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Le prime penne marchiate [[Ercolessi]], realizzate agli inizi degli anni '20, erano delle [[rientranti]] in ebanite, sullo stile della [[Waterman 42]], quasi certamente prodotte dalla [[Columbus]]. A queste si aggiunsero in seguito modelli con [[caricamento a levetta]]. A queste seguirono penne in stile [[Duofold]] in ebanite colorata, prodotte presumibilmente, come la gran parte delle penne degli anni '30, dalla [[Omas]].  
 
Le prime penne marchiate [[Ercolessi]], realizzate agli inizi degli anni '20, erano delle [[rientranti]] in ebanite, sullo stile della [[Waterman 42]], quasi certamente prodotte dalla [[Columbus]]. A queste si aggiunsero in seguito modelli con [[caricamento a levetta]]. A queste seguirono penne in stile [[Duofold]] in ebanite colorata, prodotte presumibilmente, come la gran parte delle penne degli anni '30, dalla [[Omas]].  
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A queste seguirono poi altri modelli, derivati dalla [[Minerva Ellittica]] con caricamento a [[pulsante di fondo]], denominata ''Serie 50'' e realizzati nelle stesse misure di questa e con la stessa numerazione, adottata copiando lo schema usato dalla [[Waterman]]
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A queste seguirono poi altri modelli, derivati dalla [[Minerva Ellittica]] con caricamento a [[pulsante di fondo]], denominata ''Serie 50'' e realizzati nelle stesse misure di questa e con la stessa numerazione, adottata copiando lo [[Waterman Standard Numbering System|schema]] usato dalla [[Waterman]]: la 52½ V (corta e sottile, da signora, ad anello), la  52½ (media e sottile), la 52 (media) e la 55 (grande). Le penne però presentavano una decorazione con tre anellini e diverse colorazioni della celluloide.
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A questa linea si affiancava una più raffinata, derivata dalla [[Minerva Ellittica]] con [[caricamento a levetta]], anche questa prodotta con colorazioni inusuali per la versione originale. Come ulteriore testimonianza di una produzione affidata in gran parte alla [[Omas]] vennero realizzate anche delle [[Ercolessi]] derivate dalla [[Minerva Classica]], sia nella versione con [[caricamento a levetta]] che in quella con [[caricamento a stantuffo]].
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Alle linee in celluloide si affiancarono pure delle versioni [[rientranti]] decorate con elaborati [[overlay|rivestimenti]] in metallo, di nuovo denominate secondo lo [[Waterman Standard Numbering System|schema]] di [[Waterman]] con i numeri 42, 42½ e 42½ V, di probabile produzione [[Columbus]]. Sempre di produzione [[Columbus]] era il modello denominato ''Velox'', simile ai modelli [[Columbus Extra]] lisci, con clip a rotellina e due anelli di diverso spessore sul cappuccio.
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Solo a partire dagli anni '40 la collaborazione con [[Omas]] e [[Columbus]] cessò, probabilmente a causa delle difficoltà negli approvvigionamenti di celluloide, e la [[Ercolessi]] si rivolse alla [[Ancora]], che produsse per lui dei modelli con [[caricamento a stantuffo]] denominati ''Ercolessi 62'' e ''Ercolessi 65'',  derivati dalle versioni economiche della [[Lusso]].
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Nel periodo bellico e dell'immediato dopoguerra le difficoltà economiche restrinsero le vendite degli articoli di lusso ed anche la [[Ercolessi]] si adeguò con la produzione di modelli più economici, commissionati in questo caso alla [[Montegrappa]] e alla [[Radius]], in particolare da quest'ultima venne prodotta la cosiddetta ''Serie 70'', derivata della [[Radius Extra]] affusolata.
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Negli anni successivi, con la crisi della stilografica e l'ingresso sul mercato della penna a sfera usa e getta, l'azienda cessò completamente la produzione di penne a proprio marchio, restando attiva soltanto nell'attività commerciale con i negozi di Milano che anche oggi sono un punto di riferimento per gli appassionati di stilografiche di quella città.
    
===Riferimenti esterni===
 
===Riferimenti esterni===