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== Storia ==
 
== Storia ==
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Le prime tracce delle origini della [[Nettuno]] risalgono al 1911, data per la quale è disponibile il bozzetto di un volantino pubblicitario con il marchio con la fontana del Nettuno di Piazza Maggiore di Bologna, scelto da ''Umberto Vecchietti'', fondatore dall'azienda, come proprio simbolo. La fondazione ufficiale dell'azienda risulta però essere più tarda, dagli archivi della Camera di Commercio di Bologna infatti risulta la data del 1916,<ref>almeno secondo quanto riportato da Letizia Jacopini, in ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950''.</ref> e questo rende senz'altro eccessiva la pretesa, riportata nelle riedizioni contemporanee di alcuni modelli di questo marchio, di fregiarsi del titolo di ''dal 1911''
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Le prime tracce delle origini della [[Nettuno]] risalgono al 1911, data per la quale è disponibile il bozzetto di un volantino pubblicitario con il marchio con la fontana del Nettuno di Piazza Maggiore di Bologna, scelto da ''Umberto Vecchietti'', fondatore dall'azienda, come proprio simbolo. La fondazione ufficiale dell'azienda risulta però essere più tarda, dagli archivi della Camera di Commercio di Bologna infatti risulta la data del 1916,<ref>almeno secondo quanto riportato da Letizia Jacopini, in ''La storia della stilografica in Italia 1900-1950''.</ref> e questo rende senz'altro eccessiva la pretesa, riportata nelle riedizioni contemporanee di alcuni modelli di questo marchio, di fregiarsi del titolo di ''"dal 1911"''.
    
Tutto ciò renderebbe comunque la [[Nettuno]] il più antico produttore di stilografiche italiano, al pari di [[Tibaldi]] almeno per quanto riguarda l'anno di fondazione. Non è chiaro però quando la produzione di stilografiche sia effettivamente iniziata. La prima carta intestata infatti parla di ricambi e riparazioni. Inoltre, almeno per i primi tempi, la produzione avveniva assemblando i pezzi prodotti da altri in casa dello stesso ''Umberto Vecchietti'' da parte della sua stessa famiglia; trattasi pertanto più di una attività a conduzione familiare che di una vera fabbrica di penne stilografiche.<ref>il che conferma la opinione, ovviamente viziata dalla fiorentinità dell'autore, che la [[Tibaldi]] sia la prima fabbrica di stilografiche nata in Italia.</ref>
 
Tutto ciò renderebbe comunque la [[Nettuno]] il più antico produttore di stilografiche italiano, al pari di [[Tibaldi]] almeno per quanto riguarda l'anno di fondazione. Non è chiaro però quando la produzione di stilografiche sia effettivamente iniziata. La prima carta intestata infatti parla di ricambi e riparazioni. Inoltre, almeno per i primi tempi, la produzione avveniva assemblando i pezzi prodotti da altri in casa dello stesso ''Umberto Vecchietti'' da parte della sua stessa famiglia; trattasi pertanto più di una attività a conduzione familiare che di una vera fabbrica di penne stilografiche.<ref>il che conferma la opinione, ovviamente viziata dalla fiorentinità dell'autore, che la [[Tibaldi]] sia la prima fabbrica di stilografiche nata in Italia.</ref>
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Nel 1922 Umberto Vecchietti morì, lasciando l'azienda nelle mani della moglie, Ada Corazza Vecchietti, che la portò avanti aprendo, nel 1928, lo storico negozio di Via Marconi 6, ancora oggi gestito dalla famiglia. Nel 1930 il figlio di Umberto, Alfonso, subentrò alla madre nella conduzione dell'azienda, portata avanti fino alla chiusura della stessa negli anni '50.  
 
Nel 1922 Umberto Vecchietti morì, lasciando l'azienda nelle mani della moglie, Ada Corazza Vecchietti, che la portò avanti aprendo, nel 1928, lo storico negozio di Via Marconi 6, ancora oggi gestito dalla famiglia. Nel 1930 il figlio di Umberto, Alfonso, subentrò alla madre nella conduzione dell'azienda, portata avanti fino alla chiusura della stessa negli anni '50.  
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Intorno alla metà degli anni '20 anche la [[Nettuno]], come tutti gli altri marchi italiani, iniziò una produzione di imitazioni della [[Duofold]], che all'epoca era il riferimento stilistico di tutti i produttori. In questo caso venne anche adottato il caricamento a [[pulsante di fondo]], ed i [[Nettuno Flattop|modelli]], a parte l'incisione del nome ''Nettuno'' sul fermaglio sono sostanzialmente identici all'originale, sia per la clip a pallina, che per la forma di corpo, cappuccio e fondello. Negli anni '30, continuando a seguire l'evoluzione della [[Duofold]], vennero prodotti nuovi modelli in versione ''streamlined'', e venne introdotta anche una nuova clip con terminazione a forma di spatola.
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Intorno alla metà degli anni '20 anche la [[Nettuno]], come tutti gli altri marchi italiani, iniziò una produzione di imitazioni della [[Duofold]], che all'epoca era il riferimento stilistico di tutti i produttori. In questo caso venne anche adottato il caricamento a [[pulsante di fondo]], ed i [[Nettuno Flattop|modelli]], a parte l'incisione del nome ''Nettuno'' sul fermaglio sono sostanzialmente identici all'originale della [[Parker]], sia per la clip a pallina, che per la forma di corpo, cappuccio e fondello. Negli anni '30, continuando a seguire l'evoluzione della [[Duofold]], vennero prodotti nuovi modelli in versione ''[[streamlined]]'', e venne introdotta anche una nuova clip con terminazione a forma di spatola.
    
All'incirca nel 1936 venne introdotta la nuova linea [[Nettuno Superba]], dotata di linee più affusolate e molteplici verette decorative poste sia sul cappuccio che sul corpo della penna. La prima versione, caratterizzata anche da una ampia banda metallica sul cappuccio decorata con un motivo a scacchiera, era realizzata con caricamento a [[pulsante di fondo]], ma la penna restò in produzione, sia pure con una serie di modifiche e rifacimenti, fino agli anni '50.
 
All'incirca nel 1936 venne introdotta la nuova linea [[Nettuno Superba]], dotata di linee più affusolate e molteplici verette decorative poste sia sul cappuccio che sul corpo della penna. La prima versione, caratterizzata anche da una ampia banda metallica sul cappuccio decorata con un motivo a scacchiera, era realizzata con caricamento a [[pulsante di fondo]], ma la penna restò in produzione, sia pure con una serie di modifiche e rifacimenti, fino agli anni '50.