http://www.fountainpen.it/api.php?action=feedcontributions&user=AeRoberto&feedformat=atomFountainPen - Contributi utente [it]2024-03-28T20:56:33ZContributi utenteMediaWiki 1.35.4http://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Sheaffer_plunger_filler&diff=58081Restauro Sheaffer plunger filler2013-10-16T18:10:32Z<p>AeRoberto: Creata pagina con "Il restauro di una Sheaffer plunger filler è un processo abbastanza delicato, che prevede in alcuni casi anche l'utilizzo di solventi, è quindi sconsigliato farlo se..."</p>
<hr />
<div>Il restauro di una [[Sheaffer]] [[plunger filler]] è un processo abbastanza delicato, che prevede in alcuni casi anche l'utilizzo di solventi, è quindi sconsigliato farlo se non si ha una certa esperienza con la riparazione di stilografiche.<br />
<br />
Il restauro di una [[plunger filler]] si divide in due stadi, il primo consiste nel rimpiazzo della guarnizione del pistone, il secondo nel rimpiazzo del pacco di guarnizioni posteriori.<br />
<br />
Innanzitutto si comincia con la rimozione della sezione. Con l'utilizzo del calore si può far espandere il fusto ed ammorbidire il sigillante tra sezione e fusto. Se il pennino è di tipo aperto la sezione è nera e si può riscaldare poco sopra il cambio di colore. Se il pennino è di tipo conico la zona da riscaldare dipende dalla penna, le prime Triumph si pssono riscaldare a valle dell'anello di chiusura, i modelli successivi leggermente a monte.<br />
<br />
A presto........</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Duovac&diff=57977Duovac2013-10-08T09:15:17Z<p>AeRoberto: /* Versioni */</p>
<hr />
<div>[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Capped.jpg|thumb|Una ''Duovac'' blu]]<br />
==Storia==<br />
<br />
Il modello usualmente chiamato ''Duovac'' dai collezionisti è in genere noto con una varietà di nomi diversi. Esso venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Parker]] nel [[Production started::1940]] per sostituire il precedente modello [[Duofold Geometric]] che restò in produzione, dato lo scarso successo (e la qualità abbastanza bassa) per solo un anno. <br />
<br />
Almeno inizialmente il modello era stato designato dall'azienda come [[Laidtone]], o meglio, mantenendo il nome ''Duofold'' ereditato del precedente modello, come [[Laidtone Duofold]]. Ma per le caratteristiche della [[celluloide]] utilizzata venne chiamata anche anche ''[[Striped Duofold]]'' anche se la denominazione ufficiale successiva divenne ''[[Duofold Vacumatic]]'', ed è da quest'ultima che deriva il nome con cui oggi questo modello viene più comunemente identificato. La linea venne dismessa all'incirca nel [[Production ended::1948]] nel periodo in cui vennero abbandonati tutti i altri modelli dotati di [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]].<br />
<br />
==Caratteristiche tecniche==<br />
<br />
Si tratta di una penna in linea con le caratteristiche costruttive della produzione [[Parker]] del periodo, ed utilizza il sistema di caricamento della [[Vacumatic]]. La clip è montata ad anello con un ''[[jewel]]'' superiore a serrare sulla parte superiore del cappuccio. Il cappuccio è con serraggio a vite. <br />
<br />
===Materiali===<br />
<br />
La penna era realizzata in [[celluloide]] a strisce con colorazioni traslucenti e madreperlate, molto affascinanti, lavorata da tubi ottenuti da strisce saldate longitudinalmente in forma cilindrica. Il fermaglio e le finiture sono in metallo laminato in oro ed il pennino è in oro a 14 carati. <br />
<br />
===Sistema di riempimento===<br />
<br />
Le ''[[Duofold Vacumatic]]'', come il nome stesso indica, erano dotate del sistema di caricamento ''Vacumatic'' utilizzato anche dagli omonimi modelli della fascia superiore ed in seguito dalla [[Parker 51|51]].<br />
<br />
==Versioni==<br />
<br />
[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Nib-2.jpg|thumb|Particolare del pennino]]<br />
<br />
Della penna esistono diverse varianti, caratterizzate, a seconda delle misure, da un diverso numero di verette sul cappuccio e da una diversa disposizione delle stesse. La versione di maggiori dimensioni presenta tre verette, due sottili anellini esterni con una banda più larga all'interno. La versione di dimensione ordinaria ha una veretta singola di dimensioni intermedie rispetto alle precedenti.<br />
<br />
===Colori===<br />
<br />
E' stata prodotta in quattro colori: il blu-grigio, il rosso-grigio, il verde-marrone, ed il nero.<br />
<br />
===Pennini===<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Senior || 135 mm || Clip con il diamante blu, mai prodotta in nero. Fino al 1941 caricamento [[speedline]] in alluminio, fondello con inserto placcato oro e pennino monocolore, dal 1942 caricamento [[speedline]] in celluloide, fondello liscio e pennino bicolore con doppia V. Fino al 1942 (secondo trimestre?) tre verette, la centrale più larga; dal 1942 (terzp trimestre?) una veretta con disegno \\\/// (chevron band).<br />
|-<br />
| Ingenue || 127 mm || Identica alla Senior, solamente più corta.<br />
|-<br />
| Major || ? mm || Clip senza diamante blu, pennino monocolore, veretta con disegno N (box ellipse). Fino al 1941 fondello con inserto placcato oro e caricamento [[speedline]] in alluminio, dal 1942 fondello liscio e caricamento [[speedline]] in celluloide. <br />
|-<br />
| Debutante || ? mm || Come la Major, ma più piccola.<br />
|-<br />
| Junior || ? mm || Clip senza diamante blu, pennino monocolre, due verette sottili. Fino al 1941 caricamento [[speedline]] in alluminio, dal 1942 caricamento [[speedline]] in celluloide.<br />
|-<br />
| Sub-deb || ? mm || Come la Junior, ma più piccola.<br />
|-<br />
<br />
|}<br />
<br />
{{CronoModello|Laidtone Duofold}}<br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Parker|Duovac}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* http://www.richardspens.com/ref/strduo_profile.htm<br />
* http://www.rickconner.net/penoply/park.02.html<br />
* http://parkerpens.net/duovac.html<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Parker]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Duovac&diff=57967Duovac2013-10-06T19:14:08Z<p>AeRoberto: /* Versioni */</p>
<hr />
<div>[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Capped.jpg|thumb|Una ''Duovac'' blu]]<br />
==Storia==<br />
<br />
Il modello usualmente chiamato ''Duovac'' dai collezionisti è in genere noto con una varietà di nomi diversi. Esso venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Parker]] nel [[Production started::1940]] per sostituire il precedente modello [[Duofold Geometric]] che restò in produzione, dato lo scarso successo (e la qualità abbastanza bassa) per solo un anno. <br />
<br />
Almeno inizialmente il modello era stato designato dall'azienda come [[Laidtone]], o meglio, mantenendo il nome ''Duofold'' ereditato del precedente modello, come [[Laidtone Duofold]]. Ma per le caratteristiche della [[celluloide]] utilizzata venne chiamata anche anche ''[[Striped Duofold]]'' anche se la denominazione ufficiale successiva divenne ''[[Duofold Vacumatic]]'', ed è da quest'ultima che deriva il nome con cui oggi questo modello viene più comunemente identificato. La linea venne dismessa all'incirca nel [[Production ended::1948]] nel periodo in cui vennero abbandonati tutti i altri modelli dotati di [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]].<br />
<br />
==Caratteristiche tecniche==<br />
<br />
Si tratta di una penna in linea con le caratteristiche costruttive della produzione [[Parker]] del periodo, ed utilizza il sistema di caricamento della [[Vacumatic]]. La clip è montata ad anello con un ''[[jewel]]'' superiore a serrare sulla parte superiore del cappuccio. Il cappuccio è con serraggio a vite. <br />
<br />
===Materiali===<br />
<br />
La penna era realizzata in [[celluloide]] a strisce con colorazioni traslucenti e madreperlate, molto affascinanti, lavorata da tubi ottenuti da strisce saldate longitudinalmente in forma cilindrica. Il fermaglio e le finiture sono in metallo laminato in oro ed il pennino è in oro a 14 carati. <br />
<br />
===Sistema di riempimento===<br />
<br />
Le ''[[Duofold Vacumatic]]'', come il nome stesso indica, erano dotate del sistema di caricamento ''Vacumatic'' utilizzato anche dagli omonimi modelli della fascia superiore ed in seguito dalla [[Parker 51|51]].<br />
<br />
==Versioni==<br />
<br />
[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Nib-2.jpg|thumb|Particolare del pennino]]<br />
<br />
Della penna esistono diverse varianti, caratterizzate, a seconda delle misure, da un diverso numero di verette sul cappuccio e da una diversa disposizione delle stesse. La versione di maggiori dimensioni presenta tre verette, due sottili anellini esterni con una banda più larga all'interno. La versione di dimensione ordinaria ha una veretta singola di dimensioni intermedie rispetto alle precedenti.<br />
<br />
===Colori===<br />
<br />
E' stata prodotta in quattro colori: il blu-grigio, il rosso-grigio, il verde-marrone, ed il nero.<br />
<br />
===Pennini===<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Senior || 135 mm || Clip con il diamante blu, mai prodotta in nero. Fino al 1941 tre verette, la centrale è più larga, caricamento [[speedline]] in alluminio. Dal 1942 una sola veretta con disegno \\\///, caricamento [[speedline]] in celluloide. Fino al 1941 (terzo trimestre?) fondello con inserto placcato oro e pennino monocolore, dal 1941 (quarto trimestre?) fondello liscio e pennino bicolore con doppia V.<br />
|-<br />
| Ingenue || 127 mm || Identica alla Senior, solamente più corta.<br />
|-<br />
| Major || ? mm || Clip senza diamante blu, pennino monocolore, veretta con disegno !\! (box ellipse). Fino al 1941 fondello con inserto placcato oro e caricamento [[speedline]] in alluminio, dal 1942 fondello liscio e caricamento [[speedline]] in celluloide. <br />
|-<br />
| Debutante || ? mm || Come la Major, ma più piccola.<br />
|-<br />
| Junior || ? mm || Clip senza diamante blu, pennino monocolre, due verette sottili. Fino al 1941 caricamento [[speedline]] in alluminio, dal 1942 caricamento [[speedline]] in celluloide.<br />
|-<br />
| Sub-deb || ? mm || Come la Junior, ma più piccola.<br />
|-<br />
<br />
|}<br />
<br />
{{CronoModello|Laidtone Duofold}}<br />
<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Parker|Duovac}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* http://www.richardspens.com/ref/strduo_profile.htm<br />
* http://www.rickconner.net/penoply/park.02.html<br />
* http://parkerpens.net/duovac.html<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Parker]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Duovac&diff=57966Duovac2013-10-06T18:20:03Z<p>AeRoberto: /* Colori */</p>
<hr />
<div>[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Capped.jpg|thumb|Una ''Duovac'' blu]]<br />
==Storia==<br />
<br />
Il modello usualmente chiamato ''Duovac'' dai collezionisti è in genere noto con una varietà di nomi diversi. Esso venne introdotto sul mercato dalla [[Produced by::Parker]] nel [[Production started::1940]] per sostituire il precedente modello [[Duofold Geometric]] che restò in produzione, dato lo scarso successo (e la qualità abbastanza bassa) per solo un anno. <br />
<br />
Almeno inizialmente il modello era stato designato dall'azienda come [[Laidtone]], o meglio, mantenendo il nome ''Duofold'' ereditato del precedente modello, come [[Laidtone Duofold]]. Ma per le caratteristiche della [[celluloide]] utilizzata venne chiamata anche anche ''[[Striped Duofold]]'' anche se la denominazione ufficiale successiva divenne ''[[Duofold Vacumatic]]'', ed è da quest'ultima che deriva il nome con cui oggi questo modello viene più comunemente identificato. La linea venne dismessa all'incirca nel [[Production ended::1948]] nel periodo in cui vennero abbandonati tutti i altri modelli dotati di [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]].<br />
<br />
==Caratteristiche tecniche==<br />
<br />
Si tratta di una penna in linea con le caratteristiche costruttive della produzione [[Parker]] del periodo, ed utilizza il sistema di caricamento della [[Vacumatic]]. La clip è montata ad anello con un ''[[jewel]]'' superiore a serrare sulla parte superiore del cappuccio. Il cappuccio è con serraggio a vite. <br />
<br />
===Materiali===<br />
<br />
La penna era realizzata in [[celluloide]] a strisce con colorazioni traslucenti e madreperlate, molto affascinanti, lavorata da tubi ottenuti da strisce saldate longitudinalmente in forma cilindrica. Il fermaglio e le finiture sono in metallo laminato in oro ed il pennino è in oro a 14 carati. <br />
<br />
===Sistema di riempimento===<br />
<br />
Le ''[[Duofold Vacumatic]]'', come il nome stesso indica, erano dotate del sistema di caricamento ''Vacumatic'' utilizzato anche dagli omonimi modelli della fascia superiore ed in seguito dalla [[Parker 51|51]].<br />
<br />
==Versioni==<br />
<br />
[[Image:Parker-Duovac-BlueStriped-Nib-2.jpg|thumb|Particolare del pennino]]<br />
<br />
Della penna esistono diverse varianti, caratterizzate, a seconda delle misure, da un diverso numero di verette sul cappuccio e da una diversa disposizione delle stesse. La versione di maggiori dimensioni presenta tre verette, due sottili anellini esterni con una banda più larga all'interno. La versione di dimensione ordinaria ha una veretta singola di dimensioni intermedie rispetto alle precedenti.<br />
<br />
===Colori===<br />
<br />
E' stata prodotta in quattro colori: il blu-grigio, il rosso-grigio, il verde-marrone, ed il nero.<br />
<br />
===Pennini===<br />
<br />
{{DimModelli}}<br />
|-<br />
| Junior || || <br />
|-<br />
| Senior || || <br />
|-<br />
|}<br />
<br />
{{CronoModello|Laidtone Duofold}}<br />
== Materiale disponibile ==<br />
{{GenerateMaterialGallery|Parker|Duovac}}<br />
== Riferimenti esterni ==<br />
* http://www.richardspens.com/ref/strduo_profile.htm<br />
* http://www.rickconner.net/penoply/park.02.html<br />
* http://parkerpens.net/duovac.html<br />
== Note ==<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Modelli]]<br />
[[Category:Parker]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Fillers.jpg&diff=57823File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Fillers.jpg2013-10-03T17:44:47Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Foto di due Parker Duofold Senior con caricamento Vacumatic, particolare dei sistemi di caricamento.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Foto di due [[Photographed B...</p>
<hr />
<div>{{Information <br />
|Description=Foto di due [[Parker]] [[Duofold]] Senior con caricamento [[Vacumatic]], particolare dei sistemi di caricamento. <br />
|Source=Foto originale <br />
|Author=AeRoberto <br />
|Permission=GFDL <br />
}}<br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto di due [[Photographed Brand::Parker]] modello [Photographed Model::Duofold]], con caricamento [[Vacumatic]], due penne prodotte nello stesso trimestre durante la transizione tra la prima e la seconda generazione di [[Duofold]] [[Vacumatic]]. Particolare dei sistemi di caricamento. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of two [[Photographed Brand::Parker]] model [Photographed Model::Duofold]] with [[Vacumatic]] filler; these two pens were produced in the same quarter during the transition between the first and the second generation of [[Duofold]] [[Vacumatic]]. Detail of the filler units. Kindly provided by the author himself. <br />
<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Parker Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Nibs.jpg&diff=57821File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Nibs.jpg2013-10-03T17:37:49Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Foto di due Parker Duofold Senior con caricamento Vacumatic, particolare dei pennini.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL }}
==Informazioni==
Foto di due Photographed Brand::Parker ...</p>
<hr />
<div>{{Information <br />
|Description=Foto di due [[Parker]] [[Duofold]] Senior con caricamento [[Vacumatic]], particolare dei pennini. <br />
|Source=Foto originale <br />
|Author=AeRoberto <br />
|Permission=GFDL }} <br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto di due [[Photographed Brand::Parker]] modello [[Photographed Model::Duofold]], con caricamento [[Vacumatic]], due penne prodotte nello stesso trimestre durante la transizione tra la prima e la seconda generazione di [[Duofold]] [[Vacumatic]]. Particolare dei pennini. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of two [[Photographed Brand::Parker]] model [[Photographed Model::Duofold]] with [[Vacumatic]] filler; these two pens were produced in the same quarter during the transition between the first and the second generation of [[Duofold]] [[Vacumatic]]. Detail of the nibs. Kindly provided by the author himself. <br />
<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Marca Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Closed.jpg&diff=57820File:Parker-DuoVac-Senior-Couple-Compair-Closed.jpg2013-10-03T17:30:45Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Foto di due Parker Duofold Senior con caricamento Vacumatic
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Foto di due Photographed Brand::Parker modello [[Photographed Model::D...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Foto di due [[Parker]] [[Duofold]] Senior con caricamento [[Vacumatic]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto di due [[Photographed Brand::Parker]] modello [[Photographed Model::Duofold]], con caricamento [[Vacumatic]], due penne prodotte nello stesso trimestre durante la transizione tra la prima e la seconda generazione di [[Photographed Model::Duofold]] [[Vacumatic]]. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of two [[Photographed Brand::Parker]] model [[Photographed Model::Duofold]] with [[Vacumatic]] filler; these two pens were produced in the same quarter during the transition between the first and the second generation of [[Photographed Model::Duofold]] [[Vacumatic]]. <br />
Kindly provided by the author himself.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Parker Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=54070Smontaggio Parker Vacumatic2013-06-19T13:47:27Z<p>AeRoberto: /* Inserimento del nuovo */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche [[Attrezzature Vacumatic|attrezzo specifico]]. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata della versione di caricamento denominata "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]".<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di [[celluloide]] e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: il blocco (''[[Vacumatic block]]'') e la pinza (''[[Vacumatic wrench]]''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si stringe sulla filettature e si può rimuovere il gruppo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=150px><br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Fig. 2 - Pinza Vacumatic<br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto<br />
</gallery></center><br />
<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>questa indicazione ha una componente personale, ci può essere chi usando la mano debole ha meno controllo e resta il dubbio che in tal caso sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte.</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in [[celluloide]]. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (detto ''vacumatic pump ejector''), un esempio possibile è [[:File:Parker-Vacumatic-Estrattore.jpg|questo estrattore]] realizzato in legno, ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] come quella di fig. 4.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|center|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta. Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa. Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941. Si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito:<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Parker-Vacumatic-Alberini.jpg|Fig. 5 - Alberi di caricamento.<br />
File:Parker-Vacumatic-Frese.jpg|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.<br />
</gallery></center><br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|center|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il [[Diaframmi_Vacumatic|diaframma]] di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita. Esistono tre dimensioni di diaframma, in base al modello di penna, e sono riportate nella tabella 2. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 2 - Dimensioni dei diaframmi per i diversi modelli di Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione diaframma!! Modello<br />
|-<br />
| Grande || Oversize; Senior Maxima<br />
|-<br />
| Medio || Standard Lockdown; Maxima<br />
|-<br />
| Piccolo || Tutti gli altri modelli, incluse le Vacumatic Duofold e le Parker 51 Vacumatic<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=400px heights=220px><br />
File:Pellet-Pusher-Autocostruito.jpg|Fig. 8 - Pellet pusher.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.<br />
</gallery></center><br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento. E' consigliabile rimuovere i residui del sacchetto con una bacchetta di legno del tipo utilizzato nei ristoranti asiatici o uno stuzzicadenti, in ogni caso è bene usare un materiale morbido che non possa intaccare la celluloide, è altamente sconsigliabile utilizzare spatole metalliche o addirittura cacciaviti.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le [[jewel|gemme]] sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Jewels-Dismount.jpg|400px|thumb|center|Fig. 12 - Esploso del meccanismo di ritenzione della clip.]]<br />
<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=54069Smontaggio Parker Vacumatic2013-06-19T13:46:37Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche [[Attrezzature Vacumatic|attrezzo specifico]]. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata della versione di caricamento denominata "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]".<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di [[celluloide]] e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: il blocco (''[[Vacumatic block]]'') e la pinza (''[[Vacumatic wrench]]''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si stringe sulla filettature e si può rimuovere il gruppo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=150px><br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Fig. 2 - Pinza Vacumatic<br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto<br />
</gallery></center><br />
<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>questa indicazione ha una componente personale, ci può essere chi usando la mano debole ha meno controllo e resta il dubbio che in tal caso sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte.</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in [[celluloide]]. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (detto ''vacumatic pump ejector''), un esempio possibile è [[:File:Parker-Vacumatic-Estrattore.jpg|questo estrattore]] realizzato in legno, ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] come quella di fig. 4.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|center|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta. Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa. Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941. Si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito:<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Parker-Vacumatic-Alberini.jpg|Fig. 5 - Alberi di caricamento.<br />
File:Parker-Vacumatic-Frese.jpg|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.<br />
</gallery></center><br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|center|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il [[Diaframmi_Vacumatic|diaframma]] di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita. Esistono tre dimensioni di diaframma, in base al modello di penna, e sono riportate nella tabella 2. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 2 - Dimensioni dei diaframmi per i diversi modelli di Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione diaframma!! Modello<br />
|-<br />
| Grande || Oversize; Senior Maxima<br />
|-<br />
| Medio || Standard Lockdown; Maxima<br />
|-<br />
| Piccolo || Tutte gli altri modelli, incluse le Vacumatic Duofold e le Parker 51 Vacumatic<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=400px heights=220px><br />
File:Pellet-Pusher-Autocostruito.jpg|Fig. 8 - Pellet pusher.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.<br />
</gallery></center><br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento. E' consigliabile rimuovere i residui del sacchetto con una bacchetta di legno del tipo utilizzato nei ristoranti asiatici o uno stuzzicadenti, in ogni caso è bene usare un materiale morbido che non possa intaccare la celluloide, è altamente sconsigliabile utilizzare spatole metalliche o addirittura cacciaviti.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le [[jewel|gemme]] sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Jewels-Dismount.jpg|400px|thumb|center|Fig. 12 - Esploso del meccanismo di ritenzione della clip.]]<br />
<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=52870Smontaggio Parker Vacumatic2013-05-27T12:00:23Z<p>AeRoberto: /* Rimontaggio del gruppo di caricamento */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche [[Attrezzature Vacumatic|attrezzo specifico]]. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata della versione di caricamento denominata "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]".<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di [[celluloide]] e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: il blocco (''[[Vacumatic block]]'') e la pinza (''[[Vacumatic wrench]]''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si stringe sulla filettature e si può rimuovere il gruppo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=150px><br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Fig. 2 - Pinza Vacumatic<br />
Image:Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto<br />
</gallery></center><br />
<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>questa indicazione ha una componente personale, ci può essere chi usando la mano debole ha meno controllo e resta il dubbio che in tal caso sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte.</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in [[celluloide]]. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (detto ''vacumatic pump ejector''), un esempio possibile è [[:File:Parker-Vacumatic-Estrattore.jpg|questo estrattore]] realizzato in legno, ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] come quella di fig. 4.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|center|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del [[Diaframmi Vacumatic|diaframma]] non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta. Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa. Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941. Si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito:<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Parker-Vacumatic-Alberini.jpg|Fig. 5 - Alberi di caricamento.<br />
File:Parker-Vacumatic-Frese.jpg|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.<br />
</gallery></center><br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|center|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il [[Diaframmi_Vacumatic|diaframma]] di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
<center><gallery perrow=2 widths=400px heights=220px><br />
File:Pellet-Pusher-Autocostruito.jpg|Fig. 8 - Pellet pusher.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.<br />
</gallery></center><br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento. E' consigliabile rimuovere i residui del sacchetto con una bacchetta di legno del tipo utilizzato nei ristoranti asiatici o uno stuzzicadenti, in ogni caso è bene usare un materiale morbido che non possa intaccare la celluloide, è altamente sconsigliabile utilizzare spatole metalliche o addirittura cacciaviti.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le [[jewel|gemme]] sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Jewels-Dismount.jpg|400px|thumb|center|Fig. 12 - Esploso del meccanismo di ritenzione della clip.]]<br />
<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=52322Restauro Waterman 51162013-05-14T17:56:00Z<p>AeRoberto: /* Inserimento del sacchetto */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. 2). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. 2 - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli; per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande; il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm. Per l'incollaggio si può usare la seguente procedura:<br />
*Si taglia il sacchetto a misura.<br />
*Si posa una goccia di colla sul sacchetto e lo si risvolta sopra la goccia.<br />
*Si posa un'altra goccia di colla in un altro punto e si risvolta il lembo del sacchetto sulla nuova goccia.<br />
*Si continua sino a che l'intero lembo del sacchetto è risvoltato<br />
L'intera procedura è schematizzata brevemente nella figura 3.<br />
<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
{{Tripla immagine|center|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_1.jpg|350|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_2.jpg|250|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_3.jpg|350|Fig. 3 - Procedura per la preparazione del sacchetto sacchetto.|||Taglio a misura|Incollaggio del primo punto|Incollaggio dei punti successivi}}<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. 4). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. <br />
<br />
{{Doppia immagine|center|PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300|AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300|Fig. 4 - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.|Fig. 5 - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.}}<br />
<br />
Prima di richiudere la penna è bene testare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione, succhiando aria dalla sezione (senza pennino e alimentatore) un sacchetto ben posizionato deve garantire la tenuta dell'aria e quindi dovrebbe crearsi il vuoto all'interno del fusto.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. La procedura è sostanzialmente identica a quella utilizzata per la creazione del sacchetto, la differenza sta nel posizionare l'o-ring all'esterno del sacchetto, subito prima del lembo che verrà poi risvoltato ed incollato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=52321Restauro Waterman 51162013-05-14T17:44:39Z<p>AeRoberto: /* Inserimento del sacchetto */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. 2). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. 2 - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli; per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande; il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm. Per l'incollaggio si può usare la seguente procedura:<br />
*Si taglia il sacchetto a misura.<br />
*Si posa una goccia di colla sul sacchetto e lo si risvolta sopra la goccia.<br />
*Si posa un'altra goccia di colla in un altro punto e si risvolta il lembo del sacchetto sulla nuova goccia.<br />
*Si continua sino a che l'intero lembo del sacchetto è risvoltato<br />
L'intera procedura è schematizzata brevemente nella figura 3.<br />
<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
{{Tripla immagine|center|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_1.jpg|350|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_2.jpg|250|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_3.jpg|350|Fig. 3 - Procedura per la preparazione del sacchetto sacchetto.|||Taglio a misura|Incollaggio del primo punto|Incollaggio dei punti successivi}}<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. 4). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
{{Doppia immagine|center|PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300|AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300|Fig. 4 - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.|Fig. 5 - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.}}<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=52320Restauro Waterman 51162013-05-14T17:40:55Z<p>AeRoberto: /* Preparazione del sacchetto */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. 2). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. 2 - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli; per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande; il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm. Per l'incollaggio si può usare la seguente procedura:<br />
*Si taglia il sacchetto a misura.<br />
*Si posa una goccia di colla sul sacchetto e lo si risvolta sopra la goccia.<br />
*Si posa un'altra goccia di colla in un altro punto e si risvolta il lembo del sacchetto sulla nuova goccia.<br />
*Si continua sino a che l'intero lembo del sacchetto è risvoltato<br />
L'intera procedura è schematizzata brevemente nella figura 3.<br />
<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
{{Tripla immagine|center|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_1.jpg|350|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_2.jpg|250|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_3.jpg|350|Fig. 3 - Procedura per la preparazione del sacchetto sacchetto.|||Taglio a misura|Incollaggio del primo punto|Incollaggio dei punti successivi}}<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. Posizione Supporto). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
[[File:PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Posizione Supporto - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.]]<br />
<br />
[[File:AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Insertore - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.]]<br />
<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=52319Restauro Waterman 51162013-05-14T17:39:51Z<p>AeRoberto: /* Smontaggio della penna */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. 2). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. 2 - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli; per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande; il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm. Per l'incollaggio si può usare la seguente procedura:<br />
*Si taglia il sacchetto a misura.<br />
*Si posa una goccia di colla sul sacchetto e lo si risvolta sopra la goccia.<br />
*Si posa un'altra goccia di colla in un altro punto e si risvolta il lembo del sacchetto sulla nuova goccia.<br />
*Si continua sino a che l'intero lembo del sacchetto è risvoltato<br />
L'intera procedura è schematizzata brevemente nella Figura Preparazione sacchetto.<br />
<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
{{Tripla immagine|center|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_1.jpg|350|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_2.jpg|250|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_3.jpg|350|Fig. Preparazione sacchetto - Procedura per la preparazione del sacchetto sacchetto.|||Taglio a misura|Incollaggio del primo punto|Incollaggio dei punti successivi}}<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. Posizione Supporto). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
[[File:PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Posizione Supporto - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.]]<br />
<br />
[[File:AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Insertore - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.]]<br />
<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=52318Restauro Waterman 51162013-05-14T17:39:09Z<p>AeRoberto: /* Preparazione del sacchetto */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. Supporto). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Supporto - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli; per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande; il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm. Per l'incollaggio si può usare la seguente procedura:<br />
*Si taglia il sacchetto a misura.<br />
*Si posa una goccia di colla sul sacchetto e lo si risvolta sopra la goccia.<br />
*Si posa un'altra goccia di colla in un altro punto e si risvolta il lembo del sacchetto sulla nuova goccia.<br />
*Si continua sino a che l'intero lembo del sacchetto è risvoltato<br />
L'intera procedura è schematizzata brevemente nella Figura Preparazione sacchetto.<br />
<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
{{Tripla immagine|center|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_1.jpg|350|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_2.jpg|250|Preparazione_sacchetto_Waterman_5116_3.jpg|350|Fig. Preparazione sacchetto - Procedura per la preparazione del sacchetto sacchetto.|||Taglio a misura|Incollaggio del primo punto|Incollaggio dei punti successivi}}<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. Posizione Supporto). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
[[File:PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Posizione Supporto - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.]]<br />
<br />
[[File:AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Insertore - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.]]<br />
<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Template:Tripla_immagine&diff=52317Template:Tripla immagine2013-05-14T17:32:14Z<p>AeRoberto: Creata pagina con "{{#if: {{{1|}}} | | <div style="display: none;">}}{{#switch: {{{1|}}} | left = <div class="thumb tleft"> | right = <div class="thumb tright"> | center|centre = <div class="cen..."</p>
<hr />
<div>{{#if: {{{1|}}} | | <div style="display: none;">}}{{#switch: {{{1|}}}<br />
| left = <div class="thumb tleft"><br />
| right = <div class="thumb tright"><br />
| center|centre = <div class="center"><div class="thumb tnone"><br />
| #default = <div class="thumb tright"><br />
}}<div class="thumbinner" style="width:{{#expr: {{{3|0}}} + {{{5|0}}} + {{{7|0}}} + 6}}px;"><br />
{| style="background: transparent; border: 0; padding: 0; margin: 0; width:{{#expr: {{{3|0}}} + {{{5|0}}} + {{{7|0}}} + 6}}px;" cellspacing="0"<br />
| style="padding: 0; margin: 0;" class="thumbimage" | [[Image:{{{2}}}|{{{3}}}px|alt={{{11|}}}|{{{8|}}}]]<br />
| style="padding: 0; margin: 0; border: 0; width: 2px" | <br />
| style="padding: 0; margin: 0;" class="thumbimage" | [[Image:{{{4}}}|{{{5}}}px|alt={{{12|}}}|{{#if: {{{9|}}}|{{{9|}}}|{{{8|}}}}}]]<br />
| style="padding: 0; margin: 0; border: 0; width: 2px" | <br />
| style="padding: 0; margin: 0;" class="thumbimage" | [[Image:{{{6}}}|{{{7}}}px|alt={{{13|}}}|{{#if: {{{10|}}}|{{{10|}}}|{{{8|}}}}}]]<br />
|-<br />
{{#if: {{{9|}}}{{{10|}}} |<br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" {{!}} <div class="thumbcaption">{{{8|}}}</div><br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" {{!}}<br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" {{!}} <div class="thumbcaption">{{{9|}}}</div><br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" {{!}}<br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" {{!}} <div class="thumbcaption">{{{10|}}}</div><br />
|<br />
{{!}} style="padding: 0; margin: 0; border: 0;" colspan="5" {{!}} <div class="thumbcaption">{{{8|}}}</div><br />
}}<br />
|}<br />
</div><br />
{{#switch: {{{1|}}}<br />
| center|centre = </div></div><br />
| </div><br />
}}{{#if: {{{1|}}} | |<br />
</div><br />
<code><nowiki>{{Tripla immagine|left/right/center|Image 1|Size 1|Image 2|Size 2|Image 3|Size 3|Left caption|[Center caption]|[Right caption]|Left alt text|Center alt text|Right alt text}}</nowiki></code><br />
}}<noinclude><br />
<br />
{{man}}<br />
<br />
[[Categoria:Template strumenti di layout immagini|Template:Tripla immagine]]<br />
<br />
</noinclude></div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Risvoltato.jpg.jpg&diff=52316File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Risvoltato.jpg.jpg2013-05-14T17:16:28Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Sacchetto di una Waterman 5116.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Preparazione del sacchetto di una Waterman 5116. Risvolto completato</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Preparazione del sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]]. Risvolto completato</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Incollaggio.jpg&diff=52315File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Incollaggio.jpg2013-05-14T17:14:36Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Primo punto di incollaggio del sacchetto di una Waterman 5116.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Preparazione del sacchetto di una Waterman 5116. Incollaggio del pri...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Primo punto di incollaggio del sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Preparazione del sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]]. Incollaggio del primo punto di risvolto.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Taglio.jpg&diff=52314File:Waterman-5116-Preparazione-Sacchetto-Taglio.jpg2013-05-14T17:05:41Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Sacchetto di una Waterman 5116 tagliato.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Sacchetto di una Waterman 5116 tagliato a misura prima di essere rivoltato. Il sacchetto ...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]] tagliato.<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Sacchetto di una [[Waterman]] [[5116]] tagliato a misura prima di essere rivoltato. Il sacchetto è già inserito sul mandrino.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=51611Restauro Waterman 51162013-04-10T17:43:04Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. Supporto). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Supporto - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli. Per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande. Per l'incollaggio si può usare della comune colla a presa rapida avendo cura di incollare tutto il bordo, si può procedere incollando due punti diametralmente opposti e quindi dimezzare di volta in volta l'intervallo non incollato sino a completare il giro.<br />
Il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm.<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione (Fig. Posizione Supporto). Il supporto deve essere inserito con il lato piatto rivolto verso la sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore dopodicé cospargere anche l'insertore con un velo di talco (Fig. Insertore). Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
[[File:PosizionamentoSupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Posizione Supporto - Posizionamento del supporto del sacchetto all'interno del fusto.]]<br />
<br />
[[File:AttrezzoConSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Insertore - Sacchetto posizionato nell'attrezzo autocostruito per l'inserimento all'interno della penna. Sia l'attrezzo che il sacchetto sono lubrificati con il talco.]]<br />
<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-AttrezzoConSacchetto.jpg&diff=51607File:Waterman-5116-AttrezzoConSacchetto.jpg2013-04-10T17:32:04Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Sacchetto di una Waterman 5116 nell'attrezzo.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Sacchetto di una Waterman 5116 all'interno dell'attrezzo autocostruito per l'inserimento nell...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Sacchetto di una [[Waterman 5116]] nell'attrezzo.<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Sacchetto di una [[Waterman 5116]] all'interno dell'attrezzo autocostruito per l'inserimento nella penna.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-Posizionamento-Supporto-Sacchetto.jpg&diff=51606File:Waterman-5116-Posizionamento-Supporto-Sacchetto.jpg2013-04-10T17:20:12Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Posizionamento supporto sacchetto Waterman 5116
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Posizionamento del supporto del sacchetto di una Waterman 5116 all'interno del fusto; il la...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Posizionamento supporto sacchetto [[Waterman 5116]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Posizionamento del supporto del sacchetto di una [[Waterman 5116]] all'interno del fusto; il lato piatto è rivolto verso la sezione.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=51598Restauro Waterman 51162013-04-10T16:22:02Z<p>AeRoberto: /* Smontaggio della penna */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. Supporto). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|300px|center|thumb|Fig. Supporto - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli. Per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande. Per l'incollaggio si può usare della comune colla a presa rapida avendo cura di incollare tutto il bordo, si può procedere incollando due punti diametralmente opposti e quindi dimezzare di volta in volta l'intervallo non incollato sino a completare il giro.<br />
Il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm.<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore. Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=51597Restauro Waterman 51162013-04-10T16:21:42Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto (Fig. Supporto). Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare ancora una volta che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
[[File:SupportoSacchettoWaterman5116.jpg|400px|center|thumb|Fig. Supporto - Supporto del sacchetto]]<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli. Per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande. Per l'incollaggio si può usare della comune colla a presa rapida avendo cura di incollare tutto il bordo, si può procedere incollando due punti diametralmente opposti e quindi dimezzare di volta in volta l'intervallo non incollato sino a completare il giro.<br />
Il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm.<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore. Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Waterman-5116-Supporto-Sacchetto.jpg&diff=51594File:Waterman-5116-Supporto-Sacchetto.jpg2013-04-10T16:18:49Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Supporto sacchetto di una Waterman 5116
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Supporto per il sacchetto di una Waterman 5116.
==Licenza==
{{GFDL-self-no-disclaimers}}
[[Categ...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Supporto sacchetto di una [[Waterman 5116]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Supporto per il sacchetto di una [[Waterman 5116]].<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=51216Restauro Waterman 51162013-03-15T15:37:56Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto. Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli. Per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande. Per l'incollaggio si può usare della comune colla a presa rapida avendo cura di incollare tutto il bordo, si può procedere incollando due punti diametralmente opposti e quindi dimezzare di volta in volta l'intervallo non incollato sino a completare il giro.<br />
Il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm.<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore. Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.<br />
Nel caso in cui non ci sia tenuta si dovrà rimuovere il tutto e rieffettuare l'inserimento. Se dopo ripetuti inserimenti non si riuscisse comunque ad ottenere la tenuta del sacchetto allora potrebbe essere necessario ingrandire l'imboccatura del sacchetto; alcune penne potrebbero avere un alloggiamento nel fusto più profondo del normale, a causa di eventuali differenze nei processi di produzione.<br />
In tal caso si dovrà rifare l'imboccatura del sacchetto aumentandone il diametro usando un o-ring da 7x1mm. Si posiziona l'o-ring all'esterno del sacchetto che verrà poi risvoltato intorno all'o-ring.<br />
A questo punto si può reinserire il sacchetto ed effettuare una prova di suzione.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna==<br />
Una volta inserito il sacchetto si può rimuovere il nastro adesivo dalla levetta, si reinserirà la barra di pressione e si riavviterà il bottone di chiusura del fusto. Il pennino e l'alimentatore si reinseriranno semplicemente nel fusto avendo cura di inserire il tubo di sfiato nell'alimentatore e di riscaldare leggermente la sezione in modo da agevolare il reinserimento.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Conway_Stewart_388&diff=50800Restauro Conway Stewart 3882013-03-07T18:40:35Z<p>AeRoberto: /* Preparazione del nuovo sacchetto */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Conway Stewart 388}}<br />
<br />
La [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] è una penna in [[celluloide]] dotata di [[caricamento a levetta]]. Molte delle penne di questo tipo si trovano con il sacchetto interno pietrificato ed è necessario procedere alla sostituzione. Tale operazione non presenta particolari difficoltà o l'uso di particolari strumenti, tuttavia nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web.<br />
<br />
[[File:Conway-Stewart-388-Black-Capped.jpg|500px|thumb|right|Fig. 1 - [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] prima del restauro]]<br />
<br />
==Operazioni preliminari==<br />
<br />
Prima di procedere con la sostituzione del sacchetto, conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]". Nel caso in questione bisogna tuttavia prestare attenzione all'inserto nero sulla sommità del cappuccio, essendo questo fatto di [[ebanite]] una prolungata immersione può provocare l'alterazione del materiale con un conseguente viraggio del colore verso un marrone chiaro.<br />
<br />
L'inserto è semplicemente avvitato all'interno del cappuccio ed ha anche la funzione di tenere in posizione la clip che utilizza il "''[[washer clip|montaggio ad anello]]''". Per rimuoverlo conviene lavare ripetutamente con acqua solo l'interno del cappuccio, in modo da sciogliere eventuali residui di inchiostro. Successivamente, con l'aiuto di un asciugacapelli o di [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 2), in modo che il cappuccio si dilati leggermente facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario ruotare il cappuccio nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore. <br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_pre_smontaggio.jpg|300px|thumb|center|Fig. 2 - Zona da riscaldare per rimuovere l'inserto di ebanite dal cappuccio.]]<br />
<br />
Una volta smontato l'inserto di [[ebanite]] e la clip (fig. 3), si può immergere il cappuccio e la penna in acqua per facilitare le successive operazioni.<br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_smontato.jpg|300px|thumb|center|Fig. 3 - Tappo smontato nelle sue tre parti: cappuccio, clip ed inserto.]]<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio sacchetto===<br />
La rimozione della sezione dal fusto è un'operazione molto semplice, in quanto essa è semplicemente accoppiata al fusto per attrito/frizione. Non ci sono parti filettate. Per la rimozione è sufficiente riscaldare leggermente il fusto nella zona vicino alla sezione (fig. 4). Questa azione di riscaldamento favorisce sia la dilatazione del materiale, sia l'ammorbidimento dell'eventuale [[gommalacca]] sottostante. Dopodiché è sufficiente tirare compiendo contemporaneamente lievi movimenti rotatori in entrambi i sensi in modo da aiutare la rimozione. E' bene limitare l'ampiezza dei movimenti di torsione, che potrebbero danneggiare la penna.<br />
<br />
[[File:CS_388_Rimozione_Sezione.jpg|300px|thumb|center|Fig. 4 - Zona da riscaldare per rimuovere la sezione.]]<br />
<br />
Una volta rimossa la sezione, si può procedere ad asportare i residui di gomma dall'interno della penna con l'aiuto di una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]]. I residui di gomma sul collo della sezione (fig. 5) si rimuovono facilmente dopo riscaldamento. Infatti il sacchetto veniva fissato alla sezione con della [[gommalacca]], che si ammorbidisce con il calore. Una volta ammorbidita la gommalacca si possono rimuovere facilmente i residui con una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]] o un cacciavite da orologiaio. <br />
<br />
[[File:CS_388_Sezione_con_residui.jpg|300px|thumb|center|Fig. 5 - Zona da riscaldare per rimuovere i residui di gomma dalla sezione.]]<br />
<br />
===Preparazione del nuovo sacchetto===<br />
<br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma dal collo della sezione, se necessario si può procedere alla rimozione del pennino e dell'alimentatore dalla sezione con l'utilizzo di un [[:Image:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (knockout block) o attrezzo similare. Questi dovranno poi essere rimontati prima di attaccare il sacchetto, per farlo basta reinserirli nella sezione; bisogna fare attenzione al verso di inserimento, infatti pennino ed alimentatore nel tempo hanno formato una sede all'interno della sezione, visibile con l'aiuto di una luce che illumini l'interno della sezione; ci si può aiutare riscaldando leggermente la sezione prima di inserire pennino ed alimentatore.<br />
<br />
Prima di inserire il nuovo sacchetto (ink sac), conviene ripulire il collo della sezione (fig. 6) dai residui di gommalacca con mezzi meccanici. L'alcool solubilizza la gommalacca ma è anche un solvente della celluloide, per cui è bene tenerlo lontano dalle penne di questo materiale. Si può invece utilizzare un foglio di [[:Image:Micromesh-Sheets.jpg|carta abrasiva]] oppure una lima da modellismo con mano leggera oppure un taglierino o un coltello e rimuovere piano piano tutti i residui.<br />
<br />
[[File:CS_388_Alloggiamento_sacchetto.jpg|300px|thumb|center|Fig. 6 - Sezione con indicazione dell'alloggiamento del sacchetto per l'inchiostro.]]<br />
<br />
Si prenda ora un sacchetto di [[Tabella_sacchetti|misura 16]], che dovrà essere tagliato alla giusta lunghezza per evitare piegature all'interno del fusto. Per fare ciò basta prendere il sacchetto con due dita ed inserirlo completamente nel fusto e prendendo nota del punto in cui il sacchetto fuoriesce dal fusto (ad esempio con due dita). Dopodiché si deve prendere la sezione e porla di fianco al sacchetto, con lo scalino tra l'impugnatura vera e propria e l'imboccatura della sezione (quella che poi andrà a esercitare una pressione sull'interno del fusto). Il sacchetto andrà tagliato al secondo scalino, quello tra l'alloggiamento del sacchetto e l'imboccatura. <br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|center|CS_388_Taglio_del_sacchetto_1.jpg|CS_388_Taglio_del_sacchetto_2.jpg|350|Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.}}<br />
<br />
Conviene a questo punto tagliarlo in modo che sia un paio di millimetri più lungo e provare a montarlo a secco nella penna. Tagliarlo più lungo serve a trovare la giusta misura, quella che permette al sacchetto di sfiorare appena (oppure di non toccare appena) il fondo del fusto. Il procedimento è descritto in fig. 7.<br />
<br />
[[File:Divaricatore_per_sacchetti.jpg|300px|thumb|center|Fig. 8 - Divaricatore per sacchetti di gomma.]]<br />
<br />
Una volta tagliato il sacchetto, si può procedere ad incollarlo alla sezione; innanzitutto si divarica l'imboccatura del sacchetto, utilizzando un apposito [[:Image:Divaricatore-Gommini.jpg|divaricatore per i sacchetti di gomma]], oppure come in fig. 8, una pinza a becchi curvi (una pinza a becchi diritti non è adatta allo scopo). Dopodiché si spalma un velo di [[gommalacca]] sul collo della sezione (fig. 9), quindi si fa scivolare il sacchetto in sede e, mantenendo il sacchetto fermo sulla sezione si rimuove il divaricatore. <br />
<br />
[[File:Posa_gommalacca.jpg|300px|thumb|center|Fig. 9 - Applicazione della [[gommalacca]].]]<br />
<br />
E' bene a questo punto muovere il sacchetto in modo che copra completamente l'alloggiamento e quindi rimuovere eventuali eccessi di gommalacca con un poco di carta. A questo punto è opportuno controllare che il sacchetto sia in asse con la sezione. Aiutatevi ruotando la sezione sul proprio asse maggiore e osservate il tragitto del fondo del sacchetto. Se disegna un largo cerchio invece di ruotare (idealmente, quasi mai in pratica !!) su un punto, la gommalacca ancora fluida vi permetterà di posizionare meglio il sacchetto.<br />
<br />
Prima di eseguire qualsiasi altra operazione è bene dare alla [[gommalacca]] il tempo di indurirsi, quindi conviene lasciare stare la sezione con il sacchetto montato a riposare per almeno un'ora.<br />
<br />
===Pulitura della levetta di pressione===<br />
<br />
La compressione del sacchetto che contiene l'inchiostro è effettuata mediante una [[barra di pressione]] (pressure bar), la quale è attaccata alla levetta tramite un meccanismo ad incastro; siccome con gli anni questa barra può arrugginire è bene approfittare dell'occasione e controllarla, pulendola da eventuali incrostazioni. Per rimuovere la barra, qualora questa non sia caduta da sola durante la rimozione del sacchetto, è sufficiente sfilarla, mantenendo la levetta in posizione aperta (a 90° con il fusto); può essere utile aiutarsi nella rimozione della barra con un paio di pinzette.<br />
Prendete nota dell'orientamento della barra di pressione durante la rimozione, vi tornerà utile più avanti nel reinserimento per posizionarla correttamente rispetto alla levetta.<br />
<br />
Una volta ripulita, la si può rimettere in posizione effettuando l'operazione inversa. In questo caso tuttavia è meglio posizionare la levetta in posizione solo leggermente aperta mantenendo la penna ruotata in modo da avere la levetta verso il basso. La barra di pressione verrà fatta scorrere sulla levetta finché quest'ultima non andrà in posizione.<ref>MI CI SONO ARROTOLATO CON I BASSI ALTI ETC.. NON HO CAPITO.</ref><br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|center|CS_388_Barra_di_pressione.jpg|CS_388_Barra_di_pressione_2.jpg|300|Fig. 10 - Barra di pressione.}}<br />
<br />
===Inserimento del gruppo scrittura/sacchetto===<br />
<br />
Una volta che la [[gommalacca]] si è asciugata, si può procedere all'inserimento del gruppo scrittura, con l'annesso sacchetto, nel fusto. Prima dell'inserimento è bene cospargere il sacchetto con il talco (fig. 11), un lubrificante secco che permetterà alla gomma di scorrere all'interno del fusto. Non usare lubrificanti di altro tipo, anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il sacchetto. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo, bisogna solo fare attenzione a non impiegare i vari talchi profumati usati ad esempio nei prodotti per bambini, i profumi o altri additivi usati per questi prodotti potrebbero aggredire la gomma; meglio pertanto utilizzare talco puro.<br />
<br />
[[File:CS_388_Sacchetto_con_talco.jpg|300px|thumb|center|Fig. 11 - Sacchetto cosparso di talco.]]<br />
<br />
Far quindi scorrere il sacchetto all'interno del fusto, ed inserire la sezione nel fusto (adeguatamente riscaldato per aumentarne leggermente il diametro) aiutandosi con piccoli movimenti rotatori. Evitare movimenti ampi, in quanto il sacchetto potrebbe bloccarsi sulla barra di pressione, e rompersi a seguito della torsione applicata dalla rotazione della sezione.<br />
<br />
Una volta inserito il sacchetto provare la funzionalità del tutto aprendo la levetta (mai oltre i 90° con il fusto) e rilasciandola per verificare che ritorni correttamente in sede; si può quindi procedere a caricare e scaricare acqua per effettuare una verifica finale.<br />
<br />
==Operazioni conclusive==<br />
<br />
Dopo aver pulito delicatamente le verette e raddrizzata (se necessario) la clip, si può rimontare il cappuccio semplicemente inserendo l'inserto nell'anello della clip e quindi riavvitando l'inserto nel cappuccio (fig. 3). Si può quindi procedere con una pulita generale della penna.<br />
<br />
La penna è ora tornata come nuova, pronta per scrivere.<br />
<br />
<references/><br />
<br />
[[Category:Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=50747Restauro Waterman 51162013-03-06T19:21:23Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto. Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.<br />
<br />
==Preparazione del sacchetto==<br />
Il sacchetto originale per questa penna aveva una forma particolare, tuttavia esso non è più in produzione ed è necessario fabbricarsene uno da soli. Per fare ciò basta un sacchetto diritto misura 20. Questo andrà tagliato alla misura di 38 mm (c'è una certa tolleranza, ma meglio non andare oltre il millimetro). Il sacchetto andrà rivoltato all'estremità aperta e il risvolto incollato al sacchetto stesso, in modo da formare un bordo dallo spessore più grande. Per l'incollaggio si può usare della comune colla a presa rapida avendo cura di incollare tutto il bordo, si può procedere incollando due punti diametralmente opposti e quindi dimezzare di volta in volta l'intervallo non incollato sino a completare il giro.<br />
Il risvolto dovrà avere un'ampiezza di 1~1.5mm.<br />
E' consigliabile all'inizio esercitarsi con un sacchetto non tagliato, sia durante la creazione del risvolto sia durante l'inserimento del sacchetto (come vedremo successivamente). Una volta acquisita sufficiente pratica si potrà tagliare il sacchetto a misura ed effettuare l'inserimento finale.<br />
<br />
==Inserimento del sacchetto==<br />
Prima di tutto può essere il caso di rimuovere la barra di pressione ed attaccare la levetta al fusto con una striscetta di scotch carta. Con un pick (non mi viene la traduzione) bisogna prendere la misura della posizione dell'alloggiamento e riportarla sull'insertore. Ora si può inserire il supporto del sacchetto all'interno del fusto e farlo scorrere fino alla sezione. Cospargere il sacchetto di talco (eccezion fatta per l'imboccatura) e inserire il sacchetto all'interno dell'applicatore. Inumidire l'interno del risvolto del sacchetto, in modo che possa scivolare più facilmente intorno al supporto. A questo punto si può procedere con l'inserimento del sacchetto, procedere lentamente sino al segno precedentemente preso. A questo punto agendo dal lato opposto del fusto spingere il supporto verso il sacchetto, questo scivolerà facilmente fino all'incontro con il sacchetto. A questo punto spingendo leggermente sacchetto e supporto il primo dovrebbe scivolare sopra il secondo, che dovrebbe bloccarsi nell'alloggiamento del fusto garantendo il sigillo del sacchetto. Essendo un'operazione fatta letteralmente alla cieca è necessario procedere lentamente e cercare di sentire con le mani, infatti se supporto e sacchetto non sono ingaggiati scivolano abbastanza agevolmente all'interno del fusto. Quando si ingaggiano oppongono una certa resistenza, ma l'alloggiamento del supporto non costituisce effettivamente un blocco per il supporto, quindi esagerando con la pressione si può far sì che il supporto scapoli l'alloggiamento ed entri nel sacchetto rendendo necessario ripetere l'operazione. Vi accorgerete che il supporto è in posizione dall'aumento della resistenza opposta dal supporto. Si può quindi procedere con il provare la tenuta al vuoto del sacchetto con la prova di suzione.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=50746Restauro Waterman 51162013-03-06T19:02:21Z<p>AeRoberto: /* Smontaggio della penna */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto. Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore. E' bene ricordare che questa penna non ha una sezione rimuovibile come la maggior parte delle altre penne, in quanto il fusto è costituito da un unico pezzo.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontare_Sheaffer_Cadet_23_TD&diff=50678Smontare Sheaffer Cadet 23 TD2013-03-03T20:12:58Z<p>AeRoberto: /* Sostituzione dell' O-Ring */</p>
<hr />
<div>Come già riportato in [[Appunti di riparazione|altri documenti]], smontare una stilografica è sempre una soluzione estrema. Prima di procedere, leggete attentamente la pagina sui [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. Se dopo le "cure preliminari" qualcosa continua a non funzionare a dovere o, nel caso della [[Sheaffer Cadet]], se palesemente il sacco dell'inchiostro o la guarnizione sono da sostituire, allora potete seguire la presente procedura. Il livello di difficoltà è basso.<br />
<br />
==Consigli preliminari==<br />
<br />
Prima di partire a smontare la penna, si consiglia di leggere bene queste righe, e di osservarne le fotografie, in modo tale da sapere sempre cosa dovrete aspettarvi durante le operazioni che vi accingerete a compiere ed a come affrontare le situazioni mano a mano che vi si presentano. L'attrezzo principale del quale dovrete dotarvi, sia per questa penna che per tutte le altre è la pazienza. E se qualcosa non vi è sufficientemente chiaro o vi appare diverso da quanto mostrato fermatevi, osservate la vostra penna e se non trovate una soluzione convincente: chiedetevi o chiedete come fare.<br />
<br /><br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD.jpg|400px|right|thumb|Sheaffer Cadet "23"]]<br />
<br />
==Introduzione==<br />
La Sheaffer Cadet fa parte delle stilografiche cosiddette "scolastiche" (''Student model'') in quanto realizzate in versione più economica rispetto ad un modello di riferimento analogo. Questa scelta nasceva (e nasce tutt'ora) principalmente per sopperire ad un bacino di utenza bisognoso di un buon prodotto ad un prezzo di mercato più contenuto.<br />
In questo caso, la [[Sheaffer Cadet]] è stata realizzata come una variante della [[Sheaffer Craftsman]]. Entrambe le penne presentano gli stessi componenti ed un sistema di caricamento [[Touch Down]]. Visivamente, la differenza più evidente tra le due penne è il cappuccio cromato della Craftsman; la [[Sheaffer Cadet|Cadet]] ha il cappuccio in resina con anello cromato come la clip. Negli anni 61-62 circa, venne fatta una versione della [[Sheaffer Cadet|Cadet]] più ricca: la [[Sheaffer Cadet|Cadet]] "23" che si distingueva per il pennino in oro 14 carati e per l'anello e la clip del cappuccio dorati (analogamente per la "Craftsman" naque il modello "33").<br />
In queste righe verrà illustrato come smontare una Sheaffer Cadet "23", ma il procedimento è analogo per sia per la Cadet che per la Craftsman con caricamento [[Touch Down]] (la Craftsman presentava anche i sistemi di caricamento [[vacuum-fil]] e [[lever filler]] sui modelli più vecchi).<br />
<br />
== Analisi della penna==<br />
<br />
Smontare la [[Sheaffer Cadet]] è un'operazione che non presenta particolari difficoltà. Osservando la fig. 1 possiamo vedere la penna montata e parzialmente smontata. Si notano in particolare due blocchi: il gruppo pennino ed il gruppo serbatoio. <br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-integra e smontata.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Sheaffer Cadet "23" montata e smontata]]<br />
<br />
Nella fig. 2 possiamo vedere la penna completamente smontata. Nella fotografia mancano l'anello per la tenuta del gruppo pennino (pennino + alimentatore) e l'o-ring presente nel corpo che garantisce la tenuta durante il caricamento. Questi particolari li vedremo meglio durante le fasi di smontaggio.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-esploso.jpg|400px|center|thumb|Fig. 2 - Sheaffer Cadet "23" - Parti]]<br />
<br />
<br />
==Smontaggio della sezione con il gruppo pennino==<br />
<br />
La sezione (section) con il gruppo pennino è semplicemente avvitata al corpo della penna (barrel). Le parti si separano, ovviamente, svitandole. Nel caso in cui l'accoppiamento presenti una certa resistenza, è possibile che questo sia stato sigillato con della [[gommalacca]]. Al fine di non stressare meccanicamente i pezzi esercitando delle eccessive pressioni con attrezzi vari (pinze etc.), è consigliabile [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|scaldare]] la zona indicata nella fig. 3. I pezzi si dovrebbero, preferibilmente, smontare con il solo uso delle mani.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-zona da riscaldare.jpg|400px|center|thumb|Fig. 3 - Sheaffer Cadet "23" - Zona da riscaldare]]<br />
<br />
Una volta separate le parti ci troveremo di fronte a due gruppi distinti: il gruppo sezione/pennino ed il gruppo con il sistema ''[[Touch Down]]'' (da qui in avanti abbreviato in TD) e la manopola, (vedi fig. 4).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-serbatoio.jpg|400px|center|thumb|Fig. 4 - Sheaffer Cadet "23" - Sezione e gruppo TD]]<br />
<br />
Per poter cambiare il sacco o per poter lavorare con maggior agio sul gruppo pennino, dovremo rimuovere il tubetto che fornisce la protezione del sacco dalla sezione. Il tubetto è trattenuto sulla sezione solamente per interferenza meccanica. Per rimuoverlo dovremo tirarlo (con le mani) come in fig. 5. Una lieve torsione della parte posteriore del tubetto, come se volessimo far ruotare la parte metallica, facilita questa operazione.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-rimozione prot_sacco.jpg|400px|center|thumb|Fig. 5 - Sheaffer Cadet "23" - Rimozione protezione sacco]]<br />
<br />
Nella fig. 5, possiamo notare che, in questo caso, non si vede il sacco attaccato alla sezione: il motivo è che il sacco è rimasto "incollato" all'interno del tubetto di protezione, quindi è sicuramente cristallizzato e va sostituito. Vedremo più avanti come effettuare questa operazione.<br />
<br />
==Smontaggio del gruppo pennino==<br />
<br />
La Cadet, come anche la Craftsman, prevedeva la possibilità dell sostituzione "facile" del pennino. Questo permetteva all'utente di cambiarne la gradazione (F, M, B etc.) come anche la possibilità di effettuare una riparazione in caso di danneggiamento. Il pennino e l'alimentatore sono contenuti in un anello plastico filettato che si avvita nella sezione (vedi fig. 6).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-smontaggio gr_pennino.jpg|400px|center|thumb|Fig. 6 - Sheaffer Cadet "23" - Smontaggio gruppo pennino]]<br />
<br />
Prima di effettuare dei tentativi di rimozione, assicuratevi che la parte sia pulita. L'inchiostro secco nella filettatura funziona come un buon collante. Nel caso il gruppo non si svitasse, non insistete e mettetelo a bagno. Se il gruppo è sufficientemente pulito si svita facilmente. Il gruppo estratto si presenta come nella fig. 7, e cioè con alimentatore e pennino tenuti insieme da un anello plastico filettato.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-gr_pennino estratto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 7 - Sheaffer Cadet "23" - Gruppo pennino]]<br />
<br />
Con il gruppo pennino smontato potete procedere alla pulizia accurata dello stesso. Solitamente questo è sufficiente per garantire un adeguato livello di pulizia. Nel caso abbiate bisogno di smontare anche questo gruppo (se, per esempio, doveste raddrizzare il pennino), questo può essere fatto molto facilmente. '''Prima''' di farlo però, sarebbe bene leggere le righe successive.<br />
Quando si tratta di smontare un qualunque pennino scoperto, che solitamente non ha una posizione precisa rispetto all'alimentatore data da fermi meccanici, sarebbe buona cosa verificare dove si posiziona l'alimentatore rispetto alla punta del pennino quando è montato, come in fig. 8.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-copertura pennino.jpg|400px|center|thumb|Fig. 8 - Sheaffer Cadet "23" - Posizione del pennino]]<br />
<br />
Occorre misurare la distanza tra la parte finale dell'alimentatore (indicato con una linea rossa nella fig. 8) e la punta del pennino. Questo ci aiuterà, in fase di rimontaggio, a rimetterlo nella stessa posizione. Infatti, se aumentassimo questa distanza di un millimetro od anche meno (ovvero se lasciassimo il pennino più "scoperto"), potrebbe accadere che l'inchiostro non riesca più a fluire correttamente. Quindi, se smontate il pennino,prima misurate la distanza indicata e poi rimettetelo alla stessa distanza. Per verificare che questo sia stato fatto correttamente, quando avrete rimontato la penna provatela (per comodità anche solo con acqua), per essere sicuri di avere il flusso di inchiostro corretto. Riempite una pagina di righe varie (o quello che preferite). Perché una pagina? Perché l'alimentatore, quando lo inserite in un liquido per caricare la penna, si satura di tale liquido, e fintanto che non l'avrete esaurito, il pennino non sarà alimentato dal serbatoio.<br />
<br />
Nella fig. 8, possiamo osservare anche un'altra interessante caratteristica dell'alimentatore: il canale per l'inchiostro avanzato (nella figura è quella specie di foro centrale). Questa particolarità era denominata "caricamento Tip-Dip".<br />
In quel periodo, il sistema di caricamento della [[Sheaffer]] sui modelli più avanzati, era il cosiddetto [[Snorkel]], che permetteva di caricare l'inchiostro senza sporcarne il pennino. Sui modelli Craftsman e Cadet che erano più economici e che, per tale motivo utilizzavano un caricamento [[Touch Down]], per ovviare in parte al problema dell'immersione totale del pennino/alimentatore in fase di ricarica, si era ovviato con il sistema "Tip-Dip" che permetteva di caricare le penne senza dover intingere tutto il gruppo pennino. Bastava mettere nell'inchiostro solo la parte fino al canale che vediamo nella figura. Questo limitava il disagio di dover poi ripulire la penna dalle tracce di inchiostro.<br /><br />
<br />
L'estrazione dell'alimentatore e del pennino dall'anello plastico che li contiene avviene semplicemente afferrandoli (con le mani) e tirandolo verso l'esterno, come illustrato in fig. 9.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-estrazione pennino.jpg|400px|center|thumb|Fig. 9 - Sheaffer Cadet "23" - Estrazione del pennino]]<br />
<br />
==Smontaggio del gruppo [[Touch Down]]==<br />
Smontare il tubetto metallico del [[Touch Down]] è estremamente facile. Dotatevi di un cacciavite con lama a taglio che sia abbastanza lungo da raggiungere la vite che si trova al fondo di esso e che lo unisce alla manopola, (vedi fig. 10).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-rimozione manopola.jpg|400px|center|thumb|Fig. 10 - Sheaffer Cadet "23" - Smontaggio TD - manopola]]<br />
<br />
Quando sentite di aver impegnato la lama del cacciavite nel taglio della vite, tenendo la manopola, provvedete a svitare finché la manopola stessa risulterà libera ed il gruppo si smonterà come in fig. 11.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-gruppo TD smontato.jpg|400px|center|thumb|Fig. 11 - Sheaffer Cadet "23" - Gruppo TD smontato]]<br />
<br />
Come si può vedere nella Fig.11, la vite si presenta ossidata. Questo perchè, nel il tempo ed in condizioni di umidità ed ossigeno (ambiente, lavaggi, etc.), l'acciaio della vite subisce un processo di ossidazione (ruggine). Se, come in questo caso, la vite non è troppo deteriorata, si può provare a pulirla con una azione meccanica come in fig. 12.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-pulizia vite.jpg|400px|center|thumb|Fig.12 - Sheaffer Cadet "23" - Pulizia della vite]]<br />
<br />
In questi casi, l'utilizzo di un elettroutensile è molto comodo, se fatto con attenzione. Ricordatevi '''sempre''' di utilizzare degli strumenti protettivi, che in questo caso sono degli occhiali. Non rischiate, per un'operazione da 15-20 secondi, di passare un pomeriggio in un pronto soccorso per farvi estrarre qualche corpo estraneo dagli occhi. Questo hobby deve darvi dei piaceri, non dei problemi! L'alternativa meccanica all'elettroutensile è una spazzolina metallica (come quella che usate per pulire le calzature scamosciate) od un pezzetto di carta vetro e tanta pazienza, (vedi fig. 13).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-pulizia vite1.jpg|400px|center|thumb|Fig. 13 - Sheaffer Cadet "23" - Vite ricondizionata]]<br />
<br />
Se invece la vite è irrecuperabile, potete usare due tipi di vite autofilettanti in alternativa: quelle con filetto per plastica che si riconoscono perché i filetti sono più distanziati (vedi fig. 13) e sono le più indicate, oppure in alternativa, essendo più facili da trovare in ferramenta, delle normali viti autofilettanti. La dimensione è di 2,9 mm (diametro) x 4,5 mm (lunghezza). Per le viti con testa cilindrica, la lunghezza è data da sotto la testa, fino all'estremità.<br />
<br />
==Sostituzione dell' O-Ring==<br />
<br />
All'interno di una gola nella parte terminale del corpo (lato dove è presente la manopola), si trova un O-Ring che garantisce la tenuta all'aria del tubetto TD che vi scorre attraverso, (vedi fig. 14).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-oring_da_sostituire.jpg|400px|center|thumb|Fig. 14 - Sheaffer Cadet "23" - Posizione O-Ring]]<br />
<br />
La rimozione di tale O-Ring, soprattutto quando è indurito, richiede pazienza e fantasia. Si può agire con un cutter con una lama a punta per cercare di scalzarlo dalla sede. Naturalmente, occorre prestare molta attenzione a non rovinare la sede stessa con un utilizzo troppo disinvolto della lama. L'alternativa è quella di usare un paio di presselle, sempre con i becchi a punta. Una lieve riscaldata con il phon (o fon) può aiutare a rendere la guarnizione più trattabile. In questo caso, date le condizioni di indurimento della guarnizione, la rimozione ne ha provocato la rottura, come si può vedere nella fig. 15.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-oring_estratto.jpg|400px|center|thumb|Fig. 15 - Sheaffer Cadet "23" - O-Ring]]<br />
<br />
Nella stessa figura possiamo notare che l'anello è di colore chiaro (bianco in origine), questo ci dice che è l'O-Ring presente è quello originale montato dalla [[Sheaffer]]. Le dimensioni di tale anello (per la sostituzione) sono di un diametro esterno di 7 mm con uno spessore di 1 mm. La sostituzione richiede solo l'attenzione di controllare che tutto l'anello sia correttamente in sede. Per verificare che tutto sia a posto, potete infilare il tubetto TD e provare se scorre, con un certo attrito, ma senza impuntamenti.<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto==<br />
<br />
Prima di montare un nuovo sacchetto, occorre pulire bene il tubo di protezione del sacco. Come indicato dalla fig. 16, possiamo avvalerci di una punta da trapano da 6 mm di diametro. L'ottimale sarebbe un alesatore da 6 mm di diametro, ma dal momento che non tutti hanno una serie di punte per alesare, possiamo dire che per il nostro scopo la punta da trapano è l'utensile più pratico. Dobbiamo ruotarla a mano fino al fondo del tubo per rimuovere eventuali parti del vecchio sacchetto che avessero aderito allo stesso.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-rimozione_sacco.jpg|400px|center|thumb|Fig.16 - Sheaffer Cadet "23" - Pulitura tubetto protezione sacco]]<br />
<br />
Naturalmente, l'operazione deve essere fatta con una certa cura al fine di evitare di danneggiare il tubetto metallico.<br />
Al termine, pulite la parte interna con un pezzetto di carta assorbente da cucina od uno scovolino e provate ad inserire il sacchetto nuovo per verificare se entra fino in fondo senza impuntamenti. Se così non fosse, ricontrollate il tubetto metallico.<br />
<br />
Le Sheaffer Cadet e Craftsman montano un sacchetto da 16 (vedi [[tabella sacchetti]]). Come già indicato al capitolo 7 della pagina [[Smontare Sheaffer Snorkel]], dobbiamo tagliare il sacco alla giusta misura. Naturalmente, vige sempre la regola di tagliarlo lasciandolo eventualmente un poco più lungo del necessario per aggiustare la misura in seconda battuta. Se lo tagliate un poco più corto (uno o due millimetri!!), l'unico inconveniente sarà che caricherà un poco meno inchiostro. <br /><br />
<br />
In questo caso, dal momento che il gruppo pennino si può tranquillamente avvitare alla sezione, potrete montare il sacchetto sulla sezione anche senza aver montato il pennino. Questo vi darà agio di lavorare meglio.<br />
Come in fig. 17, mettete un poco di [[gommalacca]] (o shellac) sul colletto della sezione e calzateci il sacchetto nuovo.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-zona per gommalacca.jpg|400px|left|thumb|Fig.17 - Sheaffer Cadet "23" - Montaggio sacchetto]]<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-inserimento protez_sacco.jpg|400px|right|thumb|Fig.18 - Sheaffer Cadet "23" - Montaggio protezione sacchetto]]<br />
<br />
Passate un poco di talco (quale lubrificante) sull'esterno del sacchetto e rimontate il tubetto di protezione come in fig. 18.<br />
<br />
==Operazioni di riassemblaggio==<br />
<br />
A questo punto tutte le operazioni di ripristino funzionale della penna sono state eseguite, per cui non resta che effettuarne l'assemblaggio. Partendo con il montaggio del gruppo TD, ricordatevi di lubrificare con un velo di grasso il tubetto TD (vedi fig. 19) sia all'esterno (deve scorrere nell'O-Ring), sia all'interno (deve scorrere sopra la protezione del sacchetto), ed infine, un velo di grasso proteggerà le parti metalliche dall'ossidazione.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-manutenzione tubettoTD.jpg|400px|center|thumb|Fig.19 - Sheaffer Cadet "23" - Lubrificazione tubetto TD]]<br />
<br />
Infilate il Tubetto TD nel corpo (barrel), inserite la vite (magari dopo avere passato un velo di grasso SOLO sulla testa) e con un cacciavite rimontate la manopola. Riavvitate il gruppo TD (corpo,manopola e tubetto) sulla sezione. Volendo potete mettere un poco di [[gommalacca]] sull'accoppiamento. Ed infine, rimontate il gruppo pennino alla sezione. <br />
La vostra Sheaffer Cadet/Creaftman è pronta!<br />
Se volete, potete lucidarla con un panno morbido. Personalmente, se non avete l'esperienza/sensibilità,sconsiglierei vivamente di usare degli elettroutensili (es. dremel) per tale operazione. E' molto comodo, ma se esitate troppo su una zona o premete troppo, rischiate di fare delle brutte bruciature sulla vostra penna. Come sempre... a mano e con tanta [[pazienza]] è meglio!<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Cadet-TD-rimontata_e_ripulita.jpg|500px|center|thumb|Sheaffer Cadet "23"]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=50545Restauro Waterman 51162013-02-28T18:15:51Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]<br />
<br />
==Smontaggio della penna==<br />
Innanzitutto è bene ricordare che il fusto della penna è un unico pezzo, e non ci sono giunzioni di sorta. L'accesso all'interno del fusto si ottiene svitando il fondo del fusto (dalla parte vicino la levetta), aiutandosi con il calore.<br />
Una volta rimosso il "bottone" di chiusura si può procedere alla rimozione di tutti i residui di gomma all'interno del fusto aiutandosi con una sgorbia. Una volta rimossi i residui di gomma si può procedere alla rimozione del supporto del sacchetto. Questo è semplicemente inserito a pressione in un alloggiamento apposito ricavato nel fusto, lo si rimuove utilizzando il tubo più sottile spingendo prima dal lato della levetta dopodichè lo si può fare uscire aiutandosi con un ferretto. Una volta rimosso il supporto si può procedere con la rimozione del gruppo scrittura. Il tubo sottile ora servirà come estrattore per il gruppo scrittura, avendo cura di inserire il tubo di sfiato all'interno dell'estrattore. Il gruppo scrittura si può rimuovere posizionando l'intera penna sul blocco estrattore.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=50369Restauro Waterman 51162013-02-15T20:42:08Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
==Creazione dell'attrezzo==<br />
Dei tre tubi il più grande, dal diametro di 11/32" servirà per inserire il sacchetto all'interno della penna e, onde evitare di rovinare la levetta, o che questa intralci l'inserimento, sarà necessario tagliare un'apertura sul lato del tubo. Lucidare il tubo per una lunghezza di 60mm, onde evitare che imperfezioni del materiale possano rovinare la celluloide della penna. <br />
Nalla parte lucidata praticare un'apertura larga 4mm e lunga 40mm. Arrotondare tutti i bordi dell'apertura, con particolare attenzione agli spigoli vivi onde evitare che si possa lacerare il sacchetto o che si possa rovinare la celluloide della penna. Si può vedere l'attrezzo in Fig. 1.<br />
<br />
[[File:Insertore_Ink_Vue.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Insertore-InkVue.jpg&diff=50368File:Insertore-InkVue.jpg2013-02-15T20:40:11Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Insertore per una Waterman 5116
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto di una Waterman [[Waterman 5116|51...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Insertore per una [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Attrezzo autocostruito per l'inserimento del sacchetto di una [[Waterman]] [[Waterman 5116|5116]].<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Waterman_5116&diff=50364Restauro Waterman 51162013-02-14T16:33:41Z<p>AeRoberto: Creata pagina con '{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}} La Waterman Waterman 5116, anche nota come Waterman Ink-Vue è una penna in celluloide con un sistema ...'</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Waterman 5116}}<br />
<br />
La [[Waterman]] [[5116|Waterman 5116]], anche nota come [[Waterman]] [[Ink-Vue]] è una penna in [[celluloide]] con un sistema di caricamento assimilabile ad un sistema a pompetta con sfiatatoio (il [[bulb filler]]), in cui si usa una levetta per azionare un meccanismo che va a premere sul gommino.<br />
Esistono due versioni del sistema di [[caricamento Ink-Vue|Ink-Vue]], questa pagina tratta del restauro del modello [[5116|Waterman 5116]], riconoscibile dal fusto costruito in un unico pezzo; qualora il fusto fosse costituito da due pezzi, si tratta del modello [[84|Waterman 84]], per il quale la procedura è diversa.<br />
<br />
Per il restauro di questo modello sarà necessario creare un attrezzo e un sacchetto specifici, prima di procedere al restauro oltre agli attrezzi descritti alla pagina [[materiali ed attrezzature]], assicurarsi di avere i seguenti oggetti:<br />
* [[Tabella_sacchetti|Sacchetti di gomma]] n°20<br />
* [[:Image:O-Ring-Box.jpg|O-ring]] misura 7x1 mm<br />
* Tre tubi di ottone, lunghi almeno 6":<br />
:* N°1 tubo 11/32", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 3/16", spessore della parete ~0.014"<br />
:* N°1 tubo 1/4" (per questo tubo va bene qualsiasi materiale.<br />
<br />
Prima di iniziare a smontare la penna, è bene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-75-Cisele-Mk2-Confezione.jpg&diff=50136File:Parker-75-Cisele-Mk2-Confezione.jpg2013-01-30T12:25:13Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Foto di una Parker tipo 75
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Foto della confezione di una Photographed Brand::Parker modello Photographed Model::75, realizzata da R...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Foto di una [[Parker]] tipo [[75]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto della confezione di una [[Photographed Brand::Parker]] modello [[Photographed Model::75]], realizzata da Roberto, <br />
utente forum fountainpen.it AeRoberto. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of a [[Parker]] [[Parker_75|75]] boxing, by Roberto (utente forum fountainpen.it AeRoberto). <br />
Kindly provided by the author himself.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Parker Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-75-Cisele-Mk2-Capped.jpg&diff=50135File:Parker-75-Cisele-Mk2-Capped.jpg2013-01-30T12:12:55Z<p>AeRoberto: /* Informazioni */</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Foto di una [[Parker]] tipo [[Parker_75|75]] [[Ciselé]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto di una [[Photographed Brand::Parker]] [[Photographed Model::75]] [[Ciselé]], realizzata da AeRoberto. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of a [[Parker]] [[Parker_75|75]] [[Ciselé]] model, by AeRoberto. <br />
Kindly provided by the author himself.<br />
<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Parker Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-75-Cisele-Mk2-Capped.jpg&diff=50134File:Parker-75-Cisele-Mk2-Capped.jpg2013-01-30T11:17:21Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Foto di una Parker tipo 75 Ciselé.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Foto di una Photographed Brand::Parker [Photographed Model::75]] Ciselé, realiz...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Foto di una [[Parker]] tipo [[Parker_75|75]] [[Ciselé]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
<br />
==Informazioni==<br />
Foto di una [[Photographed Brand::Parker]] [Photographed Model::75]] [[Ciselé]], realizzata da AeRoberto. Gentilemente pubblicata e fornita dall'autore stesso.<br />
<br />
Photo of a [[Parker]] [[Parker_75|75]] [[Ciselé]] model, by AeRoberto. <br />
Kindly provided by the author himself.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
<br />
[[Category:Foto]]<br />
[[Category:Photos]]<br />
[[Category:Parker Photos]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=47510Smontaggio Parker Vacumatic2012-12-17T18:24:02Z<p>AeRoberto: /* Sostituzione del diaframma */</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il diaframma interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche attrezzo particolare. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata di caricamento "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di celluloide e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: blocco (''Vacumatic block'') e pinza (''Vacumatic wrench''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si può rimuovere il gruppo.<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|400|Fig. 2 - Pinza Vacumatic|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto}}<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>Ho un dubbio su questo, usando la mano debole (SX) io in genere ho meno controllo e mi viene il dubbio che sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte (DX). 8rino Forse è un dettaglio che possiamo togliere ?</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in celluloide. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (''vacumatic pump ejector''),<ref>dovrei averne un esemplare ma è solo un cilindretto di legno svasato in testa, appena trovo il tempo lo fotografo.</ref> ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] (Fig. 4).<ref>QUI SAREBBE OPPORTUNO DARE UN DIAMETRO ORIENTATIVO DEL TUBETTO, MAGARI QUELLO DELLA FOTO O IL MASSIMO DIAMETRO INTERNO DEL FUSTO</ref><br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del diaframma non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta.<br />
<br />
Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa.<br />
Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un'albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un'albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941; si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito<br />
<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
<gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Alberini_Vacumatic.jpg|Fig. 5 - Alberi di caricamento.<br />
File:Frese_Vacumatic.jpg|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.<br />
</gallery><br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il diaframma di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita<ref>Una foto di un diaframma nuovo non ci starebbe male</ref>. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
<gallery perrow=2 widths=400px heights=220px><br />
File:Pellet pusher.jpg|Fig. 8 - Pellet pusher.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.<br />
File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.<br />
</gallery><br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le gemme sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
[[File:Vacumatic_Jewels.jpg|400px|thumb|Fig. 12 - Esploso del meccanismo di ritenzione della clip.]]<br />
<br />
<references/></div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontare_Sheaffer_Snorkel&diff=47509Smontare Sheaffer Snorkel2012-12-17T17:58:47Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div><br />
{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio e rimontaggio per Sheaffer Snorkel}}<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Statesman.jpg|400px|center|thumb|Sheaffer Snorkel]]<br /><br />
<br />
Come già riportato in altri documenti, smontare una stilografica è sempre una soluzione estrema. Prima di procedere, leggete attentamente la pagina sui [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. Se dopo le "cure preliminari" qualcosa continua a non funzionare a dovere o, nel caso della [[Snorkel Pen]], se palesemente il sacco dell'inchiostro o le guarnizioni sono da sostituire, allora potete seguire la presente procedura.<br />
<br />
==Introduzione==<br />
<br />
Prima di entrare nel vivo della discussione relativa allo smontaggio, è bene spendere due righe sulle particolarità delle penne su cui andremo ad operare. <br />
La [[Snorkel Pen|Sheaffer Snorkel Pen]] è stata prodotta in vari modelli: con pennino “normale”:<br />
Special, Admiral, Saratoga e Sovereign.<br />
Con pennino conico ([[Triumph Nib]]):<br />
Statesman, Clipper, Valiant, Sentinel, Crest, Signature, Autograph, Triumph e Masterpiece.<br />
Le penne utilizzate per le fotografie presenti in questa procedura sono una Valiant (pennino bicolore in oro) ed una Statesman (pennino argento-palladio). A proposito del pennino, vorrei far notare a chi non lo conosce, che quella lieve incurvatura verso l'alto della punta è una caratteristica del pennino stesso, quindi, anche se a qualcuno farà ridere l’affermazione, non cercate di raddrizzarlo. (vedi fig. 1)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Statesman-Triumph-Nib.jpg|300px|center|thumb|Fig. 1 - Pennino [[Triumph]] ]]<br />
<br />
Occorre ricordare che queste penne montano un sacco #14 o #14,5 (vedi [[tabella sacchetti]]); inoltre, dato il meccanismo di compressione pneumatica, i sacchetti in silicone (maggiore spessore della parete = maggiore rigidità) in genere sono meno adatti rispetto a quelli in lattice. Maggiori informazioni, anche contrastanti con quanto detto, [http://www.vintagepens.com/FAQrepair/Snorkel_Touchdown_sacs.shtml in questa pagina in inglese].<br />
<br />
In generale si tratta di penne che possono contenere relativamente poco inchiostro, ma questo è tollerabile in quanto il bello della penna è proprio il piacere che nasce da fatto di sfruttare il suo particolare meccanismo per ricaricarla. <br />
Sul [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=368|"libro"], Frank Dubiel insiste che se propriamente riparata, una penna del genere permette comunque un elevato numero di parole. Il problema non è nel ridotto volume del serbatoio, ma nella perfetta tenuta del sistema pneumatico che ne permette la ricarica.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontata.jpg|400px|center|thumb|Fig. 2 - Sheaffer Snorkel smontata]]<br />
<br />
La [[Snorkel Pen]] per i modelli con pennino [[Triumph Nib|Triumph]], è una penna composta da una quindicina di pezzi e risulta abbastanza facile da smontare e rimontare. Presenta qualche difficoltà in più nel caso si debba cambiare il sacco dell’inchiostro, e con esso il set di guarnizioni.<br />
Il principio di funzionamento è analogo al sistema [[Touch Down]], salvo che per questo modello, c'è un ulteriore particolare che partecipa al sistema di ricarica: lo [[snorkel]], il quale permette di ricaricare la penna senza sporcarne il pennino.<br />
Al fine di determinare se la penna necessita della sostituzione del sacchetto, oppure degli o-ring possiamo fare una prova di tenuta. La prova di tenuta la si fa in una scodella (o simile) immergendo la penna nell'acqua caricando e scaricando il serbatoio. Si deve osservare se escono bollicine d'aria (proprio come fareste per la camera d'aria della bicicletta per trovare una eventuale foratura);questo di solito avviene tra sezione e fusto oppure da dietro (dove la manopola si avvita sul corpo) nei casi peggiori. E'opportuno farlo prima di smontare tutto per capire su quali parti intervenire.<br />
<br />
==Fuoriuscita dello snorkel ed estrazione del sistema di caricamento ==<br />
<br />
La prima cosa da fare per poter smontare il sistema di caricamento della penna è quello di metterla nelle stessa condizione di quando effettuiamo la ricarica dell’inchiostro, ovvero: ruotare il fondello in modo da fare uscire tutto il tubetto dello [[snorkel]] dal suo alloggiamento. (Vedi fig. 3, movimento 1). Dopo che il tubetto è giunto completamente al fondo corsa, tirate indietro la parte posteriore (vedi fig. 3, movimento 2)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Snorkel.jpg|300px|center|thumb|Fig. 3 - Sheaffer Snorkel estrazione snorkel]]<br />
<br />
==Separazione del gruppo pennino dal sistema di caricamento ==<br />
<br />
Per separare la parte anteriore (del pennino) da quella posteriore che contiene tutto il meccanismo di ricarica, dovremo svitare la zona indicata nella fig. 4. Dal momento che il corpo (barrel) sarà sigillato (o dovrebbe esserlo) alla sezione del pennino (section) tramite della [[gommalacca]], occorrerà aiutarsi [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|scaldando]] un poco la zona dove indicato nella figura.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Zona-Scaldare.jpg|300px|center|thumb|Fig. 4 - Zona da riscaldare]]<br />
<br />
Operate sempre con molta calma e senza forzare eccessivamente sulla sezione e sul corpo posteriore. Se avrete fatto una buona "preparazione", gli stessi si sviteranno (vedi fig. 5).<br />
Personalmente il mio concetto di "senza forzare eccessivamente" (in questo caso), si traduce nel fare l'operazione, per quanto possibile, solo usando le mani.<br />
Può accadere che la molla interna sia rotta o molto rugginosa. In questo caso avvertirete come un blocco improvviso al movimento di svitatura. <br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Corpo-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 5 - meccanismo di ricarica smontato]]<br />
<br />
==Estrazione della molla e smontaggio del tubo di ricarica ==<br />
<br />
Una volta estratto il tubo di ricarica (filler tube), dovremmo estrarre la molla (spring) presente all'interno del corpo (barrel).<br />
Questa operazione è estremamente facile, perché basta capovolgere il corpo e la molla scivola fuori. Qualora questo non accadesse, potete sempre prenderla con un paio di presselle e sfilarla (vedi fig. 6)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Molla.jpg|300px|center|thumb|Fig. 6 - estrazione della molla]]<br />
<br />
Passiamo ora allo smontaggio del tubo di ricarica. Il tubo di ricarica si estrae nella stessa direzione di quando è a riposo, ovvero verso la zona filettata che si unisce alla sezione. E' tenuto in sede dalla presenza di una vite con impronta a taglio, avvitata nel fondello. Per poterlo estrarre, bisogna munirsi di un cacciavite a lama, abbastanza lungo (circa 11-12 cm) da arrivare fino al fondo del tubo di ricarica (filler tube) come in fig. 7.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontaggio-Tubo-Ricarica.jpg|300px|center|thumb|Fig. 7 - smontaggio tubo di ricarica]]<br />
<br />
Tenendo fermo il tappo posteriore di plastica (blind cap), cominciate a girare lentamente il cacciavite finché sentirete la lama impegnarsi nella sede della vite; a questo punto potete iniziare a svitare. Quando il tappo sarà libero vi resterà in mano. Non dovrete fare altro che far scivolare fuori la vite e spingere il tubo di ricarica (vedi fig. 8). Quest'ultimo presenterà una certa resistenza data dall'attrito tra lo stesso e l'o-ring presente sul corpo (barrel). Tale o-ring ha lo scopo di garantire la tenuta all'aria nelle operazioni di ricarica. All'interno del tappo posteriore è presente un altro o-ring.<br />
<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Tubo-Ricarica.jpg|300px|center|thumb|Fig. 8 - estrazione tubo di ricarica]]<br />
<br />
==Separazione del pennino dalla sezione==<br />
<br />
La separazione del pennino dalla sezione, si rende necessaria qualora si abbia il bisogno di operare sul pennino, o molto più semplicemente per effettuare la sostituzione della guarnizione nella quale scorre lo snorkel.<br />
Se osservate la fig. 9, vedrete che la zona da separare è indicata con una linea rossa. In quella zona le due parti sono avvitate insieme.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontaggio-Pennino.jpg|300px|center|thumb|Fig. 9 - separazione pennino da sezione]]<br />
<br />
Occorre esercitare una certa forza (come sempre, possibilmente a mano), ma quasi certamente prima dovrete scaldare un poco la zona perché è probabile che sia stata sigillata con la [[gommalacca]] (shellac).<br />
Una volta separate le parti queste vi si presenteranno come nella fig. 10, dove è stata messa in evidenza la presenza della guarnizione che garantisce la tenuta al passaggio dell'aria tra lo [[snorkel]] e la parte interna della penna; tale guarnizione ha un verso, come si può vedere nella fig. 11: la parte "piana" va verso il serbatoio, la parte con il collarino verso il pennino. La tenuta all'aria è fondamentale per garantire un buon livello di ricarica, come del resto in tutti i sistemi di ricarica a compressione-depressione del serbatoio d'inchiostro.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Pennino-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 10 - pennino e sezione smontati]]<br />
<br />
La guarnizione è visibile anche nella fig. 11, dove potete vedere molto bene anche il pennino.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Guarnizione-Snorkel.jpg|300px|center|thumb|Fig. 11 - guarnizione snorkel]]<br />
<br />
==Smontaggio del sacchetto ==<br />
<br />
Ora la penna è smontata nelle sue parti fondamentali. Nel caso volessimo sostituire il sacchetto, dobbiamo procedere ad un ulteriore smontaggio. Dobbiamo rimuovere la protezione metallica del sacco (sac protector) dal particolare che contiene lo snorkel e sul quale è montato il sacchetto stesso. Per farvi capire cosa ci aspetta, ci avvarremo di alcune immagini virtuali.<br />
La fig. 12, ci mostra una sezione del particolare con la nomenclatura delle parti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Sezione-Gruppo-Alimentazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 12 - Sezione del gruppo sacco]]<br />
<br />
In rosso è indicato il canale dell'inchiostro (primary feed) che è inserito nello snorkel e che permette, la risalita dell'inchiostro aspirato, in giallo arancione è rappresentato il sacco (sac), il quale è intestato su una boccola in plastica nera (section plug) che trattiene anteriormente il tubetto dello snorkel e che posteriormente offre il collare per il montaggio del sacco dell'inchiostro. Il sacco, a sua volta è contenuto nella protezione metallica (sac protector). <br />
Per riuscire a cambiare il sacco noi dovremo estrarre la boccola in plastica dalla protezione del sacco metallica.<br />
<br />
Esistono due metodi per farlo, il primo sarà accennato per completezza di informazione, mentre il secondo è quello che è stato usato in questa procedura e che risulta meno "invasivo" per i particolari in oggetto.<br />
Prima di tutto però, indipendentemente dal metodo che sceglieremo, dovremo fare un'operazione che è comune ad entrambi e cioè, quella di liberare la boccola plastica da un eventuale aggraffaggio della protezione del sacco metallica.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Prep-Rimozione-Protezione-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 13 - operazione preliminare per liberare la boccola]]<br />
<br />
La zona in cui operare è quella evidenziata dalle frecce delle fig. 13. Se il sacco non è mai stato sostituito, è probabile che il pezzo si presenti come in figura, mentre se è già stato sostituito, è probabile che nelle zone indicate (od anche nel resto della circonferenza del pezzo) siano state effettuate delle deformazioni del metallo per aggraffarlo sulla parte plastica.<br />
A questo punto non ci rimane che scostare appena il metallo dalla plastica. Iniziamo con inserire la lama di un piccolo cacciavite a taglio o analogo (cutter, lamierino, etc.) lungo il perimetro di accoppiamento indicato dalle frecce rosse in fig. 13 in modo da permettere alla boccola di uscire dalla sede. Fate le operazioni con molta calma perché la zona non è agevole da trattare, ma soprattutto perché con cacciaviti molto piccoli e/o cutter è '''molto facile farsi male'''.<br />
Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non abbiate fretta. Quando non ci sono più ostruzioni dovute al metallo deformato, possiamo passare a i due metodi per l'estrazione della boccola.<br />
<br />
===Primo metodo===<br />
Il metodo, forse più rapido e che probabilmente potrebbe (condizionale, non è detto) richiedere la sostituzione della parte in plastica che contiene il tubetto dello snorkel, è estremamente facile e sfrutta il principio del cavatappi.<br />
Si tratta di sfilare il tubetto dello snorkel cercando di non danneggiarlo/piegarlo come in fig. 14.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Sezione-Estrazione-Tubetto-Snorkel.jpg|250px|center|thumb|Fig. 14 - estrazione del tubetto Snorkel]]<br />
<br />
Una volta sfilato il tubetto, si può usare una vite autofilettante da avvitare nella parte plastica come in fig. 15.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Vite.jpg|250px|center|thumb|Fig. 15 - inserimento della vite nella sezione dello snorkel]]<br />
<br />
Cercate di trovare un buon equilibrio tra quanto avvitare la vite e la tenuta restituita dall'accoppiamento. Questo vuol dire che se avvitate la vite quasi fino al fondo, sicuramente la stessa offrirà una buona tenuta allo strappo in fase di estrazione (vedi fig. 15), ma rovinerà tutta la sede del tubetto dello snorkel e probabilmente questo non terrà più quando dovrete reinserirlo. Per contro, se la avvitate troppo poco, quando farete lo sforzo in direzione della freccia (vedi fig. 15 e 16), tirando la testa della vite, per esempio, con una pinza rischierete che il filetto della vite possa strappare la plastica senza che la sezione che tiene il tubetto dello snorkel si muova. Ecco perché all'inizio Vi è stato detto che potrebbe essere poi necessario sostituire il particolare. Come in tutte le cose "la verità stà in mezzo!", e cioè avvitate un poco e provate ad estrarre, se vi accorgete che sta cedendo la plastica senza che il pezzo si muova, avvitate ancora per un giro e riprovate.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Estrazione-Sezione.jpg|250px|center|thumb|Fig. 16 - estrazione della sezione dello snorkel]]<br />
<br />
===Secondo metodo=== <br />
<br />
Il secondo metodo è un poco più laborioso, ma tutela maggiormente l'integrità dei pezzi. Se fatto bene e con pochi accorgimenti, il vostro supporto plastico dello snorkel (e del sacchetto) non subirà danni.<br />
Partendo dal presupposto che dobbiamo cambiare il sacco, questo vuol dire che lo stesso è inutilizzabile (rotto o cristallizzato); e quindi che gli ulteriori danneggiamenti che ora andremo a fare non peggioreranno le cose.<br />
Inserite nel foro di areazione posteriore della protezione metallica del sacco un tubetto come in fig. 17.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tubetto-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 17 - Utilizzo del tubetto per l'estrazione]]<br />
<br />
Per i motivi che abbiamo detto sopra, non preoccupatevi se dovete sfondare il sacco. In questo caso è stato usato un tubetto in ottone di diametro esterno pari a 3 mm, e diametro interno di 1,8 mm. Nella fig. 17 il tubetto è rappresentato in colore verde.<br />
Il fatto di usare un tubetto ci consente di poter spingere sulla parte plastica senza andare a danneggiare il canale per l'inchiostro (di colore rosso) presente all'interno del tubetto dello snorkel, in quanto la parte sporgente deve finire nella parte cava del tubetto verde. ATTENZIONE! Se il tubetto centrale dello snorkel non finisce all'interno del tubetto, c'è il rischio che spingendo questi si possa rompere. E' l'unica operazione delicata. Fate le cose con molta calma e [[pazienza]]! Fatto questo, scaldate leggermente con un phon la sezione di accoppiamento tra il nottolino plastico che trattiene il tubetto dello snorkel e la parte metallica che la contiene. Spingete e la parte plastica uscirà come in fig. 18.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Gruppo-Alimentazione-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 18 - gruppo snorkel smontato]]<br />
<br />
Nel caso non abbiate a disposizione un tubetto delle dimensioni di cui sopra, o nel caso la protezione metallica del sacco abbia un foro più piccolo e non riusciate a farlo entrare, potete usare in alternativa un tondino pieno.<br />
Vediamo come. Prendete un tondino di circa 2 mm di diametro ed inseritelo come descritto sopra (vedi fig. 19).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tondino-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 19 - Utilizzo del tondino per l'estrazione]]<br />
<br />
L'unica variazione rispetto a quanto descritto sopra (utilizzo del tubetto) è che dovremo cercare di utilizzarlo sulla spalla del nottolino plastico anziché in centro. Questo per evitare di danneggiare la parte plastica (canale per inchiostro) dello snorkel che fuoriesce al centro. Nella fig. 19 il canale per l'inchiostro è di colore nero e il tondino (inclinato) è di colore rosso.<br />
Come sopra, scaldate e spingete, cercando di spingere non solo in un punto ma spostandovi sulla spalla del nottolino plastico che tiene il tubicino dello snorkel.<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto ==<br />
<br />
Prima di procedere alla sostituzione del sacchetto, occorre accertarsi che il tubo di protezione (metallico) sia libero da ogni residuo del vecchio sacco. La presenza di residui all'interno del tubo ostacolerebbe l'inserimento del nuovo sacco. La pulizia si può fare semplicemente con l'utilizzo di uno scovolino metallico con il quale "grattare" (azione meccanica) gli eventuali depositi interni del vecchio sacco. Questo in linea di principio, poi ognuno potrà ingegnarsi nel metodo che ritiene migliore per ottenere lo stesso risultato. (Un metodo pratico ed abbastanza comodo per rimuovere i residui del vecchio sacco è quello di ripassare una punta Ø6 mm a mano, come se fosse un alesatore)<br />
<br />
<br />
Una prova empirica che ci permette di valutarne l'efficacia è quella di prendere il nuovo sacco e provare ad infilarlo. Se, senza nessun ausilio (tipo bastoncino che spinge o simili), il sacco arriva fino al fondo, la sede è pulita. Se invece oppone resistenza e si piega, vuol dire che il vostro lavoro di pulizia non è ancora sufficiente, per cui ricontrollate. Come sempre la [[pazienza]] sarà il vostro migliore alleato.<br />
<br />
Per quanto riguarda la Snorkel, proprio per le ridotte dimensioni del sacchetto, occorre sfruttare tutto il possibile, ovvero, il sacchetto deve toccare il fondo della protezione. Come fare a prendere la dimensione in modo (empirico) corretto?<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Lunghezza-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 20 - Lunghezza utile del sacco]]<br />
<br />
Come si può vedere nella fig. 20, dobbiamo considerare la lunghezza tra la battuta sulla boccola in plastica dove dovrà essere imboccato il nuovo sacco (linea rossa) e la parete posteriore della protezione metallica (linea verde). Possiamo fare una misura empirica e tagliare il sacco leggermente più lungo. Tendenzialmente, ogni volta che dobbiamo tagliare un sacco, nel dubbio, tagliamolo leggermente più lungo. Questo perché non sarà un problema accorciarlo un poco in seconda battuta, mentre è assolutamente impossibile allungarlo. Fatto il taglio, possiamo provare ad imboccarlo sulla boccola ed a inserirlo nella protezione spingendolo fino a toccarne il fondo (questo è visibile guardando il foro posteriore di areazione). Con un calibro possiamo misurare di quanto deve ancora entrare la boccola per andare in battuta contro la protezione metallica, ed a questo punto possiamo eventualmente ritoccare la lunghezza del sacco della stessa misura. Avremo così, con buona approssimazione, tagliato il sacco alla massima lunghezza sfruttabile. <br />
<br />
Una volta che la sede della protezione metallica sarà pronta ad accogliere senza intoppi il nuovo sacco e che il sacco sarà tagliato della giusta lunghezza, possiamo montarlo sul nottolino plastico ricordandoci di cementarne il colletto con il sigillante ([[gommalacca]]/shellac) come in fig. 21.<br />
<br />
[[File: Sheaffer-Snorkel-Sacco-Montato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 21 - Nuovo sacco montato]]<br />
<br />
Nella stessa figura si può vedere come il sacco sia stato passato abbondantemente nel talco. Il talco, nell'industria della gomma, e considerato un lubrificante naturale, e quindi adatto al nostro scopo di lubrificare il sacchetto per facilitarne l'inserzione nel tubetto metallico di protezione. Prima di inserirlo definitivamente dentro alla sua sede potremmo mettere un poco di sigillante sui fianchi della boccola plastica (vedi fig. 22 - indicazione sigillante - colore rosso), per garantire che l'aria non si disperda attraverso questo accoppiamento. Non è strettamente necessario, ma aiuta.<br />
Dopodiché potremo inserire tutto il gruppo all'interno del tubetto di protezione metallico facendo attenzione a far combaciare i 4 settori presenti sulla plastica con i 4 settori presenti sulla parte metallica come da fig. 21 (frecce di colore blu).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 22 - sigillatura e inserimento del sacco]]<br />
<br />
Se nella fase di smontaggio della parte metallica, (fig. 13 - zone da allentare) avete leggermente deformato il metallo verso l'esterno, ora potete provvedere con una pinza e molto delicatamente, a schiacciare i bordi per ripristinare il profilo. Fatto questo, il vostro gruppo con il nuovo sacchetto è pronto per essere rimontato.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna ==<br />
Il rimontaggio della penna non presenta particolari problemi una volta che l'avete smontata. Tenete presente un paio di cose: la prima è che la sezione presenta 4 settori, esattamente come il gruppo del sacco, e che dovrete alloggiare quest'ultimo centrando i 4 settori (vedi fig. 23).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Dettaglio-Sezione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 23 - dettaglio della sezione]]<br />
<br />
La seconda è che dovrete far combaciare il taglio a fetta di salame del tubicino dello snorkel, con la stessa sagoma presente sull'alimentatore del pennino (vedi fig. 24).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Dettaglio-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 24 - dettaglio dello snorkel estratto]]<br />
<br />
Qualora questo non fosse allineato come in fig. 24, estraete il gruppo del sacco e ruotatelo di quante tacche servono per riportarlo in allineamento (le tacche sono indicate dalle frecce rosse nella fig. 23).<br />
<br />
Nei montaggi, ricordatevi sempre di dare un velo di grasso al silicone o vaselina alle parti in scorrimento: il tubicino dello snorkel ed il tubetto del gruppo di ricarica. Prima di rimontare la molla, possiamo approfittarne per ripulirla e lubrificarla. La molla è realizzata in acciaio al carbonio e quindi soggetta all'ossidazione. Se la penna è stata lavata, la molla sicuramente si è bagnata e potrebbe presentarsi come in fig. 25. In questo caso potete versare sopra alla stessa un poco d'olio. (vedi fig. 26). Se non avete un olio per meccanismi (quello nei barattolini con il beccuccio), potete anche usare dell'olio da cucina (faremo di necessità virtù). Pulite delicatamente la molla con un tovagliolino imbevuto d'olio esternamente ed internamente (vedi fig. 27). Quando la molla è pulita ed oliata come in fig. 28 possiamo rimontarla.<br />
<br />
<gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Ossidata.jpg|Fig. 25 - Molla ossidata<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Oliata-Esternamente.jpg|Fig. 26 - Molla oliata esternamente<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Oliata-Internamente.jpg|Fig. 27 - Molla oliata internamente<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Rimontare.jpg|Fig. 28 - Molla pronta per essere rimontata<br />
</gallery><br />
<br />
Quindi rimettete la molla sopra alla protezione del sacco e rimontate tutto il gruppo di ricarica (tubetto nel corpo, vite nel tubetto e manopola posteriore). A questo punto, prima di sigillare definitivamente l'accoppiamento tra sezione e fusto con il serbatoio, sarebbe buona norma provare che il sistema funzioni onde evitare di dover riscaldare la zona per rismontare il tutto. Solitamente per questi accoppiamenti provvisori, si possono usare dei riempitivi. Uno di questi "sigillanti" facile da reperire in qualunque negozio per bricolage o ferramenta è il nastro di teflon da idraulica.<br />
Ha il vantaggio di essere autolubrificante, di essere di spessore molto ridotto e di essere facilmente removibile.<br />
<br />
Quindi, prendete la parte filettata della sezione, dategli un giro di nastro di teflon (seguendo il senso del filetto) <br />
come in fig. 29 ed avvitate il tutto. Il fatto di usare il nastro di teflon, presuppone che Voi abbiate una certa attenzione/sensibilità in quello che state facendo.<br />
Se avvitando sentite che la coppia di serraggio che state facendo con le mani (lo sforzo) aumenta troppo, fermatevi e togliete un giro di nastro. Questo per evitare di rompere il corpo della penna nella zona della filettatura. In questo tipo di operazioni, conviene sempre procedere per approssimazioni successive senza mai stressare troppo i componenti. <br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Zona-Nastro.jpg|300px|center|thumb|Fig. 29 - dettaglio della zona da nastrare con teflon]]<br />
<br />
Ora potete provare la vostra penna. Se il lavoro è stato fatto bene e se gli o-ring di guarnizione lavorano non dovreste avere problemi a caricare l'inchiostro. Tenete presente che, come detto all'inizio, la snorkel non ha una grande capacità di carica (dovuta alla dimensione del sacco che utilizza), però, quando scaricate il serbatoio dovrebbe farvi un piccolo getto e non gocciolare.<br />
Se il risultato è soddisfacente, potete eventualmente rimuovere il nastro di teflon e sigillare con normale [[gommalacca]].</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontare_Sheaffer_Snorkel&diff=47508Smontare Sheaffer Snorkel2012-12-17T17:56:33Z<p>AeRoberto: Correzione del link al sito di Nishimura.</p>
<hr />
<div><br />
{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio e rimontaggio per Sheaffer Snorkel}}<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Statesman.jpg|400px|center|thumb|Sheaffer Snorkel]]<br /><br />
<br />
Come già riportato in altri documenti, smontare una stilografica è sempre una soluzione estrema. Prima di procedere, leggete attentamente la pagina sui [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. Se dopo le "cure preliminari" qualcosa continua a non funzionare a dovere o, nel caso della [[Snorkel Pen]], se palesemente il sacco dell'inchiostro o le guarnizioni sono da sostituire, allora potete seguire la presente procedura.<br />
<br />
==Introduzione==<br />
<br />
Prima di entrare nel vivo della discussione relativa allo smontaggio, è bene spendere due righe sulle particolarità delle penne su cui andremo ad operare. <br />
La [[Snorkel Pen|Sheaffer Snorkel Pen]] è stata prodotta in vari modelli: con pennino “normale”:<br />
Special, Admiral, Saratoga e Sovereign.<br />
Con pennino conico ([[Triumph Nib]]):<br />
Statesman, Clipper, Valiant, Sentinel, Crest, Signature, Autograph, Triumph e Masterpiece.<br />
Le penne utilizzate per le fotografie presenti in questa procedura sono una Valiant (pennino bicolore in oro) ed una Statesman (pennino argento-palladio). A proposito del pennino, vorrei far notare a chi non lo conosce, che quella lieve incurvatura verso l'alto della punta è una caratteristica del pennino stesso, quindi, anche se a qualcuno farà ridere l’affermazione, non cercate di raddrizzarlo. (vedi fig. 1)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Statesman-Triumph-Nib.jpg|300px|center|thumb|Fig. 1 - Pennino [[Triumph]] ]]<br />
<br />
Occorre ricordare che queste penne montano un sacco #14 o #14,5 (vedi [[tabella sacchetti]]); inoltre, dato il meccanismo di compressione pneumatica, i sacchetti in silicone (maggiore spessore della parete = maggiore rigidità) in genere sono meno adatti rispetto a quelli in lattice. Maggiori informazioni, anche contrastanti con quanto detto [http://www.vintagepens.com/FAQrepair/Snorkel_Touchdown_sacs.shtml in questa pagina in inglese].<br />
<br />
In generale si tratta di penne che possono contenere relativamente poco inchiostro, ma questo è tollerabile in quanto il bello della penna è proprio il piacere che nasce da fatto di sfruttare il suo particolare meccanismo per ricaricarla. <br />
Sul [http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=368|"libro"], Frank Dubiel insiste che se propriamente riparata, una penna del genere permette comunque un elevato numero di parole. Il problema non è nel ridotto volume del serbatoio, ma nella perfetta tenuta del sistema pneumatico che ne permette la ricarica.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontata.jpg|400px|center|thumb|Fig. 2 - Sheaffer Snorkel smontata]]<br />
<br />
La [[Snorkel Pen]] per i modelli con pennino [[Triumph Nib|Triumph]], è una penna composta da una quindicina di pezzi e risulta abbastanza facile da smontare e rimontare. Presenta qualche difficoltà in più nel caso si debba cambiare il sacco dell’inchiostro, e con esso il set di guarnizioni.<br />
Il principio di funzionamento è analogo al sistema [[Touch Down]], salvo che per questo modello, c'è un ulteriore particolare che partecipa al sistema di ricarica: lo [[snorkel]], il quale permette di ricaricare la penna senza sporcarne il pennino.<br />
Al fine di determinare se la penna necessita della sostituzione del sacchetto, oppure degli o-ring possiamo fare una prova di tenuta. La prova di tenuta la si fa in una scodella (o simile) immergendo la penna nell'acqua caricando e scaricando il serbatoio. Si deve osservare se escono bollicine d'aria (proprio come fareste per la camera d'aria della bicicletta per trovare una eventuale foratura);questo di solito avviene tra sezione e fusto oppure da dietro (dove la manopola si avvita sul corpo) nei casi peggiori. E'opportuno farlo prima di smontare tutto per capire su quali parti intervenire.<br />
<br />
==Fuoriuscita dello snorkel ed estrazione del sistema di caricamento ==<br />
<br />
La prima cosa da fare per poter smontare il sistema di caricamento della penna è quello di metterla nelle stessa condizione di quando effettuiamo la ricarica dell’inchiostro, ovvero: ruotare il fondello in modo da fare uscire tutto il tubetto dello [[snorkel]] dal suo alloggiamento. (Vedi fig. 3, movimento 1). Dopo che il tubetto è giunto completamente al fondo corsa, tirate indietro la parte posteriore (vedi fig. 3, movimento 2)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Snorkel.jpg|300px|center|thumb|Fig. 3 - Sheaffer Snorkel estrazione snorkel]]<br />
<br />
==Separazione del gruppo pennino dal sistema di caricamento ==<br />
<br />
Per separare la parte anteriore (del pennino) da quella posteriore che contiene tutto il meccanismo di ricarica, dovremo svitare la zona indicata nella fig. 4. Dal momento che il corpo (barrel) sarà sigillato (o dovrebbe esserlo) alla sezione del pennino (section) tramite della [[gommalacca]], occorrerà aiutarsi [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|scaldando]] un poco la zona dove indicato nella figura.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Zona-Scaldare.jpg|300px|center|thumb|Fig. 4 - Zona da riscaldare]]<br />
<br />
Operate sempre con molta calma e senza forzare eccessivamente sulla sezione e sul corpo posteriore. Se avrete fatto una buona "preparazione", gli stessi si sviteranno (vedi fig. 5).<br />
Personalmente il mio concetto di "senza forzare eccessivamente" (in questo caso), si traduce nel fare l'operazione, per quanto possibile, solo usando le mani.<br />
Può accadere che la molla interna sia rotta o molto rugginosa. In questo caso avvertirete come un blocco improvviso al movimento di svitatura. <br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Corpo-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 5 - meccanismo di ricarica smontato]]<br />
<br />
==Estrazione della molla e smontaggio del tubo di ricarica ==<br />
<br />
Una volta estratto il tubo di ricarica (filler tube), dovremmo estrarre la molla (spring) presente all'interno del corpo (barrel).<br />
Questa operazione è estremamente facile, perché basta capovolgere il corpo e la molla scivola fuori. Qualora questo non accadesse, potete sempre prenderla con un paio di presselle e sfilarla (vedi fig. 6)<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Molla.jpg|300px|center|thumb|Fig. 6 - estrazione della molla]]<br />
<br />
Passiamo ora allo smontaggio del tubo di ricarica. Il tubo di ricarica si estrae nella stessa direzione di quando è a riposo, ovvero verso la zona filettata che si unisce alla sezione. E' tenuto in sede dalla presenza di una vite con impronta a taglio, avvitata nel fondello. Per poterlo estrarre, bisogna munirsi di un cacciavite a lama, abbastanza lungo (circa 11-12 cm) da arrivare fino al fondo del tubo di ricarica (filler tube) come in fig. 7.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontaggio-Tubo-Ricarica.jpg|300px|center|thumb|Fig. 7 - smontaggio tubo di ricarica]]<br />
<br />
Tenendo fermo il tappo posteriore di plastica (blind cap), cominciate a girare lentamente il cacciavite finché sentirete la lama impegnarsi nella sede della vite; a questo punto potete iniziare a svitare. Quando il tappo sarà libero vi resterà in mano. Non dovrete fare altro che far scivolare fuori la vite e spingere il tubo di ricarica (vedi fig. 8). Quest'ultimo presenterà una certa resistenza data dall'attrito tra lo stesso e l'o-ring presente sul corpo (barrel). Tale o-ring ha lo scopo di garantire la tenuta all'aria nelle operazioni di ricarica. All'interno del tappo posteriore è presente un altro o-ring.<br />
<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Estrazione-Tubo-Ricarica.jpg|300px|center|thumb|Fig. 8 - estrazione tubo di ricarica]]<br />
<br />
==Separazione del pennino dalla sezione==<br />
<br />
La separazione del pennino dalla sezione, si rende necessaria qualora si abbia il bisogno di operare sul pennino, o molto più semplicemente per effettuare la sostituzione della guarnizione nella quale scorre lo snorkel.<br />
Se osservate la fig. 9, vedrete che la zona da separare è indicata con una linea rossa. In quella zona le due parti sono avvitate insieme.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Smontaggio-Pennino.jpg|300px|center|thumb|Fig. 9 - separazione pennino da sezione]]<br />
<br />
Occorre esercitare una certa forza (come sempre, possibilmente a mano), ma quasi certamente prima dovrete scaldare un poco la zona perché è probabile che sia stata sigillata con la [[gommalacca]] (shellac).<br />
Una volta separate le parti queste vi si presenteranno come nella fig. 10, dove è stata messa in evidenza la presenza della guarnizione che garantisce la tenuta al passaggio dell'aria tra lo [[snorkel]] e la parte interna della penna; tale guarnizione ha un verso, come si può vedere nella fig. 11: la parte "piana" va verso il serbatoio, la parte con il collarino verso il pennino. La tenuta all'aria è fondamentale per garantire un buon livello di ricarica, come del resto in tutti i sistemi di ricarica a compressione-depressione del serbatoio d'inchiostro.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Pennino-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 10 - pennino e sezione smontati]]<br />
<br />
La guarnizione è visibile anche nella fig. 11, dove potete vedere molto bene anche il pennino.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Valiant-Guarnizione-Snorkel.jpg|300px|center|thumb|Fig. 11 - guarnizione snorkel]]<br />
<br />
==Smontaggio del sacchetto ==<br />
<br />
Ora la penna è smontata nelle sue parti fondamentali. Nel caso volessimo sostituire il sacchetto, dobbiamo procedere ad un ulteriore smontaggio. Dobbiamo rimuovere la protezione metallica del sacco (sac protector) dal particolare che contiene lo snorkel e sul quale è montato il sacchetto stesso. Per farvi capire cosa ci aspetta, ci avvarremo di alcune immagini virtuali.<br />
La fig. 12, ci mostra una sezione del particolare con la nomenclatura delle parti.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Sezione-Gruppo-Alimentazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 12 - Sezione del gruppo sacco]]<br />
<br />
In rosso è indicato il canale dell'inchiostro (primary feed) che è inserito nello snorkel e che permette, la risalita dell'inchiostro aspirato, in giallo arancione è rappresentato il sacco (sac), il quale è intestato su una boccola in plastica nera (section plug) che trattiene anteriormente il tubetto dello snorkel e che posteriormente offre il collare per il montaggio del sacco dell'inchiostro. Il sacco, a sua volta è contenuto nella protezione metallica (sac protector). <br />
Per riuscire a cambiare il sacco noi dovremo estrarre la boccola in plastica dalla protezione del sacco metallica.<br />
<br />
Esistono due metodi per farlo, il primo sarà accennato per completezza di informazione, mentre il secondo è quello che è stato usato in questa procedura e che risulta meno "invasivo" per i particolari in oggetto.<br />
Prima di tutto però, indipendentemente dal metodo che sceglieremo, dovremo fare un'operazione che è comune ad entrambi e cioè, quella di liberare la boccola plastica da un eventuale aggraffaggio della protezione del sacco metallica.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Prep-Rimozione-Protezione-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 13 - operazione preliminare per liberare la boccola]]<br />
<br />
La zona in cui operare è quella evidenziata dalle frecce delle fig. 13. Se il sacco non è mai stato sostituito, è probabile che il pezzo si presenti come in figura, mentre se è già stato sostituito, è probabile che nelle zone indicate (od anche nel resto della circonferenza del pezzo) siano state effettuate delle deformazioni del metallo per aggraffarlo sulla parte plastica.<br />
A questo punto non ci rimane che scostare appena il metallo dalla plastica. Iniziamo con inserire la lama di un piccolo cacciavite a taglio o analogo (cutter, lamierino, etc.) lungo il perimetro di accoppiamento indicato dalle frecce rosse in fig. 13 in modo da permettere alla boccola di uscire dalla sede. Fate le operazioni con molta calma perché la zona non è agevole da trattare, ma soprattutto perché con cacciaviti molto piccoli e/o cutter è '''molto facile farsi male'''.<br />
Prendetevi tutto il tempo che vi serve e non abbiate fretta. Quando non ci sono più ostruzioni dovute al metallo deformato, possiamo passare a i due metodi per l'estrazione della boccola.<br />
<br />
===Primo metodo===<br />
Il metodo, forse più rapido e che probabilmente potrebbe (condizionale, non è detto) richiedere la sostituzione della parte in plastica che contiene il tubetto dello snorkel, è estremamente facile e sfrutta il principio del cavatappi.<br />
Si tratta di sfilare il tubetto dello snorkel cercando di non danneggiarlo/piegarlo come in fig. 14.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Sezione-Estrazione-Tubetto-Snorkel.jpg|250px|center|thumb|Fig. 14 - estrazione del tubetto Snorkel]]<br />
<br />
Una volta sfilato il tubetto, si può usare una vite autofilettante da avvitare nella parte plastica come in fig. 15.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Vite.jpg|250px|center|thumb|Fig. 15 - inserimento della vite nella sezione dello snorkel]]<br />
<br />
Cercate di trovare un buon equilibrio tra quanto avvitare la vite e la tenuta restituita dall'accoppiamento. Questo vuol dire che se avvitate la vite quasi fino al fondo, sicuramente la stessa offrirà una buona tenuta allo strappo in fase di estrazione (vedi fig. 15), ma rovinerà tutta la sede del tubetto dello snorkel e probabilmente questo non terrà più quando dovrete reinserirlo. Per contro, se la avvitate troppo poco, quando farete lo sforzo in direzione della freccia (vedi fig. 15 e 16), tirando la testa della vite, per esempio, con una pinza rischierete che il filetto della vite possa strappare la plastica senza che la sezione che tiene il tubetto dello snorkel si muova. Ecco perché all'inizio Vi è stato detto che potrebbe essere poi necessario sostituire il particolare. Come in tutte le cose "la verità stà in mezzo!", e cioè avvitate un poco e provate ad estrarre, se vi accorgete che sta cedendo la plastica senza che il pezzo si muova, avvitate ancora per un giro e riprovate.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Estrazione-Sezione.jpg|250px|center|thumb|Fig. 16 - estrazione della sezione dello snorkel]]<br />
<br />
===Secondo metodo=== <br />
<br />
Il secondo metodo è un poco più laborioso, ma tutela maggiormente l'integrità dei pezzi. Se fatto bene e con pochi accorgimenti, il vostro supporto plastico dello snorkel (e del sacchetto) non subirà danni.<br />
Partendo dal presupposto che dobbiamo cambiare il sacco, questo vuol dire che lo stesso è inutilizzabile (rotto o cristallizzato); e quindi che gli ulteriori danneggiamenti che ora andremo a fare non peggioreranno le cose.<br />
Inserite nel foro di areazione posteriore della protezione metallica del sacco un tubetto come in fig. 17.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tubetto-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 17 - Utilizzo del tubetto per l'estrazione]]<br />
<br />
Per i motivi che abbiamo detto sopra, non preoccupatevi se dovete sfondare il sacco. In questo caso è stato usato un tubetto in ottone di diametro esterno pari a 3 mm, e diametro interno di 1,8 mm. Nella fig. 17 il tubetto è rappresentato in colore verde.<br />
Il fatto di usare un tubetto ci consente di poter spingere sulla parte plastica senza andare a danneggiare il canale per l'inchiostro (di colore rosso) presente all'interno del tubetto dello snorkel, in quanto la parte sporgente deve finire nella parte cava del tubetto verde. ATTENZIONE! Se il tubetto centrale dello snorkel non finisce all'interno del tubetto, c'è il rischio che spingendo questi si possa rompere. E' l'unica operazione delicata. Fate le cose con molta calma e [[pazienza]]! Fatto questo, scaldate leggermente con un phon la sezione di accoppiamento tra il nottolino plastico che trattiene il tubetto dello snorkel e la parte metallica che la contiene. Spingete e la parte plastica uscirà come in fig. 18.<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Gruppo-Alimentazione-Smontato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 18 - gruppo snorkel smontato]]<br />
<br />
Nel caso non abbiate a disposizione un tubetto delle dimensioni di cui sopra, o nel caso la protezione metallica del sacco abbia un foro più piccolo e non riusciate a farlo entrare, potete usare in alternativa un tondino pieno.<br />
Vediamo come. Prendete un tondino di circa 2 mm di diametro ed inseritelo come descritto sopra (vedi fig. 19).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Tondino-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 19 - Utilizzo del tondino per l'estrazione]]<br />
<br />
L'unica variazione rispetto a quanto descritto sopra (utilizzo del tubetto) è che dovremo cercare di utilizzarlo sulla spalla del nottolino plastico anziché in centro. Questo per evitare di danneggiare la parte plastica (canale per inchiostro) dello snorkel che fuoriesce al centro. Nella fig. 19 il canale per l'inchiostro è di colore nero e il tondino (inclinato) è di colore rosso.<br />
Come sopra, scaldate e spingete, cercando di spingere non solo in un punto ma spostandovi sulla spalla del nottolino plastico che tiene il tubicino dello snorkel.<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto ==<br />
<br />
Prima di procedere alla sostituzione del sacchetto, occorre accertarsi che il tubo di protezione (metallico) sia libero da ogni residuo del vecchio sacco. La presenza di residui all'interno del tubo ostacolerebbe l'inserimento del nuovo sacco. La pulizia si può fare semplicemente con l'utilizzo di uno scovolino metallico con il quale "grattare" (azione meccanica) gli eventuali depositi interni del vecchio sacco. Questo in linea di principio, poi ognuno potrà ingegnarsi nel metodo che ritiene migliore per ottenere lo stesso risultato. (Un metodo pratico ed abbastanza comodo per rimuovere i residui del vecchio sacco è quello di ripassare una punta Ø6 mm a mano, come se fosse un alesatore)<br />
<br />
<br />
Una prova empirica che ci permette di valutarne l'efficacia è quella di prendere il nuovo sacco e provare ad infilarlo. Se, senza nessun ausilio (tipo bastoncino che spinge o simili), il sacco arriva fino al fondo, la sede è pulita. Se invece oppone resistenza e si piega, vuol dire che il vostro lavoro di pulizia non è ancora sufficiente, per cui ricontrollate. Come sempre la [[pazienza]] sarà il vostro migliore alleato.<br />
<br />
Per quanto riguarda la Snorkel, proprio per le ridotte dimensioni del sacchetto, occorre sfruttare tutto il possibile, ovvero, il sacchetto deve toccare il fondo della protezione. Come fare a prendere la dimensione in modo (empirico) corretto?<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Lunghezza-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 20 - Lunghezza utile del sacco]]<br />
<br />
Come si può vedere nella fig. 20, dobbiamo considerare la lunghezza tra la battuta sulla boccola in plastica dove dovrà essere imboccato il nuovo sacco (linea rossa) e la parete posteriore della protezione metallica (linea verde). Possiamo fare una misura empirica e tagliare il sacco leggermente più lungo. Tendenzialmente, ogni volta che dobbiamo tagliare un sacco, nel dubbio, tagliamolo leggermente più lungo. Questo perché non sarà un problema accorciarlo un poco in seconda battuta, mentre è assolutamente impossibile allungarlo. Fatto il taglio, possiamo provare ad imboccarlo sulla boccola ed a inserirlo nella protezione spingendolo fino a toccarne il fondo (questo è visibile guardando il foro posteriore di areazione). Con un calibro possiamo misurare di quanto deve ancora entrare la boccola per andare in battuta contro la protezione metallica, ed a questo punto possiamo eventualmente ritoccare la lunghezza del sacco della stessa misura. Avremo così, con buona approssimazione, tagliato il sacco alla massima lunghezza sfruttabile. <br />
<br />
Una volta che la sede della protezione metallica sarà pronta ad accogliere senza intoppi il nuovo sacco e che il sacco sarà tagliato della giusta lunghezza, possiamo montarlo sul nottolino plastico ricordandoci di cementarne il colletto con il sigillante ([[gommalacca]]/shellac) come in fig. 21.<br />
<br />
[[File: Sheaffer-Snorkel-Sacco-Montato.jpg|300px|center|thumb|Fig. 21 - Nuovo sacco montato]]<br />
<br />
Nella stessa figura si può vedere come il sacco sia stato passato abbondantemente nel talco. Il talco, nell'industria della gomma, e considerato un lubrificante naturale, e quindi adatto al nostro scopo di lubrificare il sacchetto per facilitarne l'inserzione nel tubetto metallico di protezione. Prima di inserirlo definitivamente dentro alla sua sede potremmo mettere un poco di sigillante sui fianchi della boccola plastica (vedi fig. 22 - indicazione sigillante - colore rosso), per garantire che l'aria non si disperda attraverso questo accoppiamento. Non è strettamente necessario, ma aiuta.<br />
Dopodiché potremo inserire tutto il gruppo all'interno del tubetto di protezione metallico facendo attenzione a far combaciare i 4 settori presenti sulla plastica con i 4 settori presenti sulla parte metallica come da fig. 21 (frecce di colore blu).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Inserimento-Sacco.jpg|300px|center|thumb|Fig. 22 - sigillatura e inserimento del sacco]]<br />
<br />
Se nella fase di smontaggio della parte metallica, (fig. 13 - zone da allentare) avete leggermente deformato il metallo verso l'esterno, ora potete provvedere con una pinza e molto delicatamente, a schiacciare i bordi per ripristinare il profilo. Fatto questo, il vostro gruppo con il nuovo sacchetto è pronto per essere rimontato.<br />
<br />
==Rimontaggio della penna ==<br />
Il rimontaggio della penna non presenta particolari problemi una volta che l'avete smontata. Tenete presente un paio di cose: la prima è che la sezione presenta 4 settori, esattamente come il gruppo del sacco, e che dovrete alloggiare quest'ultimo centrando i 4 settori (vedi fig. 23).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Dettaglio-Sezione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 23 - dettaglio della sezione]]<br />
<br />
La seconda è che dovrete far combaciare il taglio a fetta di salame del tubicino dello snorkel, con la stessa sagoma presente sull'alimentatore del pennino (vedi fig. 24).<br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Dettaglio-Estrazione.jpg|300px|center|thumb|Fig. 24 - dettaglio dello snorkel estratto]]<br />
<br />
Qualora questo non fosse allineato come in fig. 24, estraete il gruppo del sacco e ruotatelo di quante tacche servono per riportarlo in allineamento (le tacche sono indicate dalle frecce rosse nella fig. 23).<br />
<br />
Nei montaggi, ricordatevi sempre di dare un velo di grasso al silicone o vaselina alle parti in scorrimento: il tubicino dello snorkel ed il tubetto del gruppo di ricarica. Prima di rimontare la molla, possiamo approfittarne per ripulirla e lubrificarla. La molla è realizzata in acciaio al carbonio e quindi soggetta all'ossidazione. Se la penna è stata lavata, la molla sicuramente si è bagnata e potrebbe presentarsi come in fig. 25. In questo caso potete versare sopra alla stessa un poco d'olio. (vedi fig. 26). Se non avete un olio per meccanismi (quello nei barattolini con il beccuccio), potete anche usare dell'olio da cucina (faremo di necessità virtù). Pulite delicatamente la molla con un tovagliolino imbevuto d'olio esternamente ed internamente (vedi fig. 27). Quando la molla è pulita ed oliata come in fig. 28 possiamo rimontarla.<br />
<br />
<gallery perrow=2 widths=300px heights=220px><br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Ossidata.jpg|Fig. 25 - Molla ossidata<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Oliata-Esternamente.jpg|Fig. 26 - Molla oliata esternamente<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Oliata-Internamente.jpg|Fig. 27 - Molla oliata internamente<br />
File:Sheaffer-Snorkel-Molla-Rimontare.jpg|Fig. 28 - Molla pronta per essere rimontata<br />
</gallery><br />
<br />
Quindi rimettete la molla sopra alla protezione del sacco e rimontate tutto il gruppo di ricarica (tubetto nel corpo, vite nel tubetto e manopola posteriore). A questo punto, prima di sigillare definitivamente l'accoppiamento tra sezione e fusto con il serbatoio, sarebbe buona norma provare che il sistema funzioni onde evitare di dover riscaldare la zona per rismontare il tutto. Solitamente per questi accoppiamenti provvisori, si possono usare dei riempitivi. Uno di questi "sigillanti" facile da reperire in qualunque negozio per bricolage o ferramenta è il nastro di teflon da idraulica.<br />
Ha il vantaggio di essere autolubrificante, di essere di spessore molto ridotto e di essere facilmente removibile.<br />
<br />
Quindi, prendete la parte filettata della sezione, dategli un giro di nastro di teflon (seguendo il senso del filetto) <br />
come in fig. 29 ed avvitate il tutto. Il fatto di usare il nastro di teflon, presuppone che Voi abbiate una certa attenzione/sensibilità in quello che state facendo.<br />
Se avvitando sentite che la coppia di serraggio che state facendo con le mani (lo sforzo) aumenta troppo, fermatevi e togliete un giro di nastro. Questo per evitare di rompere il corpo della penna nella zona della filettatura. In questo tipo di operazioni, conviene sempre procedere per approssimazioni successive senza mai stressare troppo i componenti. <br />
<br />
[[File:Sheaffer-Snorkel-Zona-Nastro.jpg|300px|center|thumb|Fig. 29 - dettaglio della zona da nastrare con teflon]]<br />
<br />
Ora potete provare la vostra penna. Se il lavoro è stato fatto bene e se gli o-ring di guarnizione lavorano non dovreste avere problemi a caricare l'inchiostro. Tenete presente che, come detto all'inizio, la snorkel non ha una grande capacità di carica (dovuta alla dimensione del sacco che utilizza), però, quando scaricate il serbatoio dovrebbe farvi un piccolo getto e non gocciolare.<br />
Se il risultato è soddisfacente, potete eventualmente rimuovere il nastro di teflon e sigillare con normale [[gommalacca]].</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=47502Smontaggio Parker Vacumatic2012-12-17T16:55:07Z<p>AeRoberto: Aggiunta foto con un esploso del sistema di ritenzione della clip.</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il diaframma interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche attrezzo particolare. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata di caricamento "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di celluloide e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: blocco (''Vacumatic block'') e pinza (''Vacumatic wrench''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si può rimuovere il gruppo.<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|400|Fig. 2 - Pinza Vacumatic|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto}}<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>Ho un dubbio su questo, usando la mano debole (SX) io in genere ho meno controllo e mi viene il dubbio che sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte (DX). 8rino Forse è un dettaglio che possiamo togliere ?</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in celluloide. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (''vacumatic pump ejector''),<ref>dovrei averne un esemplare ma è solo un cilindretto di legno svasato in testa, appena trovo il tempo lo fotografo.</ref> ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] (Fig. 4).<ref>QUI SAREBBE OPPORTUNO DARE UN DIAMETRO ORIENTATIVO DEL TUBETTO, MAGARI QUELLO DELLA FOTO O IL MASSIMO DIAMETRO INTERNO DEL FUSTO</ref><br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del diaframma non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta.<br />
<br />
Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa.<br />
Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un'albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un'albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941; si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito<br />
<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
<br />
[[File:Alberini_Vacumatic.jpg|400px|right|thumb|Fig. 5 - Alberi di caricamento.]]<br />
<br />
[[File:Frese_Vacumatic.jpg|400px|right|thumb|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.]]<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il diaframma di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita<ref>Una foto di un diaframma nuovo non ci starebbe male</ref>. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
[[File:Pellet pusher.jpg|400px|thumb|Fig. 8 - Pellet pusher.]]<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|400|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.}}<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|400px|thumb|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.]]<br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le gemme sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
[[File:Vacumatic_Jewels.jpg|400px|thumb|Fig. 12 - Esploso del meccanismo di ritenzione della clip.]]<br />
<br />
<references/></div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Smontaggio_Parker_Vacumatic&diff=47501Smontaggio Parker Vacumatic2012-12-17T16:51:05Z<p>AeRoberto: Modifica della sezione "rimozione del vecchio diaframma"</p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Procedura di smontaggio di una Parker Vacumatic}}<br />
<br />
Spesso e volentieri, quando si acquista una [[Vacumatic]], è necessario smontare la penna, ad esempio per sostituire il diaframma interno che con il tempo e l'azione dell'inchiostro si solidifica. Non è un'operazione particolarmente difficile, ma neanche immediata, e richiede qualche attrezzo particolare. Nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web. <br />
<br />
Anche se il [[Vacumatic filler|caricamento Vacumatic]] esiste in tre versioni, la procedura di smontaggio rimane tuttavia la stessa: in questa pagina verrà descritta la riparazione di una Parker [[Vacumatic]] prodotta in Canada e dotata di caricamento "[[Lockdown]]".<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Lockdow-PreRepair.jpg|250px|thumb|[[Parker]] [[Vacumatic]] "[[Lockdown]]"]]<br />
<br />
==Rimozione della sezione pennino/alimentatore==<br />
<br />
Innanzitutto conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]].<br />
<br />
Dopo aver lavato la penna si può procedere con lo smontaggio, incominciando dalla sezione. La sezione è avvitata al fusto, e quasi sempre è impossibile svitarla a mani nude, vuoi per la presenza di sigillanti, vuoi per la presenza di inchiostro o semplicemente per l'accoppiamento particolarmente "stretto" delle parti. In tal caso, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare la zona della filettatura (fig. 1), in modo che il fusto si dilati ed eventuali sigillanti si ammorbidiscano facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare la penna nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
<u>'''Mai usare fiamme libere, in quanto la celluloide è estremamente infiammabile'''</u>.<br />
<br />
Per ulteriori informazioni consultare la pagina "[[uso del calore per favorire lo smontaggio]]".<br />
<br />
Con l'ausilio di un po' di calore solitamente si riesce a svitare la sezione a mani nude. Se questo non fosse possibile, conviene avere [[pazienza]], e soprattutto <u>'''non'''</u> usare mai attrezzi non idonei che potrebbero rovinare la penna. Come si può vedere in fig. 1 la sezione della penna riporta i danni causati da una comune pinza usata inappropriatamente. Gli strumenti adatti sono riportati alla pagina "[[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]", in particolare le [[pinze di sicurezza]].<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Sezione.jpg|400px|center|thumb|Fig. 1 - Zona da riscaldare per aiutare lo smontaggio della sezione]]<br />
<br />
==Rimozione del sistema di caricamento==<br />
Una volta separata la sezione dal fusto, si può procedere con la rimozione del gruppo di caricamento posteriore. Il sistema di caricamento è semplicemente avvitato al fusto, e per rimuoverlo bisogna fare presa sulla filettatura del fondello. E' bene evitare l'uso di pinze di qualsiasi tipo, in quanto con queste la pressione viene applicata solo su due punti. Specialmente sui modelli prodotti durante la II Guerra Mondiale si potrebbe danneggiare il pezzo con la doppia filettatura, in quanto quest'ultimo è fatto di celluloide e non di alluminio come i modelli precedenti. Si può utilizzare un dado, al quale è stato tagliato uno dei lati, ma la filettatura non è di dimensioni standard (ISO), e trovare un dado adatto non è facilissimo (vedi tab. 1).<br />
<br />
E' consigliabile in ogni caso utilizzare un attrezzo apposito; ne esistono di due tipi: blocco (''Vacumatic block'') e pinza (''Vacumatic wrench''). Dei due è preferibile il secondo in quanto permette di dosare la forza di serraggio più facilmente del primo. La pinza si avvita semplicemente alla filettatura del sistema di caricamento (dove si avvita anche il fondello) e facendo pressione sulla leva si può rimuovere il gruppo.<br />
In fig. 2 si può vedere la pinza con la penna, mentre in fig. 3 si può vedere la pinza attaccata al sistema di caricamento.<br />
[[:File:Materiale-Vario.jpg|Qui]] in alto a sinistra si può vedere il blocco di rimozione in ottone.<br />
<br />
{|style="width:100%; background:transparent"<br />
| align="center" |<br />
{|class="wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"<br />
|+Tab. 1 - Specifiche delle filettature dei fondelli delle Parker Vacumatic.<br />
|-<br />
! Dimensione !! Diametro della filettatura (pollici) !! Numero di filetti per pollice<br />
|-<br />
| Standard || 5/16 || 36<br />
|-<br />
| Oversize/Maxima || 3/8 || 36<br />
|}<br />
|}<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench.jpg|Parker-Vacumatic-Vac-Wrench-On.jpg|400|Fig. 2 - Pinza Vacumatic|Fig. 3 - Pinza Vacumatic innestata sul fusto}}<br />
Anche qui il riscaldamento del fusto può aiutare nella rimozione, soprattutto nel caso in cui la filettatura sia stata sigillata con [[gommalacca]]. Nello smontaggio può essere conveniente tenere la pinza con la mano "debole", e tenere la penna nella mano "forte", onde evitare di esercitare troppa pressione sulla filettatura.<ref>Ho un dubbio su questo, usando la mano debole (SX) io in genere ho meno controllo e mi viene il dubbio che sia più facile sbagliare nell'esagerare che con la mano forte (DX). 8rino Forse è un dettaglio che possiamo togliere ?</ref> Nel caso di caricamento ''[[lockdown]]'' l'operazione di rimozione va effettuata con l'albero di caricamento completamente estratto. Infatti se l'albero è bloccato in posizione ritratta, è molto probabile far saltar via il tappo di ottone all'estremità dell'albero, danneggiando quindi irreversibilmente il gruppo di caricamento.<br />
<br />
Una volta svitato il gruppo filettato si può procedere con l'estrazione dell'albero. Per fare ciò è necessario operare dall'interno del fusto spingendo l'albero fuori posteriormente al fusto. Non è consigliabile afferrare e tirare l'albero esternamente: i diaframmi pietrificati e solidificati possono fare da collante tra gruppo di caricamento e fusto, rendendo estremamente facile spezzare l'albero, specialmente se in celluloide. Per l'estrazione esiste anche uno strumento apposito (''vacumatic pump ejector''),<ref>dovrei averne un esemplare ma è solo un cilindretto di legno svasato in testa, appena trovo il tempo lo fotografo.</ref> ma in generale basta utilizzare un tubo di ottone (o plastica) con i bordi levigati leggermente più piccolo del fusto (si consiglia un diametro di 1/4") o una [http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_%28meccanica%29 spina] (Fig. 4).<ref>QUI SAREBBE OPPORTUNO DARE UN DIAMETRO ORIENTATIVO DEL TUBETTO, MAGARI QUELLO DELLA FOTO O IL MASSIMO DIAMETRO INTERNO DEL FUSTO</ref><br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Spina-Conica.jpg|200px|thumb|Fig. 4 - Spina conica utilizzata per la rimozione del gruppo di caricamento.]]<br />
<br />
==Sostituzione del diaframma==<br />
<br />
===Rimozione del vecchio===<br />
<br />
La rimozione del diaframma non è problematica nel caso di gruppi con alberi in alluminio: molto spesso è sufficiente tagliare i residui di lattice per fare uscire agevolmente la sfera di ritenuta.<br />
<br />
Nel caso di alberi in [[celluloide]], la procedura è invece più complessa.<br />
Questi gruppi di caricamento non erano stati pensati per essere revisionati, bensì per una sostituzione integrale con un nuovo ricambio formato da collare, albero e diaframma già montati.<br />
Oltre a questo, per molti diaframmi il diametro dell'imboccatura è molto vicino, se non addirittura minore di quello della sfera di ritenuta, complice anche il restringimento della celluloide avvenuto negli anni<ref>ho letto e riletto questo periodo ma non sono riuscito a capire di cosa si parla. Forse non avendo i pezzi sottomano non mi rendo conto. L'imboccatura è del sacco/diaframma ? dell'albero in celluloide che ospita la pallina + lattice?</ref>. In fig. 5 si può notare a sinistra un'albero interamente in alluminio, usato nelle penne con caricamento [[Lockdown]] e [[Speedline]] fino al 1941, mentre a destra un'albero in celluloide, usato nelle penne con caricamento [[Speedline]] dal 1941; si può notare come il diametro dell'imboccatura in celluloide sia più piccolo di quello dell'imboccatura in alluminio. Non avendo a disposizione un gruppo di caricamento nuovo e completo, sarà necessario armarsi di pazienza; dapprima sarà necessario rimuovere i residui del vecchio diaframma all'interno dell'alloggiamento. <br />
La sfera può essere rimossa come descritto qui di seguito<br />
<br />
<br />
* Un primo metodo prevede di arroventare la punta di una graffetta e quindi di spingerla sulla sfera di ritenuta, che si salderà alla punta permettendone la rimozione. Questo sistema non è sempre efficace, in quanto se l'imboccatura è più piccola della sfera questa non uscirà. Inoltre non bisogna toccare i bordi dell'alloggiamento per evitare di rovinarlo, è comunque un metodo rischioso e sconsigliato.<br />
<br />
* Un secondo metodo prevede la foratura della sfera con una piccola fresa di precisione (fig. 6) e un trapano; in questo caso è bene evitare l'utilizzo di un trapano "a mano libera", in quanto le oscillazioni del braccio che sostengono l'utensile possono portare ad un disassamento della punta e a rovinare l'alloggiamento. Onde evitare di rovinare l'alloggiamento è conveniente utilizzare una fresa molto piccola con diametro pari a 0.8 o al massimo 1.6 mm), è consigliabile utilizzare una guida che protegga i bordi dell'alloggiamento, una rondella con il foro da 2 mm può servire allo scopo.<br />
<br />
E' necessario prestare molta attenzione nello smontaggio di alberi in celluloide prodotti durante la guerra; sono estremamente fragili. In questo caso è bene ricordarsi di riscaldare ogni tanto l'alloggiamento.<br />
<br />
Nel caso in esame il diaframma era intero e abbastanza flessibile (fig. 7), quindi è bastato tagliarlo per rimuovere il tutto facilmente. Tuttavia è molto facile imbattersi in un diaframma pietrificato, con i residui ancora all'interno dell'alloggiamento sull'albero. In questo caso, sarà necessario utilizzare uno dei metodi sopra illustrati. <br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma e la pallina dall'alloggiamento sull'albero si può procedere con l'inserimento del nuovo diaframma.<br />
<br />
<br />
[[File:Alberini_Vacumatic.jpg|400px|right|thumb|Fig. 5 - Alberi di caricamento.]]<br />
<br />
[[File:Frese_Vacumatic.jpg|400px|right|thumb|Fig. 6 - Frese per la rimozione del diaframma.]]<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Smontata.jpg|400px|thumb|Fig. 7 - Parker Vacumatic smontata.]]<br />
<br />
===Inserimento del nuovo ===<br />
<br />
Il diaframma di una [[Parker]] [[Vacumatic]] è un sacco di lattice dalla forma leggermente a campana, nell'estremità chiusa è inserita una sferetta (''pellet'') che servirà per mantenere il diaframma nell'alloggiamento e ogni diaframma ha una sfera inserita<ref>Una foto di un diaframma nuovo non ci starebbe male</ref>. Innanzitutto il diaframma (''Vacumatic sac'') va tagliato, la [[Parker]] se li faceva produrre su misura, ma oggi si trovano solo diaframmi molto più lunghi del necessario. Una volta tagliato, il diaframma deve essere lungo più o meno 26.5 mm. Esistono naturalmente dei margini, ma bisogna tenere conto che un diaframma troppo corto causa troppi stress sull'alloggiamento dell'albero (per tale motivo è consigliabile non scendere sotto i 26.2 mm), mentre un diaframma troppo lungo può sia piegarsi su se stesso, sia bloccarsi sul tubicino che fuoriesce dall'alimentatore, impedendo il buon caricamento della penna (quindi è meglio non andare oltre i 27.2 mm). Nel dubbio è meglio tagliare il diaframma un poco più lungo della misura consigliata, e quindi dopo averlo provato nella sua sede, valutare se accorciarlo o meno.<br />
<br />
Una volta tagliato a misura il diaframma (ovvero la parte in gomma), si può procedere con l'inserimento nell'alloggiamento sull'albero di caricamento aiutandosi con un apposito attrezzo (''pellet pusher'') che permette di premere solo sulla pallina per spingerla all'interno del suo alloggiamento. Tale utensile può essere facilmente auto-costruito con un semplice chiodo e una spina per mobili (fig. 8). Una volta inserito il diaframma all'interno dell'alloggiamento si deve rivoltarlo su se stesso; si cosparge l'esterno del diaframma con del talco, e con lo stesso inserito su un supporto, lo si rivolta. Come supporto é stata utilizzata una chiave per il caricamento di orologi a pendolo (fig. 9), ma va bene anche una chiave a brugola di dimensioni adeguate<ref> le dimensioni sono sul sito di R. Binder.</ref> se non si ha a disposizione l'attrezzo apposito ed un cacciavite da orologiaio per tenere fermo il diaframma mentre lo si rivolta (fig. 10).<br />
<br />
Una volta rivoltato il diaframma, lo si deve far scorrere fino all'anello sulla base dell'alloggiamento del diaframma all'estremità dell'albero di caricamento (fig. 11); il talco, un lubrificante secco, eviterà che la gomma aderisca su se stessa<ref>QUESTO PEZZO IMPORTANTE LO METTEREI NELLA VOCE TALCO E QUI FAREI UN RIMANDO ALLA PAGINA TALCO --- Occorrerebbe prima partire con una pagina lubrificanti, e ci sarebbe anche da capire se un po' di acqua saponata può sostituire il Vacumatic Lubricant di cui parla R. Binder. </ref>.<br />
<br />
Non bisogna usare lubrificanti di altro tipo: anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo. Evitate di usare il talco profumato per bambini: i profumi o altri additivi potrebbero aggredire la gomma. Meglio pertanto utilizzare solamente talco puro.<br />
<br />
[[File:Pellet pusher.jpg|400px|thumb|Fig. 8 - Pellet pusher.]]<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|Parker-Vacumatic-Diaframma-Su-Chiave.jpg|Parker-Vacumatic-Risvolto-Diaframma.jpg|400|Fig. 9 - Diaframma prima di essere rivoltato.|Fig. 10 - Diaframma parzialmente rivoltato.}}<br />
<br />
[[File:Parker-Vacumatic-Diaframma-Rivoltato.jpg|400px|thumb|Fig. 11 - Diaframma completamente rivoltato.]]<br />
<br />
===Rimontaggio del gruppo di caricamento===<br />
<br />
A questo punto è conveniente provare il meccanismo prima di inserirlo nella penna; tenendo con due dita il diaframma attaccato al collare si mette in funzione il meccanismo e si verifica che il diaframma si espanda correttamente, e che lo stesso non sia troppo corto o troppo lungo; nel caso in cui ci fosse qualche problema si può procedere da capo all'inserimento o se necessario mettere un nuovo diaframma. <br />
<br />
Se tutto è a posto si può inserire il gruppo di caricamento nel fusto, ma prima di procedere è bene controllare che non ci siano residui di inchiostro o del vecchio diaframma nel fusto che possano provocare danni sia durante l'inserimento del diaframma sia nel successivo utilizzo dello stesso. <br />
<br />
Durante la pulizia dell'interno del fusto è necessario fare estrema attenzione a non intaccare l'anello<ref> più che anello è un tronco di cono, su cui si appoggia il cono sull'albero del gruppo di caricamento</ref> di tenuta interno al fusto stesso, infatti il sistema [[Vacumatic filler|Vacumatic]] usa il diaframma come guarnizione di tenuta fra l'anello del fusto e quello del gruppo di caricamento, ed un eventuale danneggiamento di uno dei due può portare a perdite di inchiostro o al non funzionamento del sistema di caricamento. Per questo motivo non è necessario l'utilizzo di alcun sigillante nel gruppo di caricamento.<br />
<br />
Aiutandosi con una goccia d'acqua (o al massimo saliva) posta all'esterno del diaframma si fa scorrere il gruppo all'interno del fusto fino a che il collare non combacia con l'alloggiamento interno al fusto. Prestare attenzione a non ruotare l'albero durante il caricamento onde evitare torsioni del diaframma. A questo punto si può riavvitare il collare esattamente come lo si è smontato, riscaldando il fusto prima di riavvitare il gruppo filettato. E' importante non esercitare troppa forza nella chiusura del gruppo filettato, il gruppo filettato deve infatti esercitare una pressione decisa sui due anelli, ma un'eccessiva pressione dovuta ad un sovraserraggio può provocare deformazioni negli anelli di ritenuta del diaframma, deformazioni del fusto o addirittura incrinature nel caso dei fusti più sottili. Prima di procedere oltre è bene controllare che il meccanismo funzioni correttamente guardando all'interno del fusto, magari utilizzando una luce che ne illumini l'interno.<br />
<br />
==Rimontaggio della sezione==<br />
La sezione viene rimontata semplicemente avvitandola all'interno del fusto, prima di riavvitare il tutto è bene riscaldare il fusto in modo da facilitare l'inserimento. E' necessario utilizzare un [[Sigillante_per_penne|sigillante]] o della [[gommalacca]] sulla filettatura, per prevenire perdite di inchiostro che si potrebbero manifestare anche più avanti nel tempo. Si può anche utilizzare del [[grasso siliconico]]: nel caso in questione è stato utilizzato un sigillante a base di resina, molto malleabile e sensibile al calore.<br />
Prima di rimontare la sezione si può procedere allo [[#Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore|smontaggio del gruppo pennino/alimentatore]]<br />
<br />
==Ulteriori ritocchi cosmetici==<br />
Si può approfittare dell'occasione per smontare le rimanenti parti della penna, e procedere quindi ad una pulizia approfondita.<br />
===Smontaggio del gruppo pennino/alimentatore===<br />
Il gruppo pennino si smonta utilizzando un apposito [[:File:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (''knockout block'') dopo aver rimosso dall'alimentatore il tubo di aspirazione.<br />
<br />
===Rimozione delle gemme (jewels)===<br />
Le gemme sono generalmente avvitate al cappuccio o al fondello. In questo caso basta utilizzare una gomma per cancellare per fare pressione sulla gemma e svitare, è spesso necessario l'utilizzo del calore e di un po' di pazienza. Le gemme posteriori sono avvitate al fondello, e l'anello decorativo è tenuto in posizione dalla gemma stessa. Le gemme anteriori possono essere avvitate al cappuccio, e quindi il fermaglio è tenuto in posizione dalla gemma stessa; oppure possono essere avvitate ad una doppia vite che fa presa sul cappuccio e tiene in posizione il fermaglio, in questo caso la gemma ha solo funzione decorativa e la doppia vite si rimuove con un semplice cacciavite a taglio.<br />
Le gemme ad "occhio di bue", ovvero quelle con un cerchio centrale di colore leggermente diverso, non sono smontabili.<br />
<br />
<references/></div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-Vacumatic-Jewels-Dismount.jpg&diff=47500File:Parker-Vacumatic-Jewels-Dismount.jpg2012-12-17T16:50:26Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Gemme Vacumatic, esploso.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Esploso del meccanismo di ritenzione della clip di una Vacumatic, con e senza inserto interno.
==Licenza==
{{GFDL-sel...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Gemme Vacumatic, esploso.<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Esploso del meccanismo di ritenzione della clip di una [[Vacumatic]], con e senza inserto interno.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-Vacumatic-Frese.jpg&diff=47499File:Parker-Vacumatic-Frese.jpg2012-12-17T16:43:00Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Frese per lo smontaggio di un diaframma Vacumatic
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Frese di precisione per la rimozione della sfera di un diaframma Vacumatic dall'alloggiam...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Frese per lo smontaggio di un diaframma [[Vacumatic]]<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Frese di precisione per la rimozione della sfera di un diaframma [[Vacumatic]] dall'alloggiamento, diametri 0.8 e 1.6 mm.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Parker-Vacumatic-Alberini.jpg&diff=47498File:Parker-Vacumatic-Alberini.jpg2012-12-17T16:38:42Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Alberini Vacumatic
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
A sinistra albero Vacumatic Lockdown; a destra albero Vacumatic Speedline in celluloide.
==Licenza==
{{GFDL-...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Alberini Vacumatic<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
A sinistra albero [[Vacumatic]] [[Lockdown]]; a destra albero [[Vacumatic]] [[Speedline]] in [[celluloide]].<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Conway_Stewart_388&diff=47153Restauro Conway Stewart 3882012-12-04T22:55:47Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Conway Stewart 388}}<br />
<br />
La [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] è una penna in [[celluloide]] dotata di caricamento a [[Caricamento#lever filler|leva laterale]], come tante penne di questo tipo il sacchetto interno risulta pietrificato ed è necessario procedere alla sostituzione. Tale operazione non presenta particolari difficoltà o l'uso di particolari strumenti, tuttavia nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web.<br />
<br />
[[File:CS_388_Pre_riparazione.jpg|300px|thumb|right|Fig. 1 - [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] prima del restauro]]<br />
<br />
==Operazioni preliminari==<br />
<br />
Prima di procedere con la sostituzione del sacchetto, conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. Nel caso in questione bisogna tuttavia prestare attenzione all'inserto nero sulla sommità del cappuccio, essendo questo fatto di [[ebanite]] una prolungata immersione può provocare l'ossidazione del materiale con un conseguente viraggio del colore verso un marrone chiaro.<br />
<br />
L'inserto è semplicemente avvitato all'interno del cappuccio ed ha anche la funzione di tenere in posizione la clip; per rimuoverlo conviene lavare ripetutamente solo l'interno del cappuccio con acqua in modo da sciogliere residui di inchiostro. Successivamente, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare il cappuccio nella zona della filettatura (fig. 2), in modo che il cappuccio stesso si dilati leggermente facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare il cappuccio nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
Una volta smontato l'inserto di ebanite e la clip (fig.3), si può immergere il cappuccio e la penna per facilitare le successive operazioni.<br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_pre_smontaggio.jpg|300px|thumb|right|Fig. 2 - Zona da riscaldare per rimuovere l'inserto di ebanite dal cappuccio.]]<br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_smontato.jpg|300px|thumb|right|Fig. 3 - Tappo smontato nelle sue tre parti: cappuccio, clip ed inserto.]]<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto==<br />
===Rimozione del vecchio sacchetto===<br />
La rimozione della sezione dal fusto è un'operazione molto semplice; la sezione è inserita e tenuta in posizione nel fusto tramite frizione. Per la rimozione è sufficiente riscaldare il fusto nella zona vicino la sezione (fig. 4) in modo che quest'ultimo si dilati leggermente, dopodiché basta tirare compiendo contemporaneamente lievi movimenti rotatori in entrambi i versi in modo da aiutare la rimozione. E' bene fare attenzione nella torsione, evitando movimenti troppo ampi che potrebbero danneggiare la penna.<br />
<br />
[[File:CS_388_Rimozione_Sezione.jpg|300px|thumb|right|Fig. 4 - Zona da riscaldare per rimuovere la sezione.]]<br />
<br />
Una volta rimossa la sezione, si può procedere ad asportare i residui di gomma dall'interno della penna con l'aiuto di una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]]. I residui di gomma sulla sezione (fig.5) si rimuovono facilmente dopo aver riscaldato la sezione, infatti il sacchetto è fissato alla sezione con della [[gommalacca]], che si ammorbidisce con il calore. Una volta ammorbidita la gommalacca si possono rimuovere facilmente i residui con una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]] o con un cacciavite da orologiaio. <br />
<br />
[[File:CS_388_Sezione_con_residui.jpg|300px|thumb|right|Fig. 5 - Zona da riscaldare per rimuovere i residui di gomma dalla sezione.]]<br />
<br />
===Preparazione del nuovo sacchetto===<br />
<br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma dalla sezione si può procedere, se ritenuto necessario alla rimozione del pennino e dell'alimentatore dalla sezione con l'utilizzo di un [[:Image:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (knockout block). Prima di inserire il nuovo sacchetto (ink sac), conviene ripulire l'alloggiamento del sacchetto sulla sezione (fig. 6)da residui di gommalacca, anche se quest'ultima è solubile in alcool, è meglio non utilizzarlo sulle penne in quanto è anche un solvente per la celluloide. Si può invece utilizzare un foglio di [[:Image:Micromesh-Sheets.jpg|carta abrasiva Micromesh di grado finissimo]] e rimuovere piano piano tutti i residui.<br />
<br />
[[File:CS_388_Alloggiamento_sacchetto.jpg|300px|thumb|right|Fig. 6 - Sezione con indicazione dell'alloggiamento del sacchetto per l'inchiostro.]]<br />
<br />
Si prenda ora un sacchetto di misura 16, questo dovrà essere tagliato alla giusta lunghezza per evitare piegature all'interno del fusto. Per fare ciò basta prendere il sacchetto con due dita ed inserirlo completamente nel fusto e prendendo nota del punto in cui il sacchetto fuoriesce dal fusto (ad esempio con due dita). Dopodiché si deve prendere la sezione e porla di fianco al sacchetto, con lo scalino tra l'impugnatura vera e propria e l'imboccatura della sezione (quella che poi andrà a esercitare una pressione sull'interno del fusto). Il sacchetto andrà tagliato al secondo scalino, quello tra l'alloggiamento del sacchetto e l'imboccatura. Conviene a questo punto tagliare il sacchetto di un paio di millimetri più corto della misura così trovata, in modo da tenere conto di eventuali errori di misura. Il procedimento è descritto in figura 7.<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|CS_388_Taglio_del_sacchetto_1.jpg|CS_388_Taglio_del_sacchetto_2.jpg|400|Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.}}<br />
<br />
Una volta tagliato il sacchetto, si può procedere ad incollarlo alla sezione; innanzitutto si divarica l'imboccatura del sacchetto, utilizzando un apposito [[:Image:Divaricatore-Gommini.jpg|divaricatore per i sacchetti di gomma]], oppure come in figura 8, una pinza a becchi curvi (una pinza a becchi diritti non è adatta allo scopo). Dopodiché si spalma un velo di [[gommalacca]] sull'alloggiamento del sacchetto sulla sezione (fig. 9), quindi si fa scivolare il sacchetto in sede e, mantenendo il sacchetto fermo sulla sezione si rimuove il divaricatore. E' bene a questo punto muovere il sacchetto in modo che copra completamente l'alloggiamento e quindi rimuovere eventuali eccessi di gommalacca con un poco di carta.<br />
<br />
[[File:Divaricatore_per_sacchetti.jpg|300px|thumb|right|Fig. 8 - Divaricatore per sacchetti di gomma.]]<br />
<br />
[[File:Posa_gommalacca.jpg|300px|thumb|right|Fig. 9 - Applicazione della [[gommalacca]].]]<br />
<br />
Prima di eseguire qualsiasi altra operazione è bene dare alla [[gommalacca]] il tempo di indurirsi, quindi conviene lasciare stare la sezione con il sacchetto montato a riposare per almeno un'ora.<br />
<br />
===Pulitura leva di pressione===<br />
La compressione del sacchetto che contiene l'inchiostro è effettuata mediante una barra di pressione (pressure bar), che è attaccata alla levetta tramite un meccanismo ad incastro; siccome con gli anni questa barra può arrugginire è bene approfittare dell'occasione e pulire la barra da incrostazioni varie.<br />
Per rimuovere la barra, qualora questa non sia caduta da sola durante la rimozione del sacchetto, basta sfilarla, mantenendo la levetta in posizione aperta (90° con il fusto); può essere utile aiutarsi nella rimozione della barra con un paio di pinzette.<br />
Osservate bene l'orientamento della barra di pressione durante la rimozione, vi tornerà utile più avanti nel reinserimento per posizionarla correttamente rispetto alla levetta.<br />
<br />
Una volta ripulita la barra la si può rimettere in posizione effettuando l'operazione inversa. In questo caso tuttavia è meglio utilizzare la levetta in posizione solo leggermente aperta mantenendo la penna ruotata in modo da avere la levetta verso il basso. La barra di pressione verrà fatta scorrere sulla levetta finché quest'ultima non andrà in posizione.<br />
<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|right|CS_388_Barra_di_pressione.jpg|CS_388_Barra_di_pressione_2.jpg|300|Fig. 10 - Barra di pressione.}}<br />
<br />
<br />
===Inserimento del gruppo scrittura/sacchetto===<br />
Una volta che la [[gommalacca]] si è asciugata, si può procedere all'inserimento del gruppo scrittura, con l'annesso sacchetto, nel fusto. Prima dell'inserimento è bene cospargere il sacchetto con il talco (fig. 11), un lubrificante secco che permetterà alla gomma di scorrere all'interno del fusto. Non usare lubrificanti di altro tipo, anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo, bisogna solo fare attenzione a non impiegare i vari talchi profumati usati ad esempio nei prodotti per bambini, i profumi o altri additivi usati per questi prodotti potrebbero aggredire la gomma; meglio pertanto utilizzare talco puro.<br />
<br />
[[File:CS_388_Sacchetto_con_talco.jpg|300px|thumb|right|Fig. 11 - Sacchetto cosparso di talco.]]<br />
<br />
Far quindi scorrere il sacchetto all'interno del fusto, ed inserire la sezione nel fusto (adeguatamente riscaldato per aumentarne leggermente il diametro) aiutandosi con piccoli movimenti rotatori. Evitare movimenti ampi, in quanto il sacchetto potrebbe bloccarsi sulla barra di pressione, e rompersi a seguito della torsione applicata dalla rotazione della sezione.<br />
<br />
Una volta inserito il sacchetto provare la funzionalità del tutto aprendo la levetta (mai oltre i 90° con il fusto) e rilasciandola per verificare che ritorni correttamente in sede; si può quindi procedere a caricare e scaricare acqua per effettuare una verifica finale.<br />
<br />
==Operazioni conclusive==<br />
Dopo aver pulito delicatamente le verette e raddrizzata (se necessario) la clip, si può rimontare il cappuccio semplicemente inserendo l'inserto nell'anello della clip e quindi riavvitando l'inserto nel cappuccio (fig. 3). Si può quindi procedere con una pulita generale della penna.<br />
<br />
La penna è ora tornata come nuova, pronta per scrivere.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=Restauro_Conway_Stewart_388&diff=47152Restauro Conway Stewart 3882012-12-04T22:52:44Z<p>AeRoberto: </p>
<hr />
<div>{{DISPLAYTITLE:Restauro di una Conway Stewart 388}}<br />
<br />
La [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] è una penna in [[celluloide]] dotata di caricamento a [[Caricamento#lever filler|leva laterale]], come tante penne di questo tipo il sacchetto interno risulta pietrificato ed è necessario procedere alla sostituzione. Tale operazione non presenta particolari difficoltà o l'uso di particolari strumenti, tuttavia nel testo ed in alcune fotografie sono stati indicati i nomi dei particolari <u>anche</u> in lingua inglese al fine di facilitare una eventuale ricerca di informazioni/ricambi sul web.<br />
<br />
[[File:CS_388_Pre_riparazione.jpg|300px|thumb|right|Fig. 1 - [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]] prima del restauro]]<br />
<br />
==Operazioni preliminari==<br />
<br />
Prima di procedere con la sostituzione del sacchetto, conviene mettere la penna a bagno, sia per eliminare i residui di inchiostro, sia per ammorbidire vecchi pezzi di gomma che potrebbero rendere difficoltoso lo smontaggio. Per questo valgono sempre le indicazioni riportate alla pagina [[consigli generali per il ripristino di stilografiche]]. Nel caso in questione bisogna tuttavia prestare attenzione all'inserto nero sulla sommità del cappuccio, essendo questo fatto di [[ebanite]] una prolungata immersione può provocare l'ossidazione del materiale con un conseguente viraggio del colore verso un marrone chiaro.<br />
<br />
L'inserto è semplicemente avvitato all'interno del cappuccio ed ha anche la funzione di tenere in posizione la clip; per rimuoverlo conviene lavare ripetutamente solo l'interno del cappuccio con acqua in modo da sciogliere residui di inchiostro. Successivamente, con l'aiuto di un asciugacapelli o [[Uso_del_calore_per_favorire_lo_smontaggio|altri strumenti]], si può riscaldare il cappuccio nella zona della filettatura (fig. 2), in modo che il cappuccio stesso si dilati leggermente facilitando così lo smontaggio. Durante il riscaldamento è necessario far ruotare il cappuccio nel flusso di aria calda in modo da distribuire uniformemente il calore sul fusto. <br />
<br />
Una volta smontato l'inserto di ebanite e la clip (fig.3), si può immergere il cappuccio e la penna per facilitare le successive operazioni.<br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_pre_smontaggio.jpg|300px|thumb|right|Fig. 2 - Zona da riscaldare per rimuovere l'inserto di ebanite dal cappuccio.]]<br />
<br />
[[File:CS_388_Cappuccio_smontato.jpg|300px|thumb|right|Fig. 3 - Tappo smontato nelle sue tre parti: cappuccio, clip ed inserto.]]<br />
<br />
==Sostituzione del sacchetto==<br />
===Rimozione del vecchio sacchetto===<br />
La rimozione della sezione dal fusto è un'operazione molto semplice; la sezione è inserita e tenuta in posizione nel fusto tramite frizione. Per la rimozione è sufficiente riscaldare il fusto nella zona vicino la sezione (fig. 4) in modo che quest'ultimo si dilati leggermente, dopodiché basta tirare compiendo contemporaneamente lievi movimenti rotatori in entrambi i versi in modo da aiutare la rimozione. E' bene fare attenzione nella torsione, evitando movimenti troppo ampi che potrebbero danneggiare la penna.<br />
<br />
[[File:CS_388_Rimozione_Sezione.jpg|300px|thumb|right|Fig. 4 - Zona da riscaldare per rimuovere la sezione.]]<br />
<br />
Una volta rimossa la sezione, si può procedere ad asportare i residui di gomma dall'interno della penna con l'aiuto di una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]]. I residui di gomma sulla sezione (fig.5) si rimuovono facilmente dopo aver riscaldato la sezione, infatti il sacchetto è fissato alla sezione con della [[gommalacca]], che si ammorbidisce con il calore. Una volta ammorbidita la gommalacca si possono rimuovere facilmente i residui con una [[:Image:Sgorbie.jpg|sgorbia]] o con un cacciavite da orologiaio. <br />
<br />
[[File:CS_388_Sezione_con_residui.jpg|300px|thumb|right|Fig. 5 - Zona da riscaldare per rimuovere i residui di gomma dalla sezione.]]<br />
<br />
===Preparazione del nuovo sacchetto===<br />
<br />
Una volta rimossi tutti i residui di gomma dalla sezione si può procedere, se ritenuto necessario alla rimozione del pennino e dell'alimentatore dalla sezione con l'utilizzo di un [[:Image:Extraction-Block.jpg|blocco di estrazione]] (knockout block). Prima di inserire il nuovo sacchetto (ink sac), conviene ripulire l'alloggiamento del sacchetto sulla sezione (fig. 6)da residui di gommalacca, anche se quest'ultima è solubile in alcool, è meglio non utilizzarlo sulle penne in quanto è anche un solvente per la celluloide. Si può invece utilizzare un foglio di [[:Image:Micromesh-Sheets.jpg|carta abrasiva Micromesh di grado finissimo]] e rimuovere piano piano tutti i residui.<br />
<br />
[[File:CS_388_Alloggiamento_sacchetto.jpg|300px|thumb|right|Fig. 6 - Sezione con indicazione dell'alloggiamento del sacchetto per l'inchiostro.]]<br />
<br />
Si prenda ora un sacchetto di misura 16, questo dovrà essere tagliato alla giusta lunghezza per evitare piegature all'interno del fusto. Per fare ciò basta prendere il sacchetto con due dita ed inserirlo completamente nel fusto e prendendo nota del punto in cui il sacchetto fuoriesce dal fusto (ad esempio con due dita). Dopodiché si deve prendere la sezione e porla di fianco al sacchetto, con lo scalino tra l'impugnatura vera e propria e l'imboccatura della sezione (quella che poi andrà a esercitare una pressione sull'interno del fusto). Il sacchetto andrà tagliato al secondo scalino, quello tra l'alloggiamento del sacchetto e l'imboccatura. Conviene a questo punto tagliare il sacchetto di un paio di millimetri più corto della misura così trovata, in modo da tenere conto di eventuali errori di misura. Il procedimento è descritto in figura 7.<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|left|CS_388_Taglio_del_sacchetto_1.jpg|CS_388_Taglio_del_sacchetto_2.jpg|400|Fig. 7 - Procedura per il taglio a misura di un sacchetto per l'inchiostro.}}<br />
<br />
Una volta tagliato il sacchetto, si può procedere ad incollarlo alla sezione; innanzitutto si divarica l'imboccatura del sacchetto, utilizzando un apposito [[:Image:Divaricatore-Gommini.jpg|divaricatore per i sacchetti di gomma]], oppure come in figura 8, una pinza a becchi curvi (una pinza a becchi diritti non è adatta allo scopo). Dopodiché si spalma un velo di [[gommalacca]] sull'alloggiamento del sacchetto sulla sezione (fig. 9), quindi si fa scivolare il sacchetto in sede e, mantenendo il sacchetto fermo sulla sezione si rimuove il divaricatore. E' bene a questo punto muovere il sacchetto in modo che copra completamente l'alloggiamento e quindi rimuovere eventuali eccessi di gommalacca con un poco di carta.<br />
<br />
[[File:Divaricatore_per_sacchetti.jpg|300px|thumb|right|Fig. 8 - Divaricatore per sacchetti di gomma.]]<br />
<br />
[[File:Posa_gommalacca.jpg|300px|thumb|right|Fig. 9 - Applicazione della [[gommalacca]].]]<br />
<br />
Prima di eseguire qualsiasi altra operazione è bene dare alla [[gommalacca]] il tempo di indurirsi, quindi conviene lasciare stare la sezione con il sacchetto montato a riposare per almeno un'ora.<br />
<br />
===Pulitura leva di pressione===<br />
La compressione del sacchetto che contiene l'inchiostro è effettuata mediante una barra di pressione (pressure bar), che è attaccata alla levetta tramite un meccanismo ad incastro; siccome con gli anni questa barra può arrugginire è bene approfittare dell'occasione e pulire la barra da incrostazioni varie.<br />
Per rimuovere la barra, qualora questa non sia caduta da sola durante la rimozione del sacchetto, basta sfilarla, mantenendo la levetta in posizione aperta (90° con il fusto); può essere utile aiutarsi nella rimozione della barra con un paio di pinzette.<br />
Osservate bene l'orientamento della barra di pressione durante la rimozione, vi tornerà utile più avanti nel reinserimento per posizionarla correttamente rispetto alla levetta.<br />
<br />
Una volta ripulita la barra la si può rimettere in posizione effettuando l'operazione inversa. In questo caso tuttavia è meglio utilizzare la levetta in posizione solo leggermente aperta mantenendo la penna ruotata in modo da avere la levetta verso il basso. La barra di pressione verrà fatta scorrere sulla levetta finché quest'ultima non andrà in posizione.<br />
<br />
<br />
{{Doppia immagine verticale|left|File:CS_388_Barra_di_pressione.jpg|File:CS_388_Barra_di_pressione_2.jpg|300|Fig. 10 - Barra di pressione.}}<br />
<br />
<br />
===Inserimento del gruppo scrittura/sacchetto===<br />
Una volta che la [[gommalacca]] si è asciugata, si può procedere all'inserimento del gruppo scrittura, con l'annesso sacchetto, nel fusto. Prima dell'inserimento è bene cospargere il sacchetto con il talco (fig. 11), un lubrificante secco che permetterà alla gomma di scorrere all'interno del fusto. Non usare lubrificanti di altro tipo, anche il silicone non è adatto, alcuni potrebbero evaporare con il tempo o aggredire la gomma, rovinando il diaframma. Il talco è il miglior prodotto per questo scopo, bisogna solo fare attenzione a non impiegare i vari talchi profumati usati ad esempio nei prodotti per bambini, i profumi o altri additivi usati per questi prodotti potrebbero aggredire la gomma; meglio pertanto utilizzare talco puro.<br />
<br />
[[File:CS_388_Sacchetto_con_talco.jpg|300px|thumb|right|Fig. 11 - Sacchetto cosparso di talco.]]<br />
<br />
Far quindi scorrere il sacchetto all'interno del fusto, ed inserire la sezione nel fusto (adeguatamente riscaldato per aumentarne leggermente il diametro) aiutandosi con piccoli movimenti rotatori. Evitare movimenti ampi, in quanto il sacchetto potrebbe bloccarsi sulla barra di pressione, e rompersi a seguito della torsione applicata dalla rotazione della sezione.<br />
<br />
Una volta inserito il sacchetto provare la funzionalità del tutto aprendo la levetta (mai oltre i 90° con il fusto) e rilasciandola per verificare che ritorni correttamente in sede; si può quindi procedere a caricare e scaricare acqua per effettuare una verifica finale.<br />
<br />
==Operazioni conclusive==<br />
Dopo aver pulito delicatamente le verette e raddrizzata (se necessario) la clip, si può rimontare il cappuccio semplicemente inserendo l'inserto nell'anello della clip e quindi riavvitando l'inserto nel cappuccio (fig. 3). Si può quindi procedere con una pulita generale della penna.<br />
<br />
La penna è ora tornata come nuova, pronta per scrivere.</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Conway-Stewart-388-Sacchetto-Talco.jpg&diff=47151File:Conway-Stewart-388-Sacchetto-Talco.jpg2012-12-04T22:44:16Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Sacchetto cosparso di talco.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Sacchetto cosparso di talco prima dell'inserimento nel fusto.
==Licenza==
{{GFDL-self-no-disclaimers}}
[[Category:F...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Sacchetto cosparso di talco.<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Sacchetto cosparso di talco prima dell'inserimento nel fusto.<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Conway-Stewart-388-Barra-Pressione-Pulita.jpg&diff=47150File:Conway-Stewart-388-Barra-Pressione-Pulita.jpg2012-12-04T22:34:59Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Barra di pressione di una Conway Stewart 388.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Barra di pressione di una Conway Stewart 388.
=...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Barra di pressione di una [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Barra di pressione di una [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]].<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRobertohttp://www.fountainpen.it/index.php?title=File:Conway-Stewart-388-Barra-Pressione-Sporca.jpg&diff=47149File:Conway-Stewart-388-Barra-Pressione-Sporca.jpg2012-12-04T22:28:52Z<p>AeRoberto: {{Information
|Description=Barra di pressione di una Conway Stewart 388.
|Source=Foto originale
|Author=AeRoberto
|Permission=GFDL
}}
==Informazioni==
Barra di pressione di una Conway Stewart 388
==...</p>
<hr />
<div>{{Information<br />
|Description=Barra di pressione di una [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]].<br />
|Source=Foto originale<br />
|Author=AeRoberto<br />
|Permission=GFDL<br />
}}<br />
==Informazioni==<br />
Barra di pressione di una [[Conway Stewart]] [[Conway Stewart 388|388]]<br />
==Licenza==<br />
{{GFDL-self-no-disclaimers}}<br />
[[Category:Foto Riparazioni]]</div>AeRoberto