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L'or, bien qu'il soit renforcé par l'adjonction de différents métaux dans les lignes de production e stylo-plume, reste un métal grandement malléable. De ce fait, une plume en or est sujette à se plier de  façon permanente bien plus facilement que n'importe quelle plume en acier et en général, finie par être nettement moins robuste dans le temps.
 
L'or, bien qu'il soit renforcé par l'adjonction de différents métaux dans les lignes de production e stylo-plume, reste un métal grandement malléable. De ce fait, une plume en or est sujette à se plier de  façon permanente bien plus facilement que n'importe quelle plume en acier et en général, finie par être nettement moins robuste dans le temps.
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Un pennino "d'oro" comunque non può essere interamente composto d'oro (cioè a 24 carati); come accennato questo materiale è estremamente malleabile,<ref name=malleabilita_oro>con malleabile (vedi [http://it.wikipedia.org/wiki/Malleabilit%C3%A0]) si intende un materiale molto morbido e facile da deformare senza perdere le sue proprietà meccaniche, in sostanza il contrario esatto di resistenza e flessibilità; l'oro è uno dei materiali più malleabili che esistano.</ref> per cui in genere viene irrobustito mescolandolo come con altri metalli per ottenere leghe a 14 carati, che sono le più comuni, o a 18 carati, usate per dare maggiore preziosità alla penna, ma in genere meno robuste. Leghe a maggior contenuto sono presenti in alcune penne moderne (21 carati) e negli anni '70 in Giappone si è arrivati fino ai 23 carati.<ref>ma non esiste, a parte le esigenze di marketing, nessuna ragione tecnica per spingersi a questi livelli, che comportano comunque leghe meno resistenti.</ref> Le penne antiche sono comunque per la maggior parte dotate di pennini in oro a 14 carati, i 18 carati sono stati introdotti solo dove, come in Francia, per motivi legali non si poteva qualificare come d'oro un oggetto con caratura inferiore a questa.
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Une plume en or, évidement, ne peut être entièrement composée d'or (c'est-à-dire 24 carats) ; comme mentionné ce métal est extrêmement malléable,<ref name=malleabilita_oro>Avec le terme malléable (voir [https://fr.wikipedia.org/wiki/Malléabilité]) nous entendons un matériau très mou, facilement déformable sans perte de ses propriétés mécaniques, en substance l'exact contraire de résistance et souplesse; l'or est un des matériaux les plus malléable qui existent.</ref> et c'est pour cette raison qu'il est en général renforcé en le mélangeant à d'autres métaux pour obtenir des plumes à 14 carats, qui sont les plus communes, ou à 18 carats, utilisées pour donner plus de préciosité au stylo-plume, mais en général moins robustes.
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Des plumes à plus grand contenu en or sont présentent sur quelques stylos-plume modernes (21 carats) et dans les années 1970 au Japon on est arrivé à des plumes allant jusqu'à 23 carats<ref>Mais il n'existe, en dehors des exigences marketing, aucune raison techniques pour aller jusqu'à de tels niveaux, qui présentent de toute façon moins de résistance.</ref>
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Les stylos-plume anciens sont communément dotés pour la plus grande majorité de plumes en or 14 carats ; celles de 18 carats ont été introduites seulement dans les pays où, comme la France, d'un point de vue légal, on ne peut qualifier un objet en or que si sa mesure en carat n'est pas inférieure à 18.
    
Nel periodo della seconda guerra mondiale però, con le ristrettezze causate dalle esigenze belliche, l'uso dell'oro per i pennini venne notevolmente ridotto ed in certi paesi, come la Germania ed il Giappone, anche esplicitamente vietato. In quel periodo si ebbe un fiorire di leghe di acciaio di vario tipo, spesso ribattezzate, specie in Italia, con nomi fantasiosi ed altisonanti, e la sperimentazione di materiali alternativi, come il palladio, che oggi sembrano tornati di moda. Ma l'uso dell'acciaio per i pennini non si può certo far originare dalle ristrettezze della guerra. Infatti esso venne adottato da alcuni produttori, in particolare quelli orientati alla fascia bassa del mercato, ben prima della guerra e per semplici motivi economici. Anche in quel caso però spesso si cercava di "impreziosire" il metallo con una doratura.  
 
Nel periodo della seconda guerra mondiale però, con le ristrettezze causate dalle esigenze belliche, l'uso dell'oro per i pennini venne notevolmente ridotto ed in certi paesi, come la Germania ed il Giappone, anche esplicitamente vietato. In quel periodo si ebbe un fiorire di leghe di acciaio di vario tipo, spesso ribattezzate, specie in Italia, con nomi fantasiosi ed altisonanti, e la sperimentazione di materiali alternativi, come il palladio, che oggi sembrano tornati di moda. Ma l'uso dell'acciaio per i pennini non si può certo far originare dalle ristrettezze della guerra. Infatti esso venne adottato da alcuni produttori, in particolare quelli orientati alla fascia bassa del mercato, ben prima della guerra e per semplici motivi economici. Anche in quel caso però spesso si cercava di "impreziosire" il metallo con una doratura.  
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