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Se si possiede una vaschetta ad ultrasuoni, di quelle per pulire gioielli ed affini, può essere di grande aiuto per eliminare residui d'inchiostro e sporcizia dei quali la sottile intercapedine tra cappuccio e controcappuccio è spesso un vero ricettacolo.  
 
Se si possiede una vaschetta ad ultrasuoni, di quelle per pulire gioielli ed affini, può essere di grande aiuto per eliminare residui d'inchiostro e sporcizia dei quali la sottile intercapedine tra cappuccio e controcappuccio è spesso un vero ricettacolo.  
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In seguito ciò che occorre fare è questo:
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In seguito ciò che occorre fare è questo: serve un maschio per filettare di una misura che sia di poco superiore al diametro interno del controcappuccio, un bullone sufficientemente lungo dello stesso diametro e passo, dotato di un dado e di una rondella piana.
 
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serve un maschio per filettare di una misura che sia di poco superiore al diametro interno del controcappuccio, un bullone sufficientemente lungo dello stesso diametro e passo, dotato di un dado e di una rondella piana.
   
   
 
   
 
Si esegue la filettatura interna con il maschio; l'ebanite si lavora bene e sicuramente non s'incontrerà alcuna difficoltà. Se si sente forzare troppo, svitare il maschio liberarlo dai trucioli ed andare avanti. Normalmente non è necessario lubrificare o bagnare le parti, ma si può anche farlo.  
 
Si esegue la filettatura interna con il maschio; l'ebanite si lavora bene e sicuramente non s'incontrerà alcuna difficoltà. Se si sente forzare troppo, svitare il maschio liberarlo dai trucioli ed andare avanti. Normalmente non è necessario lubrificare o bagnare le parti, ma si può anche farlo.  
    
Non serve andare in profondità: quattro/cinque giri sono più che sufficienti. Avvitare ora il dado nel bullone sino in cima, infilare la rondella ed avvitare il bullone nel controcappuccio per almeno tre o quattro giri.  
 
Non serve andare in profondità: quattro/cinque giri sono più che sufficienti. Avvitare ora il dado nel bullone sino in cima, infilare la rondella ed avvitare il bullone nel controcappuccio per almeno tre o quattro giri.  
   
Avvitarlo a mano: non bisogna sforzare.  
 
Avvitarlo a mano: non bisogna sforzare.  
   
A questo punto si deve addossare la rondella ed il dado (svitandolo) al bordo del cappuccio.  
 
A questo punto si deve addossare la rondella ed il dado (svitandolo) al bordo del cappuccio.  
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Non si può esagerare con lo sforzo, ma anche se può sembrare fragilissimo, l'esile labbro del cappuccio, se sollecitato a compressione in modo uniforme su tutta la sua circonferenza, regge molto più di quanto si possa credere.  
 
Non si può esagerare con lo sforzo, ma anche se può sembrare fragilissimo, l'esile labbro del cappuccio, se sollecitato a compressione in modo uniforme su tutta la sua circonferenza, regge molto più di quanto si possa credere.  
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Comunque, è bene ripeterlo, è prudente lavorare con le sole mani, ma quasi certamente sarà sufficiente ed il cappuccio si sfilerà docilmente.  
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Comunque, è bene ripeterlo, è prudente lavorare con le sole mani, ma quasi certamente sarà sufficiente ed il cappuccio si sfilerà docilmente. Se così non fosse e si dovesse riscontrare una resistenza troppo elevata, non insistere e proseguire con i lavaggi.  
 
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Se così non fosse e si dovesse riscontrare una resistenza troppo elevata, non insistere e proseguire con i lavaggi.  
      
Al limite si può spruzzare un po' di WD-40 (lubrificante spray che non danneggia la celluloide né tantomeno l'ebanite) indirizzandolo con il tubicino in dotazione nell'intercapedine. Il sistema è stato utilizzato numerose volte e funziona a dovere.  
 
Al limite si può spruzzare un po' di WD-40 (lubrificante spray che non danneggia la celluloide né tantomeno l'ebanite) indirizzandolo con il tubicino in dotazione nell'intercapedine. Il sistema è stato utilizzato numerose volte e funziona a dovere.  

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