Aurora 88K

Storia

Nel 1953[1] la Aurora, dopo che questo aveva superato il milione di esemplari venduti, mise sul mercato la prima ristilizzazione della 88, dando vita alla seconda generazione del modello, la 88K. Questa, almeno inizialmente, venne commercializzata (e probabilmente anche prodotta) in parallelo alla versione originale, come risulta da questa pagina di un catalogo.

La produzione della 88K proseguì fino al 1958 (portando il numero delle 88 oltre il limite dei due milioni e mezzo) quando il modello venne sostituito, con una nuova ristilizzazione, dalla 88P, la terza generazione della dinastia.

Caratteristiche tecniche

La penna è una diretta evoluzione della 88 di cui mantiene le principali caratteristiche, a partire dal pennino coperto, il caricamento a stantuffo ed il cappuccio ad incastro, cambiando principalmente la forma della clip, resa più resistente, ed il materiale del perno a vite che la fissa al cappuccio costituente la testa dello stesso, che viene realizzato in metallo di colore nero (anche se sono presenti alcuni esemplari di inizio produzione, rari, che presentano ancora la testina in metallo cromato).

Materiali

La penna era realizzata interamente in celluloide, compreso il fondello che non è più in ebanite, e la sezione (anche se per questa viene ipotizzato l'uso di una diversa qualità di ebanite, molto più scura. Il cappuccio continua ad essere realizzato in metallo, con le stesse varianti della 88 eccettuato la Nikargenta, questo materiale infatti venne dismesso essendo considerata la sua lavorazione troppo costosa.

Sistema di riempimento

La penna era dotata di sistema di caricamento a stantuffo, sostanzialmente identico a quello della 88 a parte l'uso di una testa del pistone non più realizzata dalla sovrapposizione di anelli di gomma e feltro, ma interamente in plastica. Come nella 88 il fondello può essere smontato accedendo alla vite interna rimuovendo un tappino di plastica nera.

Versioni

La 88K mantiene le linee del progetto originale di Marcello Nizzoli, con forme affusolate a sigaro e pennino coperto. Come sulla 88 viene utilizzata una schermatura in ebanite o celluloide sulla cui base è stampigliati il logo ovoidale dell'Aurora recante stavolta soltanto la dicitura 88K in cui la lettera viene realizzata in dimensione più grande rispetto al numero. Sul lato opposto della sezione viene riportato un numero di serie, seguito in questo caso dalla dimensione del pennino. Il codice di colori della 88 non è più presente ed il fondello è chiuso da un tappino che resta sempre di colore nero.

La più grossa differenza con la 88 è la nuova clip piatta, più robusta, decorata con un incavo a goccia allungata decorato con una laccatura nera. Venne modificata comunque anche la decorazione a righe del cappuccio, rese più profonde e maggiormente spaziate fra loro (di quasi un millimetro).

Nel caso della 88K non si conoscono versioni mini e la penna venne realizzata in una sola dimensione, le diverse versioni differiscono solo per il materiale del cappuccio, con l'eccezione delle versioni di lusso che venivano denominate GL (acronimo di Gran Lusso) in cui anche il fusto ed il fondello erano rivestiti (in metallo laminato o argento o oro massiccio).

Per il confezionamento vennero abbandonate le scatole cilindriche (a sezione ovoidale) in alluminio usate per le 88, passando a delle scatole rettangolari con fondo in satin recanti una placchetta metallica con il nome del modello.

Colori

Come la 88 anche la 88K è stata prodotta in un unico colore, il nero. Il corpo in celluloide continua a presentare sulla parte adiacente alla sezione delle finestrelle trasparenti per il controllo del livello di inchiostro. Le sole variazioni cromatiche del modello sono relative al cappuccio. Era realizzato sia in metallo bianco che dorato. Sono molto rare versioni completamente rivestite in metallo laminato o addirittura in oro massiccio.

In sostanza come per la 88 si possono classificare le diverse versioni sulla penna principalmente sulla base del colore (e relativo materiale) del cappuccio, secondo la seguente lista in cui non è più presente quello in Nikargenta, la cui produzione venne dismessa per gli alti costi di lavorazione:

  • Cromato: in metallo cromato con testina nera, nessuna marcatura, comune. Numero di matricola più basso: 2073404; più alto: 2203552.
  • Cromato: in metallo cromato con testina cromata, nessuna marcatura, comune. Numero di matricola più basso: 2018494; più alto: 2018494.
  • Dorato: in metallo dorato, nessuna marcatura, il più comune. Numero di matricola più basso: 1848236; più alto: 2134984.
  • Dorato transizionale: con clip e rigatura identica agli altri ma testina nello stile della futura 88P, poco comune. Numero di matricola più basso: 2045290; più alto: 2045290.
  • Argento: in argento, poco comune. Numero di matricola più basso: ?; più alto: ?.
  • Oro: in oro, raro. Numero di matricola più basso: ?; più alto: ?.

A queste si aggiungono le versioni completamente rivestite, sono note due varianti:

  • Dorate: corpo e cappuccio dorati, versione rara. Numero di matricola più basso: 1965276; più alto: 2563822.
  • Oro: corpo e cappuccio in oro massiccio. Nessun esemplare noto finora, non è chiaro se sia mai stata realizzata.

Le versioni completamente rivestite vengono chiamate gergalmente 88K Aquila, pare perché fossero particolarmente richieste da Leopoldo Aquila, allora distributore Aurora di Napoli e zone limitrofe e pertanto più diffusa in Campania. Non è chiaro se si faccia riferimento a versioni laminate (abbastanza comuni, e prodotte anche, almeno dal 1958, con la dicitura Gold Gift), o di versioni in oro massiccio delle quali viene riportato ne siano state prodotte solo 3000 esemplari, senza però nessun riscontro documentale e senza che ne sia stata reperita qualcuna.

Sono note anche delle versioni del modello equipaggiata con un cappuccio con la sommità tagliata obliquamente chiusa da una testina nera, nello stile che verrà usato nella futura 88P, ma che mantiene tutte le altre caratteristiche (rigatura e forma della clip) della 88K; vengono in genere considerati come versioni di transizione, ma l'unico esemplare per cui si è ottenuto il numero di matricola ha un numero (2045290) piuttosto basso, cosa che contrasta con l'ipotesi indicata.

Un riassunto delle numerazioni di questo modello e degli altri modelli derivati dalla 88 è in questa pagina.

Pennini

flessibile media dura
fine 11 21 31
media 12 22 32
grossa 13 23 33
quadrata 14 24 34
a goccia 15 25 35

Come accennato nel caso delle 88K l'uso del codice di colori venne abbandonato, ma è nota una classificazione dei vari pennini, effettuata direttamente dalla fabbrica, ed indicata sia nei foglietti di istruzione (come ad esempio questo) che sulle penne, costituita da una sigla nella forma "K. NM" dove le due cifre indicano la flessibilità per le decine, e la dimensione o la forma della punta del pennino per le unità, secondo la tabella riportata a fianco. Nella tabella sono riportati con sfondo giallo i pennini forniti di fabbrica, tutti gli altri erano disponibili su richiesta.[2]

Misure

Nella tabella seguente sono riportate le misure relative alle diverse varianti del modello, sia per quanto riguarda le lunghezze che il peso. La lunghezza fa riferimento alla lunghezza della penna da chiusa col cappuccio avvitato o calzato fino in fondo. La misura del fusto fa riferimento alla lunghezza del corpo penna compreso il pennino. I diametri per fusto e cappuccio sono misurati sul loro valore massimo, la sezione invece sul punto di presa, ed il diametro è quindi una indicazione molto approssimata. I pesi sono a penna scarica (o senza cartucce). Le misure sono state eseguite su esemplari singoli, pertanto sono comunque indicative, e sono possibili variazioni dell'ordine di uno/due millimetri sulle lunghezze, di qualche decimo di millimetro sui diametri, e del grammo sui pesi.

Versione Lunghezza Altre misure: lunghezze, diametri, pesi
88K Aquila 13.8 cm Lunghezze: 14.7 cm calzata.

Riepilogo delle informazioni disponibili

Si riportano di seguito tutte le informazioni raccolte in riferimento ai modelli trattati in questa pagina, a partire dai relativi dati di cronologia, i vari riferimenti attinenti gli stessi trovati sul web e le immagini pubblicate sul wiki (fotografie, scansioni di pubblicità, di foglietti di istruzioni e garanzia, di documenti correlati, ecc.) disponibili al riguardo.

Cronologia

Anno Avvenimento
1953 l'azienda introduce le Aurora 88K
1956 l'azienda introduce le Aurora 888
1956 l'azienda dismette le Aurora 88
1957 l'azienda introduce le Aurora 888

Riferimenti esterni

  • [1] Panoramica sui vari modelli e varianti dell'Aurora 88
  • [2] Dettagliata storia della Aurora 88 e delle sue evoluzioni
  • [3] Altro articolo sull'Aurora 88 e le sue evoluzioni
  • [4] Una discussione sul forum relativa al modello completamente laminato

Note

  1. per la datazione abbiamo preso come riferimento principale questo dettagliato articolo, di nuovo un'altra fonte cita il 1950 per l'estero ed il 1951 per l'Italia, ma avendo trovato una maggiore convergenza per le date della '88 nell'articolo precedente continueremo, fino ad evidenze contrarie, ad usarlo come fonte principale, anche se il fatto che in questo bollettino rivenditori dell'ottobre 1954 non ne compaia menzione apre qualche dubbio, temperato dal fatto che sicuramente, come risulta da questo catalogo, la 88K venne commercializzata per un certo tempo insieme alla Aurora 88 tradizionale.
  2. la tabella è stata compilata con quanto presente su un foglietto di istruzioni originale, che si può vedere, insieme al resto del corredo completo, in questo intervento.

Materiale disponibile

Viene di seguito illustrato il materiale raccolto relativo a questo modello: le fotografie dello stesso, le pubblicità in cui compare o viene citato, le scansioni dei libretti di istruzione per il modello, ed tutte le altre scansioni contenenti informazioni ad esso attinenti.