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Le attività della ''Stiassi e Tantini'' risultano cessare nel 1939, ma è dell'anno precedente la fondazione, da parte dei due soci, della ''S.I.S.A.'' (''Società Italiana Stilografiche e Affini''), successivamente (nel 1940?) rinominata ''F.I.S.A.'' (''Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini'') che è la ditta da cui ha origine la produzione delle penne marchiate [[Tabo]], sigla usata come abbreviazione della dicitura ''Tantini - Bologna''. Negli anni successivi la ragione sociale venne nuovamente cambiata in ''Stiassi e Tantini S. A.'', dicitura che appare nelle prime pubblicità delle penne [[Tabo]] risalenti agli inizi degli anni '40.
 
Le attività della ''Stiassi e Tantini'' risultano cessare nel 1939, ma è dell'anno precedente la fondazione, da parte dei due soci, della ''S.I.S.A.'' (''Società Italiana Stilografiche e Affini''), successivamente (nel 1940?) rinominata ''F.I.S.A.'' (''Fabbrica Italiana Stilografiche e Affini'') che è la ditta da cui ha origine la produzione delle penne marchiate [[Tabo]], sigla usata come abbreviazione della dicitura ''Tantini - Bologna''. Negli anni successivi la ragione sociale venne nuovamente cambiata in ''Stiassi e Tantini S. A.'', dicitura che appare nelle prime pubblicità delle penne [[Tabo]] risalenti agli inizi degli anni '40.
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Le serie della fine degli anni '30 erano prodotte in versioni diverse a seconda dei sistemi di caricamento, esistevano infatti modelli a [[pulsante di fondo]], denominati [[Mentis]], e modelli con caricamento a depressione simile a quello della [[Vacumatic]] denominati [[Tabo Trasparente||Trasparente]] oltre che modelli sfaccettati con il più ordinario [[caricamento a levetta]], simili alla [[Omas Extra]], identificati con la cifra ''1931''. Infine sono presenti anche [[Tabo Rientrante|modelli]] [[safety|rientranti]] in ebanite o [[overlay|rivestiti]], molto simili a quelli presenti nella produzione [[Montegrappa]], denominati con un codice numero a quattro cifre.  
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Le serie della fine degli anni '30 erano prodotte in versioni diverse a seconda dei sistemi di caricamento, esistevano infatti modelli a [[pulsante di fondo]], denominati [[Tabo Mentis|Mentis]], e modelli con caricamento a depressione simile a quello della [[Vacumatic]] denominati [[Tabo Trasparente|Trasparente]] oltre che modelli sfaccettati con il più ordinario [[caricamento a levetta]], simili alla [[Omas Extra]], identificati con la cifra ''1931''. Infine sono presenti anche [[Tabo Rientrante|modelli]] [[safety|rientranti]] in ebanite o [[overlay|rivestiti]], molto simili a quelli presenti nella produzione [[Montegrappa]], denominati con un codice numero a quattro cifre.  
    
Oltre ai precedenti modelli marcati [[Tabo]], che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come ''StyBy'', ''Stibi'', ''EsseTibi'', ''STB''.
 
Oltre ai precedenti modelli marcati [[Tabo]], che costituivano la produzione di maggior pregio e che non hanno nulla da invidiare sul piano della qualità alle penne degli altri principali costruttori italiani, l'azienda realizzò anche stilografiche di seconda fascia, ad un prezzo minore, utilizzando una serie di sottomarche come ''StyBy'', ''Stibi'', ''EsseTibi'', ''STB''.