Differenze tra le versioni di "Titania"
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− | Nel dopoguerra però il marchio risulta registrato a nome di Michele Persico ({{Marchio|73753}}), che presentò la richiesta nel 1945 e non è chiaro se questi sia subentrato nella gestione della ditta originaria o si tratti di una registrazione indipendente, nel 1956 comunque la ditta risulta nell'annuario generale dell'industria registrata a nome di Giorgio Fornello.<ref>vedi [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Stilografiche-A.jpg|questo estratto]].</ref> L'azienda ebbe un periodo di breve successo in Italia nell'immediato dopoguerra. Una azienda con lo stesso nome risulta tuttora in attività a Settimo Torinese. | + | Nel dopoguerra però il marchio risulta registrato a nome di Michele Persico ({{Marchio|73753}}), che presentò la richiesta nel [[1945]] e non è chiaro se questi sia subentrato nella gestione della ditta originaria o si tratti di una registrazione indipendente, nel [[1956]] comunque la ditta risulta nell'annuario generale dell'industria registrata a nome di Giorgio Fornello.<ref>vedi [[:File:1956-Annuario-Generale-Industria-Stilografiche-A.jpg|questo estratto]].</ref> L'azienda ebbe un periodo di breve successo in Italia nell'immediato dopoguerra. Una azienda con lo stesso nome risulta tuttora in attività a Settimo Torinese. |
− | Nel suo periodo migliore la ''Titania'' produsse penne in [[celluloide]] di buona qualità, ma molto ordinarie nello stile e nelle soluzioni tecniche. Quelle di fascia più alta riportano la stampigliatura del marchio sul corpo e pennini in oro marchiati ''Titania''. E' nota una produzione di fascia economica per la grande distribuzione con pennini in acciaio. | + | Nel suo periodo migliore la ''Titania'' produsse penne in [[celluloide]] di buona qualità, ma molto ordinarie nello stile e nelle soluzioni tecniche. Quelle di fascia più alta riportano la stampigliatura del marchio sul corpo e pennini in oro marchiati ''Titania''. E' nota una produzione di fascia economica per la grande distribuzione con pennini in acciaio. |
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Marchio italiano della omonima ditta di Settimo Torinese, fondata da Giorgio Fornello nel 1930 circa (almeno secondo quanto riportato nel libro "Settimo Torinese - Una città in punta di penna" di Silvio Bertotto, che è la fonte primaria di informazioni al riguardo). L'azienda ebbe il periodo di maggior successo fra gli anni '30 ed i primi anni '40, con una buona esportazione verso la Germania. Vi operava un tecnico fuoriuscito dalla Aurora, Luigi Caudano, che pare abbia contribuito significativamente al successo dell'azienda.
Nel dopoguerra però il marchio risulta registrato a nome di Michele Persico (Reg. Gen. N. 73753), che presentò la richiesta nel 1945 e non è chiaro se questi sia subentrato nella gestione della ditta originaria o si tratti di una registrazione indipendente, nel 1956 comunque la ditta risulta nell'annuario generale dell'industria registrata a nome di Giorgio Fornello.[1] L'azienda ebbe un periodo di breve successo in Italia nell'immediato dopoguerra. Una azienda con lo stesso nome risulta tuttora in attività a Settimo Torinese.
Nel suo periodo migliore la Titania produsse penne in celluloide di buona qualità, ma molto ordinarie nello stile e nelle soluzioni tecniche. Quelle di fascia più alta riportano la stampigliatura del marchio sul corpo e pennini in oro marchiati Titania. E' nota una produzione di fascia economica per la grande distribuzione con pennini in acciaio.
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Note
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