Gold Starry

Da FountainPen.
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Gold Starry
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A 1927 Gold Starry advertising

Le origini della Gold Starry si fanno risalire al 1909 quando Maurice Jandelle iniziò la commercializzazione in Francia con il marchio Gold Star di penne della Conway Stewart. Questo marchio però era già stato depositato per cui nel 1912 venne trasformato in Gold Starry, con una scelta che rimarcava le origini inglesi delle penne, che vennero commercializzate fino al 1919. Le prime penne commercializzate dalla Gold Starry erano delle rientranti in ebanite nera o marmorizzata. I primi modelli, introdotti all'incirca nel 1913, erano stilografiche a contagocce o safety, identificate da due cifre (modelli 36 e 39), che indicavano il prezzo in franchi.

At the beginning of the '20s Paul Jeanvrin and André Petit began a fountain pens production in a pavilion on the outskirts of Paris. In 1921 the two joined Maurice Jandelle and the Gold Starry was established as a wholly-owned French company, starting its own fountain pens production and stopping the import of English pens. With manufacturing in France, the company adopted the slogan "the stylo qui marche", meaning both the dynamism than the reliability of their pens.

The first pens had were gold nibs and black or marbled hard rubber body, eyedropper filler with no clip. In 1925 were introduced 256 and 257 Loaded safety models, characterized by the trademark consisting of a star, the Manifacture Francaise engraving on the barrele and some dotted rings on the cap top. The pens were still without clip, which was introduced on the following model 254. In 1927 was introduced a lever filler model.

Gold Starry was one of the first French companies to use the celluloid getting excellent quality colored pens with vibrant colors and with gold plated finish and gold nibs, able to compete with imported American pens. Around 1929 the earlier models were discontinued and a new range of celluloid pens was launched, in black, red and white marble, lapis blue, cardinal red, green jade and jasper. There were also made ​some solid gold pens.

Nel 1931, con la ricerca di un sistema di riempimento che consentisse una maggiore capacità di inchiostro, venne prodotto un particolare modello, la Rapex, con caricamento a torsione, che però ebbe poco successo per la delicatezza del sistema, ed è pertanto piuttosto rara. Nel 1933 a Maurice Jandelle subentrò M. Perouse, un dirigente della ditta Viala Lilliput che produceva penne di lusso in oro e argento smaltato, che vennero realizzate anche dalla Gold Starry. Inoltre con l'affermarsi dello stile streamlined introdotto dalla Balance negli anni '30 anche la produzione della Gold Starry passò dalle forme squadrate degli anni '20 a linee affusolate. Restava distintivo del marchio la clip, di forma scalettata e terminante a freccia.

Durante la guerra l'azienda subì le ovvie difficoltà affrontate anche da tutte le concorrenti, con forse l'aggravante di dover sostenere un marchio anglofono. Nel dopoguerra la produzione venne aumentata, a scapito purtroppo della qualità, che rimase comunque accettabile, ma non all'altezza del periodo migliore dell'azienda. Come gli altri produttori la Gold Starry subì pesantemente la crisi dovuta all'introduzione della penna a sfera, a cui cercò di reagire con la costruzione di stilografiche con caricamento a cartuccia e partecipando nel 1959 al consorzio per la produzione della Visor Pen.

La Gold Starry riuscì ad andare avanti e a superare il periodo di crisi con la differenziazione della produzione, lanciandosi sul mercato degli accessori da ufficio di lusso (con calendari, regoli, tagliacarte) prodotti in metallo placcato oro. Inoltre una linea di penne a sfera di lusso, sempre in metallo placcato, riscosse un notevole successo. L'azienda però subì pesantemente gli effetti dovuti al blocco imposto sul prezzo dell'oro, che quando cessò rese troppo cari i suoi prodotti, mandandola fuori mercato. Nonostante tutti gli sforzi nel 1980 la Gold Starry chiuse definitivamente i battenti.

Riferimenti esterni

Note