Storia

Non esiste praticamente nessuna documentazione storica sui modelli prodotti dalla Astura, per cui si sono raccolti in una unica pagina i dati ad essi relativi. La produzione iniziale viene fatta risalire agli anni '30,[1] con modelli denominati Nova e Trasparente, quest'ultimo realizzato nella stessa maniera della omonima Radius.

Un altro modello identificato con un nome preciso (dalle stampigliature sul corpo della penna) è la Astura 82. Ma in generlae la produzione è piuttosto varia e vede modelli diversi fra loro sia per forme che per sistema di caricamento, e la scarsità di informazioni al riguardi non permette di effettuare una catalogazione in maniera adeguata.

Non è nota una data di terminazione precisa, assumeremo il 1955, ma l'assunzione è totalmente arbitraria, senza alcun riscontro fattuale ed eseguita ai soli fini della gestione della cronologia.

Caratteristiche tecniche

La sola caratteristica tecnica degna di nota nei vari modelli noti è un sistema di caricamento a sfiatatoio sostanzialmente identico a quello adottato sulla Radius Extra Trasparente. Un'altra particolarità tecnica rilevata in alcuni modelli a levetta è una sezione trasparente in stile Visulated. In generale le penne di produzione Astura non presentano peculiarità tecniche degne di nota. In genere il cappuccio è con chiusura a vite, il montaggio della clip varia a seconda dei modelli.

Materiali

Le penne erano prodotte, almeno inizialmente in celluloide, che è il materiale utilizzato nella quasi totalità dei casi. La clip e le finiture erano realizzate in metallo laminato in oro o cromato. Il pennino era in oro a 14 carati o in acciaio, a seconda dei modelli.

Sistema di riempimento

I vari modelli marchiati Astura sono stati equipaggiati con i più diversi sistemi di caricamento, usando in genere quelli in voga all'epoca, a partire dal caricamento a levetta, a pulsante di fondo ed un caricamento a sfiatatoio analogo a quello della Radius Extra Trasparente. Alcune con caricamento a levetta o a pulsante si distinguono per una parte della sezione o del corpo trasparente, in stile Visulated, che consente la visualizzazioni dell'inchiostro.

Versioni

Nel dopoguerra sono documentate due versioni della Astura Nova, la 103 a pennino coperto e la 102 a pennino ordinario, entrambe con caricamento a pulsante di fondo. Le stesse erano disponibili con una diversa clip, identificate rispettivamente come 107 e 106. Non è nota una classificazione per le Astura Trasparente, identificate da questo nome nella stampigliatura del fusto (riportata in stampatello a caratteri più piccoli sotto il nome "Astura").

Vari modelli, anche molto diversi fra loro, riportano sul fusto solo la stampigliatura "Astura" e non sono noti identificativi o numeri che li contraddistinguano, e sono pertanto difficili da classificare.

Colori

Non è nota una precisa lista di colori. Le versioni in celluloide sono presenti in colori marmorizzati nero e perla, rosso, verde, marrone oltre che in nero a tinta unita o con motivi di linee incrociate a losanga.

Pennini

I pennini sono in oro a 14 carati e con foro di areazione a forma di cuore.

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
Astura 82 12,8 cm cm Lunghezze: 14,3 cm cm calzata. Diametri: 11,0 mm mm fusto e 8,0 mm mm sezione. Peso: 13 g; 8 g fusto e 5 g cappuccio.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.


Cronologia

Anno Avvenimento
1936 la SAFIS deposita il marchio Astura (Reg. Gen. N. 54056)

Riferimenti esterni

Note

  1. indicativamente il 1934, assunto come anno di nascita della Radius, ma il marchio venne registrato dalla SAFIS nel 1936 (Reg. Gen. N. 54056).

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.