetti sulla produzione: la produzione in celluloide venne limitata, e la [[Montegrappa]] si concentrò sulla produzione di rivestimenti in metallo e nell'uso delle plastiche ad iniezione. Nel [[1947]] l'azienda viene rifondata come ''"Elmo - Montegrappa s.n.c."'' e nel [[1951]] diventò la  ''"Fabbrica Penne Stilografiche Elmo Montegrappa s.r.l."''.  
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La produzione degli anni '50 vide la progressiva sostituzione della celluloide con la plastica a stampo, rimanendo la prima utilizzata soltanto per la produzione di penne economiche in color madreperla o a avorio, allora molto utilizzate come tipico regalo di Prima Comunione. In questo periodo venne anche effettuato il passaggio al [[caricamento a cartuccia]].
 
La produzione degli anni '50 vide la progressiva sostituzione della celluloide con la plastica a stampo, rimanendo la prima utilizzata soltanto per la produzione di penne economiche in color madreperla o a avorio, allora molto utilizzate come tipico regalo di Prima Comunione. In questo periodo venne anche effettuato il passaggio al [[caricamento a cartuccia]].
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Non sono a conoscenza dell'autore dati storici precisi per quanto riguarda il periodo dagli anni '60 ad oggi, l'azienda è rimasta però sul mercato, e negli anni '90 si segnalava come uno dei migliori produttori di penne in metallo o argento. Nel 2001 l'azienda è stata acquistata dal gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] (lo stesso proprietario di [[Montblanc]]).  
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Non sono a conoscenza dell'autore dati storici precisi per quanto riguarda il periodo dagli anni '60 ad oggi, l'azienda è rimasta però sul mercato, e negli anni '90 si segnalava come uno dei migliori produttori di penne in metallo o argento. Nel 2000 l'azienda è stata acquistata dal gruppo [http://en.wikipedia.org/wiki/Richemont Richemont] (lo stesso proprietario di [[Montblanc]]) per essere ri-acquisita a fine 2009 dalla famiglia Aquila.  
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{{CronoMarche}}
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{{CronoMarca|Montegrappa}}
| 1912 || Fondata la ''"Manifattura Pennini Oro per Stilografiche - The Elmo Pen"''
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| 1921~ || (data indicativa<ref>si fa riferimento agli inizi degli anni '20.</ref>) Inizia la produzione
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| 1925 || L'azienda viene acquistata da Alessandro Marzotto e Domenico Manea
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| 1926 || L'azienda viene ribattezzata in ''"Manifattura Pennini Oro e Penne Stilografiche Elmo"''
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| 1930~ || (data indicativa<ref>si fa riferimento al periodo fra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30.</ref>) Introdotti i [[Montegrappa celluloide|primi modelli]] in celluloide
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| 1935 || Introdotta la serie [[Montegrappa faccettata|sfaccettata]].
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| 1935~ || (data indicativa<ref>si fa riferimento alla metà degli anni '30.</ref>) Introdotto il marchio ''Montegrappa Extra''
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| 1939~ || (data indicativa<ref>si fa riferimento alla fine degli anni '30.</ref>) Introdotti i modelli con [[caricamento a stantuffo]]
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| 1946~ || (data indicativa<ref>si fa riferimento al primo dopoguerra.</ref>) Introdotte le serie [[Montegrappa 2xx|200]] e [[Montegrappa 3xx|300]]
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| 1947 || L'azienda viene rifondata come ''"Elmo - Montegrappa s.n.c."''
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| 1951 || La  ''"Elmo - Montegrappa s.n.c."'' diventa la ''"Fabbrica Penne Stilografiche Elmo Montegrappa s.r.l."''
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|}
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{{LegendaModelli}}
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|-
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| ? || 19XX || XX, ?
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|}
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==Riferimenti esterni== <!--T:18-->
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* [http://www.montegrappa.com/] Sito dell'azienda, le informazioni storiche sono del tutto assenti.
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* [http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=8&nt=stilo] Un interessante articolo storico di Giuseppe Fichera
 
==Note==
 
==Note==
 
<references/>
 
<references/>
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==Riferimenti esterni==
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{{CategorizeBrand|Italia}}
* http://www.montegrappa.com/ Sito dell'azienda, le informazioni storiche sono del tutto assenti.
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* http://www.pennamagazine.com/load_detail.aspx?id=8&nt=stilo Un interessante articolo storico di Giuseppe Fichera
 

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