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Initially the [[Dunn]] pens were made in hard rubber and were of good quality; the company distinguished itself by an extensive advertising campaign. The pump mechanism was simple and robust, and the pens were produced in a variety of models from small pens for women's to the [[Dreadnaught]] giant model (produced also in regular dimensions). An interesting feature, from a technical point of view, was also the introduction of a the caps composed by two parts, whose top section could be unscrew in order to discover the nib, but leaving it shielded by a protective cage in order to consent to load the pen without pressing dangerously the nib on the bottom of the ink bottle.  

Initially the [[Dunn]] pens were made in hard rubber and were of good quality; the company distinguished itself by an extensive advertising campaign. The pump mechanism was simple and robust, and the pens were produced in a variety of models from small pens for women's to the [[Dreadnaught]] giant model (produced also in regular dimensions). An interesting feature, from a technical point of view, was also the introduction of a the caps composed by two parts, whose top section could be unscrew in order to discover the nib, but leaving it shielded by a protective cage in order to consent to load the pen without pressing dangerously the nib on the bottom of the ink bottle.  

Oltre all'ebanite nera la [[Dunn]] produsse penne in [[bachelite]] trasparente (anche se la gran parte dei modelli trasparenti sembrano essere piuttosto realizzati in celluloide), sono note, ma molto rare, anche penne prodotte con [[overlay|rivestimenti]] in metallo.  

In addition to black hard rubber [[Dunn]] produced also bakelite pens with a transparent barrel (though most of the transparent models were later made in celluloid). Are also known to exists, but to be very rare, some metal [[overlay]] pens.  

La fine della ditta non è ben chiara, taluni riportano il fallimento nel [[1924]] a causa di uno sciopero prolungato di tutti gli impiegati. Altri sostengono il perdurare della ditta fino al [[1927]], dato che esistono tracce di una sede a New York, nella 71 Fifth Ave, quando venne messa fuori mercato dall'incapacità di adeguarsi all'uso dei nuovi materiali colorati introdotti con le penne in celluloide. A quanto pare<ref>si veda la seguente [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=ad059a9e060d5ae6fba92e02ec66b7d5&showtopic=53123 discussione] sull'argomento su Fountain Pen Network</ref> nel [[1924]] si ebbe una prima istanza di fallimento (le cui cause paiono essere appunto legate se non ad uno sciopero a gravi problemi di relazioni sindacali), a cui seguì un tentativo di riorganizzazione dell'azienda. Questo non ebbe successo, portando pochi anni dopo al definitivo fallimento.

La fine della ditta non è ben chiara, taluni riportano il fallimento nel [[1924]] a causa di uno sciopero prolungato di tutti gli impiegati. Altri sostengono il perdurare della ditta fino al [[1927]], dato che esistono tracce di una sede a New York, nella 71 Fifth Ave, quando venne messa fuori mercato dall'incapacità di adeguarsi all'uso dei nuovi materiali colorati introdotti con le penne in celluloide. A quanto pare<ref>si veda la seguente [http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?s=ad059a9e060d5ae6fba92e02ec66b7d5&showtopic=53123 discussione] sull'argomento su Fountain Pen Network</ref> nel [[1924]] si ebbe una prima istanza di fallimento (le cui cause paiono essere appunto legate se non ad uno sciopero a gravi problemi di relazioni sindacali), a cui seguì un tentativo di riorganizzazione dell'azienda. Questo non ebbe successo, portando pochi anni dopo al definitivo fallimento.