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Le origini della ''Faber-Castell'' sono fatte risalire al [[1761]] quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla ''[[A. W. Faber]]'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''[[A. W. Faber]]''.
 
Le origini della ''Faber-Castell'' sono fatte risalire al [[1761]] quando ''Kaspar Faber'' iniziò la produzione di matite a Stein, un paesino situato nei pressi di Norimberga. L'attività venne sviluppata dal figlio Anton Wilhelm, che dette vita alla ''[[A. W. Faber]]'', e passò poi al figlio di questi. Il vero artefice del successo fu però il nipote ''Lothar von Faber'' che prese in mano una azienda in declino e con l'invenzione della moderna matita in legno, restata invariata fino ai nostri giorni, riportò al successo il marchio ''[[A. W. Faber]]''.
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Alla metà del 1800 la futura ''Faber-Castell'' era già una grande azienda internazionale, diretta da ''Lothar von Faber'' con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, che nel [[1861]] fondò la ''[[Eberhard Faber]]'' sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel [[1879]] fondò una sua società personale, che nel [[1885]] diventò una società in accomandita familiare, la ''[[Johan Faber A. G.]]''. Con la morte di Eberhard Faber nel [[1879]] la sua azienda passò ai figli ed al fratello Lothar.<ref>queste date derivano da quanto riportato in [https://www.eberhardfaber.com/Company/heritage/history questa pagina].</ref>
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Alla metà del 1800 la futura ''Faber-Castell'' era già una grande azienda internazionale, diretta da ''Lothar von Faber'' con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, che nel [[1861]] fondò a Brooklin la ''[[Eberhard Faber]] Pencil Co.'' sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel [[1879]] fondò una sua società personale, che nel [[1885]] diventò una società in accomandita familiare, la ''[[Johan Faber A. G.]]''. Con la morte di Eberhard Faber nel [[1879]] la sua azienda passò ai figli ed al fratello Lothar.<ref>queste date derivano da quanto riportato in [https://www.eberhardfaber.com/Company/heritage/history questa pagina].</ref>
    
Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento [[safety]] e a [[pulsante di fondo]], vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome ''Johan Faber'', riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con [[caricamento a stantuffo]] con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.   
 
Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento [[safety]] e a [[pulsante di fondo]], vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome ''Johan Faber'', riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con [[caricamento a stantuffo]] con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.   
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Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la ''Faber-Castell'' produsse direttamente anche qualche modello, nel [[1936]] produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.  
 
Nonostante l'acquisizione della [[Osmia]] la ''Faber-Castell'' produsse direttamente anche qualche modello, nel [[1936]] produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di [[caricamento a stantuffo]] e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.  
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[[Image:1937-07-FaberCastell-n36.jpg|thumb|Pubblicità di una ''Faber-Castell'' ]]
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[[Image:1937-07-FaberCastell-n36.jpg|thumb|upright|Pubblicità di una ''Faber-Castell'' ]]
    
Con l'acquisizione della [[Osmia]] le  stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono anche a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal [[1946]], riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''.
 
Con l'acquisizione della [[Osmia]] le  stilografiche assunsero l'iscrizione ''A. W. Faber-Castell Dossenheim'' ma continuarono anche a portare il marchio [[Osmia]], che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal [[1946]], riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo [[caricamento a stantuffo]] e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo [[Osmia]]) di ''A. W. Faber-Castell''.
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