Manutenzione di una penna stilografica

In questa pagina sono stati raccolti tutti i riferimenti agli articoli che trattano le pratiche migliori per una corretta manutenzione di una penna stilografica. Questo dovrebbe permettere un buon funzionamento a lungo nel tempo e rinviare o evitare del tutto la lettura della sezione riparazioni.


Pulizia

La pulizia della penna è molto importante, specie quando la si deve riporre, oppure quando la si è rinvenuta inusata da anni. Per questo motivo è opportuno lavarla per rimuovere i residui di inchiostro. Lo stesso vale quando si vuole cambiare colore di inchiostro e non si vogliono avere effetti di viraggio dovuti a resti dell'inchiostro precedente. A questo scopo sono disponibili alcune istruzioni, che indicano metodologie di pulizia progressivamente più sofisticate e profonde; è consigliabile partire dalla prima fra quelle indicate qui di seguito e quindi passare alla successiva solo in caso di risultati insoddisfacenti:

In estrema sintesi: l'acqua di rubinetto è sufficiente e adeguata. Se volete esagerare, nei collegamenti precedenti trovate una serie di informazioni ulteriori e nel forum potete leggere le discussioni relative alle esperienze sulle soluzioni di lavaggio un po' più energiche, referenziate nei collegamenti esterni in fondo alla pagina.

Riporre la penna

Il mantenimento di una stilografica quando non viene usata per scrivere può essere fonte di perplessità e di domande. Una prima distinzione la si può fare in base alla durata del periodo di inutilizzo.

Per periodi brevi - di qualche giorno o settimana - tutti i produttori di stilografiche hanno sempre tradizionalmente consigliato di riporre la penna carica in posizione verticale con il pennino verso l'alto. Riporla sdraiata infatti permette che l'inchiostro rimanga in contatto con l'alimentatore: in un paio di giorni esso si può saturare, con il rischio di perdita di inchiostro nel cappuccio.

Per un periodo di inattività di mesi o anni, è invece necessario riporre la penna scarica ed asciutta. Al suo "risveglio" sarà pronta ad essere caricata come quando uscita di fabbrica.


Argomenti da fare per riporla per lunghi periodi:

Lucidatura

Nel paragrafo precedente si è parlato della pulizia interna della penna e del lavaggio della stessa. In questo caso le indicazioni sono sostanzialmente generiche dato che attengono alle modalità per rimuovere l'inchiostro e che il gruppo pennino vede l'uso di materiale sostanzialmente analoghi.

Un secondo aspetto della pulizia invece è quello dell'esterno della penna, che in questo caso dipende in maniera essenziale da come questo è realizzato ed in particolare dai materiali usati per lo stesso, pertanto prenderemo in esame alcune casistiche specifiche.

Celluloide

da fare

Ebanite

da fare

Metallo laminato

da fare

Argento

Due link ad alcune metodologie per la ripulitura di oggetti in argento utilizzabili anche per le penne stilografiche:

Un consiglio: prima di imbarcarvi nell'impresa con la vostra penna preferita, provate con qualche oggetto di argento a cui non tenete. Questo vi servirà a vedere l'effetto e per convincervi della bontà del metodo. Vi accorgerete allora che è fondamentale la sgrassatura dell'oggetto da pulire. Se ci sono delle macchie di grasso, (ditate) la pulizia le evidenzia. Quindi è opportuno lavarsi bene le mani per togliere il grasso e poi lavare accuratamente l'argento della penna col sapone per non lasciarci impronte.

Bisogna tener conto che questo metodo di pulizia, riporta l'argento al suo stato naturale e quindi rimuove le parti nere che talvolta danno l'aspetto antico alla penna sottolineando incisioni, sbalzi e quant'altro. Valutate se il vostro desiderio è di avere una penna con l'aspetto come se fosse uscita di fabbrica stamattina. Ne potreste rimanere delusi.


Resina plastica

da fare

Riferimenti esterni