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{{Doppia immagine|right|Waterman-20-Black-Open.jpg|120|Swan-Pen-StraightCap-BCHR-GoldBand-Open.jpg|120|esempi di ''[[cone cap]]'' e ''[[straight cap]]''}}
 
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Storicamente i primi cappucci sono stati realizzati con chiusura a frizione (quelli che nel mondo anglosassone vengono definiti genericamente ''[[slip cap]]''),  col cappuccio che si incastra sul corpo. Di questo tipo di scelta esistono diverse varianti, a seconda delle modalità con cui avviene l'incastro; le due classi principali sono i cosiddetti ''[[cone cap]]'' (cappuccio a sezione conica) in cui la superficie di incastro è un tronco di cono, ed i cosiddetti ''[[straight cap]]'' (cappuccio a sezione cilindirca) in cui la superficie di incastro è cilindrica, fra questi ultimi si distinguono poi i cosiddetti ''[[tapered cap]]'' (cappuccio conico o affusolato) in voga alla fine dell'800.  
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Storicamente i primi cappucci sono stati realizzati con chiusura a frizione (quelli che nel mondo anglosassone vengono definiti genericamente ''[[slip cap]]''),  col cappuccio che si incastra sul corpo. Di questo tipo di scelta esistono diverse varianti, a seconda delle modalità con cui avviene l'incastro; le due classi principali sono i cosiddetti ''[[cone cap]]'' (cappuccio a sezione conica) in cui la superficie di incastro è un tronco di cono, ed i cosiddetti ''[[straight cap]]'' (cappuccio a sezione cilindrica) in cui la superficie di incastro è cilindrica, fra questi ultimi si distinguono poi i cosiddetti ''[[tapered cap]]'' (cappuccio conico o affusolato) in voga alla fine dell'800.  
    
Ai cappucci ad incastro, che soffrono, specie nella versione ''conica'', di problemi di usura delle superfici con perdita di tenuta, sono seguiti, con una tendenza affermatasi a partire dagli inizi del '900, i cappucci con chiusura a vite (''threaded cap'') che ancora oggi sono fra i più diffusi. Un ritorno dei cappucci ad incastro si è avuto negli anni '40 con l'introduzione dei cappucci in metallo chiusi a frizione su appositi anellini (tendenza introdotta dalla [[Parker 51]]).  
 
Ai cappucci ad incastro, che soffrono, specie nella versione ''conica'', di problemi di usura delle superfici con perdita di tenuta, sono seguiti, con una tendenza affermatasi a partire dagli inizi del '900, i cappucci con chiusura a vite (''threaded cap'') che ancora oggi sono fra i più diffusi. Un ritorno dei cappucci ad incastro si è avuto negli anni '40 con l'introduzione dei cappucci in metallo chiusi a frizione su appositi anellini (tendenza introdotta dalla [[Parker 51]]).  
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Verso la fine degli anni '40 è infine iniziata la diffusione dei primi cappucci con chiusura a scatto (una delle prime aziende ad averli utilizzati è stata la [[Matador]] con il modello [[Matador-Click]] del 1949) divenuti in seguito molto comuni e tutt'ora in ampia diffusione. In questo caso la qualità del meccanismo è essenziale per garantire nel lungo termine il mantenimento della chiusura del cappuccio.
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Verso la fine degli anni '40 è infine iniziata la diffusione dei primi cappucci con chiusura a scatto (una delle prime aziende ad averli utilizzati è stata la [[Matador]] con il modello [[Matador-Click]] del 1949) divenuti in seguito molto comuni e tutt'ora in ampia diffusione. In questo caso la qualità del meccanismo è essenziale per garantire nel lungo termine il mantenimento della chiusura del cappuccio. Una galleria di fotografie si trova su [[Cap Gallery|questa pagina]].
 
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==Brevetti correlati==
 
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