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== Itala ==
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== Itala Cromograf ==
    
=== Storia ===
 
=== Storia ===
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Non solo non è nota una data precisa per la nascita di questa azienda, ma anche l'attribuzione di un periodo è incerta; c'è chi infatti ne fa risalire le origini agli anni '30. Pare però che, almeno dal punto di vista della fondazione ufficiale, la data debba essere spostata ai primi anni '40, facendo riferimento alla registrazione di una ''Società anonima vendita penne bicolore Itala Cromograf'' avvenuta a Genova nel 1941 e mantenuta fino al 1954. Non è comunque chiaro se si tratti di un committente per la produzione o semplicemente di società creata, si vocifera dallo stesso Armando Simoni,<ref>nel caso sorge comunque spontaneo il dubbio del perché la penna non sia stata prodotta direttamente sotto marchio [[Omas]].</ref> per la commercializzazione del prodotto.  
 
Non solo non è nota una data precisa per la nascita di questa azienda, ma anche l'attribuzione di un periodo è incerta; c'è chi infatti ne fa risalire le origini agli anni '30. Pare però che, almeno dal punto di vista della fondazione ufficiale, la data debba essere spostata ai primi anni '40, facendo riferimento alla registrazione di una ''Società anonima vendita penne bicolore Itala Cromograf'' avvenuta a Genova nel 1941 e mantenuta fino al 1954. Non è comunque chiaro se si tratti di un committente per la produzione o semplicemente di società creata, si vocifera dallo stesso Armando Simoni,<ref>nel caso sorge comunque spontaneo il dubbio del perché la penna non sia stata prodotta direttamente sotto marchio [[Omas]].</ref> per la commercializzazione del prodotto.  
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In questo caso infatti più che di una marca separata, si tratta di un singolo modello di penna. La [[Itala]] infatti ha prodotto un solo modello, chiamato con lo stesso nome, dotato, come la [[Zerollo]], di un particolarissimo sistema a doppio pennino, che come la sua analoga la rende uno dei modelli di stilografica più complessi sul piano tecnico che siano mai stati realizzati. Benché non vi sia al riguardo nessun documento ufficiale, e nonostante che il marchio non vi compaia neanche indirettamente in nessuna maniera, viene dato per assodato la produzione di questa penna da parte della [[Omas]] sulla base delle caratteristiche tecniche ed estetiche della stessa.
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In questo caso infatti più che di una marca separata, si tratta di un singolo modello di penna. La [[Itala Cromograf|Itala]] infatti ha prodotto un solo modello, chiamato con lo stesso nome, dotato, come la [[Zerollo]], di un particolarissimo sistema a doppio pennino, che come la sua analoga la rende uno dei modelli di stilografica più complessi sul piano tecnico che siano mai stati realizzati. Benché non vi sia al riguardo nessun documento ufficiale, e nonostante che il marchio non vi compaia neanche indirettamente in nessuna maniera, viene dato per assodato la produzione di questa penna da parte della [[Omas]] sulla base delle caratteristiche tecniche ed estetiche della stessa.
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La [[Itala]] infatti riporta soltanto la dicitura sul corpo ''Itala Cromograf'' presente anche sul corpo e sulle confezioni, senza nessun riferimento ad altre aziende. Esiste però una penna a doppio pennino prodotta da Simoni, marcata anche essa dal pallino rosso presente su alcune [[Itala]], il che fa supporre una qualche relazione fra le due aziende, che comunque, allo stato delle cose, resta del tutto ipotetica e non suffragata da nessun documento o prova concreta.
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La [[Itala Cromograf|Itala]] infatti riporta soltanto la dicitura sul corpo ''Itala Cromograf'' presente anche sul corpo e sulle confezioni, senza nessun riferimento ad altre aziende. Esiste però una penna a doppio pennino prodotta da Simoni, marcata anche essa dal pallino rosso presente su alcune [[Itala Cromograf|Itala]], il che fa supporre una qualche relazione fra le due aziende, che comunque, allo stato delle cose, resta del tutto ipotetica e non suffragata da nessun documento o prova concreta.
    
===Riferimenti esterni===
 
===Riferimenti esterni===
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La registrazione ufficiale della fondazione dell'azienda è invece del 1939, con la ragione sociale ''Zeme Massimo e C. Soc. Anonima'' e la sede in via Ospedale 37, sempre a Torino.<ref>al solito le informazioni al riguardo sono riprese dal libro ''La storia della stilografica in Italia, 1900-1950'', di Letizia Iacopini.</ref>
 
La registrazione ufficiale della fondazione dell'azienda è invece del 1939, con la ragione sociale ''Zeme Massimo e C. Soc. Anonima'' e la sede in via Ospedale 37, sempre a Torino.<ref>al solito le informazioni al riguardo sono riprese dal libro ''La storia della stilografica in Italia, 1900-1950'', di Letizia Iacopini.</ref>
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La ditta pare essere stata molto attiva nella produzione su commissione, con molti modelli realizzati per conto terzi, commercializzati all'ingrosso prevalentemente nel nord Italia, sotto i marchi più diversi. L'azienda produceva comunque penne di buona qualità, e con finiture e decorazioni molto raffinate. La sua produzione diretta era caratterizzata dalla marchiatura con la scritta ''ZEMAX'' racchiusa fra due loghi dell'azienda. Detto logo era costituito dal monogramma dalle iniziali del fondatore, con una "M" a gambe arcuate a costituire un cerchio insieme al trattino inferiore della "Z", e veniva riportato all'interno di un cerchio anche sui pennini.
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La ditta pare essere stata molto attiva nella produzione su commissione, con molti modelli realizzati per conto terzi, commercializzati all'ingrosso prevalentemente nel nord Italia, sotto i marchi più diversi. L'azienda produceva comunque penne di buona qualità, e con finiture molto raffinate ed originale, sia in termini di verette deecorate o intarsiate, di intarsi sul corpo o di lavorazioni complesse come sfaccettature ondulate per corpo e cappuccio.
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La produzione commercializzata direttamente era caratterizzata dalla marchiatura con la scritta ''ZEMAX'' racchiusa fra due loghi dell'azienda. Detto logo era costituito dal monogramma dalle iniziali del fondatore, con una "M" a gambe arcuate a costituire un cerchio insieme al trattino inferiore della "Z", e veniva riportato all'interno di un cerchio anche sui pennini.
    
I modelli venduti direttamente dall'azienda con il proprio marchio vennero prodotti sia in versione liscia (con caricamento a [[pulsante di fondo]]) che in versione faccettata (con [[caricamento a levetta]]), usando delle celluloidi di buona qualità in colori marmorizzati e anellati e decorazioni molto elaborate in termini di verette ed incisioni. Le clip riprendevano le tendenze del momento, con la classica rotellina in stile [[Omas Extra]] (o più precisamente [[Doric]]) o a freccia rielaborando quella della [[Vacumatic]], ma esistono anche varianti con forme diverse.
 
I modelli venduti direttamente dall'azienda con il proprio marchio vennero prodotti sia in versione liscia (con caricamento a [[pulsante di fondo]]) che in versione faccettata (con [[caricamento a levetta]]), usando delle celluloidi di buona qualità in colori marmorizzati e anellati e decorazioni molto elaborate in termini di verette ed incisioni. Le clip riprendevano le tendenze del momento, con la classica rotellina in stile [[Omas Extra]] (o più precisamente [[Doric]]) o a freccia rielaborando quella della [[Vacumatic]], ma esistono anche varianti con forme diverse.
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Le penne erano prodotte in tre misure e non sono noti nomi specifici di modelli eccetto per la [[Itala]], che non riportava sul corpo il marchio ''ZEMAX'' ma solo il logo ed il nome ''ITALA'' all'interno di un rettangolo. La qualità della produzione più antica è eccellente, la produzione successiva tende ad essere meno interessante. Non è chiara l'evoluzione del marchio nel dopoguerra, ma la produzione sembra essere continuata almeno fino alla fine degli anni '40.
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[[Image:Zemax-Itala-Marbled-Inscr.jpg|thumb|Marchiatura di una [[Itala Zemax|Itala]].]]
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Le penne erano prodotte in tre misure e non sono noti nomi specifici di modelli eccetto per la [[Itala Zemax|Itala]], che non riportava sul corpo il marchio ''ZEMAX'' ma solo il logo ed il nome ''ITALA'' all'interno di un rettangolo. La qualità della produzione più antica è eccellente, la produzione successiva tende ad essere meno interessante. Durante la guerra con il periodo autarchico seguendo la tendenza a creare nomi di fantasia per le leghe dei pennini in acciaio, venne utilizzato il nome ''Durzem''.
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Non è chiara l'evoluzione del marchio nel dopoguerra, ma la produzione sembra essere continuata almeno fino alla fine degli anni '40. La produzione più tarda viene sovente trovata con pennino marchiato ''Rexing''.