Faber-Castell

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Faber-Castell activities went back to the eighteenth century, andthe company is still known mainly for its work as a producer of pencils, carried out continuously from its origins. But also if pencils production has always been the main activity of the company, it can be put in the list of the main German fountain pen producer thanks to its acquisition of Osmia done in 1935, a trademark that was used up to the beginning of '60s, when the disposable ball point pushed Faber-Castell into production of economical models.

While there are some fountain pens produced before the Osmia acquisition, Faber-Castell quality production is almost identified by this brand. Later production from '60s is quite insignificant, and it was interrupted in 1975 when company underwent a rebuild, erasing this section to concentrate in its pencil core business. But fountain pen production was restarted in recent years, when the interest for this unique writing instrument arise again.

Faber-Castell
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History

Faber-Castell origins are traced back to 1761 when Kaspar Faber began a production of pencils in Stein, a village located close to Nuremberg. The activity was developed by his son Anton Wilhelm, who created the A. W. Faber company, and then passed to his son. The real architects of the company success, however, was the grandson Lothar von Faber, which took the direction of a declining company and with the invention of modern wooden pencil, remained unchanged to this day, built the success of the A. W. Faber brand.

Alla metà del 1800 la Faber-Castell era già una grande azienda internazionale, diretta da Lothar von Faber con l'ausilio dei fratelli Eberhard e Johan Faber. Sia Eberhard che Johan crearono delle loro aziende, il primo a New York, dove era andato per dirigere la filiale americana della ditta, sempre per la produzione di matite, il secondo a Norimberga, dove nel 1878 fondò una sua società personale, che nel 1885 diventò una società in accomandita familiare, la Johan Faber A. G..

Con la sua azienda Johan iniziò anche una produzione di penne stilografiche intorno agli anni '20, si trattava principalmente di penne in ebanite con caricamento safety e a pulsante di fondo, vennero prodotti anche alcuni modelli in metallo. Il marchio dell'azienda era costituito da due martelli incrociati e sul cappuccio dei modelli in ebanite era riportato il nome Johan Faber, riportato pure sulla clip. Verso la fine degli anni '20 venne prodotta anche una serie con caricamento a stantuffo con forme arrotondate e fino a quattro verette sul cappuccio.

Il ramo principale dell'azienda restò in mano a Lothar Faber fino alla sua morte, in seguito gli subentrò la moglie e nel 1898 il conte Alexander zu Castell, cha aveva sposato sua nipote. Questi ribattezzò la società con il nome con cui è tutt'ora nota, trasformandola nella A. W. Faber-Castell. La produzione però restò concentrata sulle matite, e la prima penna, una safety in ebanite, viene fatta risalire al 1908. La penna recava la dicitura A. W. Faber-Castell e viste le similiarità tecniche del meccanismo di caricamento, è molto probabile che fosse stata prodotta dalla Kaweco su commissione.

Alla morte di Alexander Castell nel 1929 l'azienda divenne una società in accomandita familiare. Il figlio Roland realizzò fra il 1931 ed il 1932 la riunificazione fra la A. W. Faber-Castell e la Johan Faber A. G. dando vita alla Faber-Castell di oggi. Nel 1935 la Faber-Castell iniziò ad acquistare le azioni della Osmia A. G., all'epoca uno dei principali produttori tedeschi, assumendone il controllo per poter avere un forte punto di appoggio nell'industria della produzione di stilografiche.

Nonostante l'acquisizione della Osmia la Faber-Castell produsse direttamente anche qualche modello, nel 1936 produsse un modello con il suo stesso nome inciso su tutte le parti della penna, disponibile in quattro colori; la penna era dotata di caricamento a stantuffo e di finiture (clip e veretta) in oro 14k e portava il logo dell'azienda, una bilancia che rappresentava l'integrità sul piano commerciale.

 
Pubblicità di una Faber-Castell

Con l'acquisizione della Osmia le stilografiche assunsero l'iscrizione A. W. Faber-Castell Dossenheim ma continuarono anche a portare il marchio Osmia, che era ben conosciuto e stimato, fino agli anni '60. Alla fine degli anni '30, a causa della seconda guerra mondiale, l'azienda subì, come tutti gli altri produttori tedeschi, notevoli difficoltà, ma nonostante la produzione venisse ridotta per la chiamata alle armi della gran parte degli impiegati, essa restò attiva, e non avendo gli impianti subito danni significativi, la produzione fu ripresa a pieno ritmo a partire dal 1946, riproponendo gli stessi modelli dell'anteguerra, ma con il solo caricamento a stantuffo e con l'esplicita dicitura (oltre al marchio ed al logo Osmia) di A. W. Faber-Castell.

Dal 1949 la Faber-Castell iniziò anche la produzione di penne a sfera, e nel 1950 introdusse direttamente anche un suo modello a forma di siluro, denominato Gentleman, nei colori nero o grigio perla e argento. La penna aveva caratteristiche rivoluzionare, una clip a forma di farfalla ed un particolare caricamento a stantuffo che conteneva parte del meccanismo nella manopola stessa, consentendo una maggiore dimensione del serbatoio, ma soprattutto era realizzata con un corpo trasparente coperto da un cilindro di plastica opaca sul quale erano praticate una serie regolare di incisioni che svolgevano allo stesso tempo il ruolo di facilitare l'impugnatura della penna e di consentire la visualizzazione del livello di inchiostro.

All'inizio degli anni '60 il marchio Osmia non venne più utilizzato e vennero introdotti una serie di modelli a pennino coperto marchiati direttamente A. W. Faber-Castell, dotati di sezione trasparente per la visualizzazione del livello di inchiostro, più sottili rispetto alle versioni precedenti e realizzati in plastica a stampo. La linea di lusso venne denominata 66, aveva il corpo in plastica nera, rossa, blu o verde, il cappuccio laminato ed il pennino in oro; i modelli di fascia media vennero chiamati Faber-Castell Progress e prodotti in tre versioni, la 77S in plastica con pennino in acciaio, la 55S con cappuccio in argento e corpo in plastica e pennino in acciao, e la 55G con pennino in oro. Venne prodotta anche una versione per studenti denominata 54VT (da Vest Tank) un serbatoio di riserva usabile tramite una valvola.

Alla fine degli anni '60, come avveniva per la gran parte di tutti gli altri produttori di penne stilografiche, avendo per di più completamente cancellato un marchio prestigioso che godeva di una vasta popolarità, le vendite declinarono in maniera irreversibile, reggendo solo parzialmente per le penne destinate agli studenti. Nel 1975, nel corso di una ristrutturazione aziendale, la Faber-Castell eliminò completamente l'intero settore di produzione delle stilografiche, salvo riprendere la produzione ai nostri giorni, con il ritorno in voga di questo strumento di scrittura.

Template:CronoMarche |- | 1761 || Nascita della Faber-Castell |- | 1878 || Nascita della Johan Faber A. G. |- | 1898 || Alexander Castell trasforma la A. W. Faber nella A. W. Faber-Castell |- | 1931/32 || Riunificate la A. W. Faber-Castell e la Johan Faber A. G. |- | 1935 || La Faber-Castell acquisisce la Osmia |- | 1950 || La Faber-Castell introduce il modello Gentleman |- | 1951 || La Faber-Castell incorpora ufficialmente la Osmia |- | 1975 || La Faber-Castell cessa la produzione di stilografiche |- |}

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Note

Riferimenti esterni

  • [1] La storia dell'azienda dal sito ufficiale